Rivincita di Marit Bjoergen nella 30 km TC: tiene anche la distanza

Dopo l’oro nelle due staffette, la norvegese ha dimostrato di non avere limiti pure nelle gare individuali. Mesta uscita di scena di Gabriella Paruzzi: puntava alla medaglia, è arrivata 17ma

OBERSTDORF – 26 febbraio - Chiusura in mestizia per il fondo femminile azzurro. Nella 30 km a tecnica classica con partenza di massa sfuma al km 19 la speranza di Gabriella Paruzzi di aggiungere al suo già ricco palmares una medaglia individuale mondiale. Il sogno resta tale perché ai prossimo Mondiali Gabri non ci sarà, in quanto intenzionata ad attaccare gli sci al chiodo dopo le Olimpiadi di Torino 2006. Cade quindi anche la prospettiva del grande slam, quella cioè di poter vantare medaglie d’oro individuali olimpiche e Mondiali e Coppa del Mondo, già mancata dalle due primedonne del fondo italiano, Di Centa e Belmondo. Da Oberstdorf torna dunque a casa con il bronzo della staffetta, mentre il 5° posto nel double pursuit resta il suo miglior risultato. Un bilancio inferiore alle previsioni e alle sue aspettative. Avremo modo di parlarne in sede di commento conclusivo sui Mondiali.

Vincitrice per distacco, con un allungo in salita all’ultimo chilometro, dopo essere sempre stata nel vivo della corsa, la norvegese Marit Bjoergen, che coglie la sua prima medaglia d’oro individuale, che si aggiunge a quelle della staffetta e della staffetta sprint, proprio nella gara in cui si pensava potesse denunciare dei limiti di tenuta alla distanza. Con questo successo conferma invece che le due sconfitte rimediate nella 10 km TL e nel double pursuit sono da considerare una specie di “infortunio sul lavoro”: eccezionale finale di gara di Neumannova e Tchepalova nella prima gara, sottovalutazione della russa nella seconda. Considerando che è la più forte in volata e che non ha problemi di tenuta, come ha dimostrato oggi, le sarebbe bastata una corsa tattica con scatto finale.  Invece aveva voluto tentare l’impresa, tirando già dall’inizio della frazione a tecnica classica per fare selezione continuando anche nella fase a skating, con il risultato di andare in crisi alla prima reazione di Tchepalova, la sola che ne aveva retto il passo.

Oggi quell’errore non lo ha ripetuto. Ha scandito ripetutamente il passo ma con maggior criterio, perché ha trovato anche modo di tirare il fiato mimetizzandosi in mezzo al gruppo quando le russe hanno operato la prima selezione. Poi, una volta che si sono trovate davanti in 8, ha approfittato della insperata collaborazione della polacca Kowalczyk, vera sorpresa della giornata. Un’atleta in crescita, già in evidenza nelle ultime gare di Coppa del Mondo, che ai Mondiali ha fatto il definitivo salto di qualità. La più forte in salita quando si riusciva ad andare nei binari. E’ arrivata quarta solo perché si è trovata ad inseguire dopo aver rotto un bastoncino proprio nel momento in cui scoppiava la bagarre finale. Lo sforzo compiuto per chiudere il buco le ha tolto le energie per rispondere all’attacco della norvegese, dietro la quale hanno scollinato Kuitunen e Baranova, che però hanno poi perso ulteriore terreno nella discesa finale. Questione di materiali: gli sci di Bjoergen erano chiaramente più veloci. Aggiunti alla maggior potenza di spinta e alla superiorità di scatto, hanno contribuito a fare la differenza. La polacca è finita al quarto posto quando sarebbe potuta andare a medaglia: non sarebbe arrivata all’oro come il compatriota Josef Luszczek nella 15 km di Lahti 1978, ma sul podio sì. Un elemento interessante da seguire.

Per Gabriella Paruzzi la luce si è spenta attorno al km 18. Quasi sempre al centro del gruppo delle battistrada, aveva già cominciato a sfilarsi progressivamente. Una volta in coda è bastato si creasse un buco di una decina di metri ed è stata la fine in quanto ha continuato a perdere terreno, incapace di star sulle code di quante erano già rimaste staccate e sopraggiungevano da dietro, come Scott, Smigun, ma anche la svizzera Rochat. L’estone è stata la vera delusione di questi campionati: mai in gara, lei come pure Shevchenko. Sabina Valbusa  ha corso praticamente per onor di firma; la tecnica classica, si sa, non è certo il suo forte. E’ rimasta subito indietro ed è andata avanti del suo passo, riportandosi su Gabriella con la quale ha fatto corsa ad elastico, perdendo contatto sull’ultima salita. Antonella Confortola ha sempre viaggiato attorno alla ventesima posizione, mentre ha esordito Veronica Cavallar e non era questa l’occasione per fare bella figura. Ha solo 21 anni ed è il meglio che in questo momento esprime il gruppo Torino 2006.

Una considerazione sui materiali e sul tempo che, se non dovesse cambiare, condizionerà sicuramente la 50 km maschile di domani. Il sole caldo si fa sentire sui binari e nello sforzo in gara. Si parte alle 12,30 e si sta in pista quasi due ore e mezza: i problemi di tenuta e di scorrevolezza, evidenziati già oggi, sono destinati ad aumentare. L’abilità degli skimen sarà messa a dura prova. Assente l’influenzato Di Centa, che è già tornato a casa, sarà Valerio Checchi a schierarsi al fianco di Fabio Santus, Cristian Saracco e Thomas Moriggl. Per i due giovani l’occasione di farsi valere in vista di quel ricambio che la nazionale azzurra affronterà già con le Olimpiadi e che si impone. Questi Mondiali, infatti, hanno dimostrato che la programmazione effettuata è giusta ma che il turn over non è stato sufficiente. Avremo modo di riparlarne in sede di bilancio conclusivo.

La classifica

1. Bjoergen Marit NOR 1h.27.05.8; 2. Kuitunen Virpi FIN +8.9; 3. Baranova-Masalkina Natalia RUS +10.3; 4. Kowalczyk Justyna POL +12.8; 5. Saarinen Aino Kaisa FIN +15.9; 6. Kurkina La risa RUS +16.6; 7. Kuenzel Klaudia GER +16.9; 8. Neumannova Katerina CZE +17.6; 9. Jatskaja Oxana KAZ +1.14.7; 10. Savialova Olga RUS +1.19.5; 11. Tchepalova Julija RUS +1.44.5; 12. Bauer Viola GER +1.58.8; 13. Rochat Laureence SUI +2.03.9; 14. Ek Elin SWE +2.06.8; 15. Smigun Cristina EST +2.13.7; 16. Scott Beckie CAN +2.18.3; 17. Paruzzi Gabriella ITA +3.10.1; 18. Vorontsova Ekaterina RUS +3.15.3; 19. Valbusa Sabina ITA +3.20.1; 20. Viljanmaa Annuari FIN +3.22.9; 21. Confortola Antonella ITA +3.24.1; 22. Vaelimaa Kirsi FIN +3.41.8; 23. Yokoyama Sumiko JPN +4.09.3; 24. Leonardi Cortesi Natascia SUI +4.14.7; 25. Rajdlova Kamila CZE +4.16.3; 45. Cavallar Veronica ITA +10.39.0

Intermedio km 25

1. Bjoergen 1h.12.37.4; 2. Saarinen +0.4; 3. Kuenzel +0.9; 4. Kowalczyk +1.2; 5. Baranova +1.3; 6. Kurkina +1.9; 7. Neumannova +2.5; 8. Kuitunen +3.9; 9. Savialova +23.7; 10. Jatskaja +24.1; 11. Tchepalova +35.5; 12. Smigun +49.5; 13. Scott +1.05.9; 14. Bauer +1.26.7; 15. Rochat +1.27.4; 17. Paruzzi +1.30.2; 18. Valbusa +1.34.2; 20. Confortola +2.21.2; 45. Cavallar +8.25.1

Intermedio km 20

     1. Bjoergen 57.48.2; 2. Baranova +0.6; 3. Kuenzel +1.1; 4. Saarinen +1.4; 5. Savialova +2.2; 6. Kowalczyk +2.4; 7. Kurkina +2.5; 8. Neumannova +2.8; 9. Tchepalova  +2.9; 10. Jatskaja +24.1; 10. Jatskaja +3.3; 11. Kuitunen +3.4; 12. Smigun +4.0; 13. Scott ++16.7; 14. Paruzzi +40.1; 15. Bauer +56.1; 19. Valbusa +1.02.4; 23. Confortola +1.48.2; 46. Cavallar +6.22.4

Intermedio km 10

1.Smigun 28.24.0; 2. Baranova +0.4; 3. Neumannova +0.6; 4. Jatskaja +0.9; 5. Kuenzel +1.1; 6. Shevchenko +1.3; 7. Savialova +1.5; 8. Kowalczik +1.7; 9. Kuitunen +1.8; 10. Bjoergen +2.0; 11. Kurkina +2.1; 12. Saarinen +2.3; 13. Paruzzi +2.5; 14. Scott +3.0; 15. Tchepalova +4.1; 21. Valbusa +13.9; 23. Confortola +43.7; 48. Cavallar +3.06.1

Il commento del CT Albarello

Gabriella Paruzzi non si è regalata la tanto agognata medaglia iridata che ancora mancava alla sua splendida carriera ma Marco Albarello è comunque orgoglioso del comportamento della detentrice della Coppa del mondo e del resto della squadra italiana. "Purtroppo Gabri è rimasta impiantata al quattordicesimo chilometro quando le altre hanno aumentato il ritmo. E' andata in crisi, ma avrebbe meritato una medaglia per onorare una carriera straordinaria. Un piazzamento fra le prime tre ci poteva stare alla vigilia della gara, purtroppo le gare non si fanno a tavolino e bisogna soffrire prima di essere premiati".

Il direttore agonistico si concentra sulla 50 km maschile che chiuderà il programma dei Mondiali. "Purtroppo mancherà Giorgio Di Centa a causa dell'influenza; verrà sostituito da Valerio Checchi che correrà con Fabio Santus, Cristian Saracco e Thomas Moriggl. E' un vero peccato, sono sicuro che Giorgio sarebbe stato in lizza per la vittoria. Comunque sono fiducioso in una buona prova del resto della squadra".

Ad una gara dalla fine, è tempo di primi bilanci. "Se mi avessero detto alla vigilia che avremmo conquistato quattro medaglie, non ci avrei creduto. Sono stracontento del comportamento dei ragazzi, che si applicano con una professionalità esemplare. Torniamo a casa con un campione del mondo, Pietro Piller Cottrer, che non tutti possono vantare. Pensavo che avremmo potuto fare medaglie nella staffetta maschile nella sprint a coppie, non è andata così ma ci siamo ampiamente rifatti in altre distanze".

Giorgio Brusadelli         
www.fondoitalia.it          

(Foto: www.oberstdorf2005.com)

I filmati della gara

World Cup 2005 XC-skiing Otepae in 500kbit quality and
Xvid encoding, with audio in 64kbit mono mp3, English (avari181.mt.luth.se).

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