Doppietta norvegese nella staffetta sprint dei Mondiali

Nulla da fare contro Hofstad/Hetland e Pedersen/Bjoergen. Azzurri giù dal podio: 4° posto di Cristian Zorzi/Freddy Schwienbacher, e 5° di Arianna Follis/Sabina Valbusa

OBERSTDORF 25 febbraio - Doppietta della squadra norvegese con (Hofstad/Hetland in campo maschine) e Pedersen/Bjoergen nella femminile) ha segnato il dominio assoluto nella staffetta sprint, una specialità nella quale anche gli italiani puntavano a salire sul podio poiché questa è una gara che in Coppa del Mondo ci ha sempre visti protagonisti. Ci siamo invece dovuti accontentare di un quarto posto fra i maschi con Zorzi/Schwienbacher (purtroppo male assortiti in questa occasione perché ad uno Zorro volitivo non ha corrisposto altrettanta autorevolezza da parte di “Schwimbo” se non nello sprint conclusivo che gli ha consentito di riguadagnare qualche posizione), e del 5° posto di Valbusa/Follis in campo femminile.

Con un po’ più di fortuna, forse, i due azzurri il terzo posto avrebbero potuto raggiungerlo, ma purtroppo Koukal (nella foto), che dalla vittoriosa 50 km dei Mondiali di Fiemme 2003 era quasi scomparso, ha trovato una giornata di grazia. Tanto da consentirgli di lottare alla pari con Teichmann spalleggiandolo nell’inseguimento a Hetland al quale Hofstad aveva dato il cambio con ben 5 secondi di vantaggio. Sulla scia del tedesco ha così potuto resistere al serrate finale di Schwienbacher che era riuscito a liberarsi della compagnia di Vittoz.

"Forse abbiamo pagato la fatica fatta in una semifinale durissima - ha raccontato Freddy a fine gara. Nelle prime due frazioni della finale sentivo le gambe dure, non ne avevo proprio. Ho fatto il possibile, ma le salite erano dure. Poi mi sono sciolto nell'ultimo tratto ma i nostri avversari erano fortissimi ed è stato impossibile raggiungerli. Avevo sci veloci e lo si è visto nella discesa finale, quando ho mollato Vittoz. Mi dispiace per Zorzi, che ha lavorato tantissimo. Ci teneva a rifarsi dopo la delusione di giovedì, ma la fortuna ci ha voltato le spalle".

E’ stata la terza frazione  a fare la differenza dopo che nella prima Zorzi, allungando già sulla prima delle due salite, ha provocato la selezione come del resto aveva  fatto nella qualificazione. Un attacco al quale hanno resistito solo Hofsdad, con il quale ha cambiato alla pari, e il sorprendente kazako Koskevoy, staccato di qualche metro, ma Schwienbacher finiva la sua frazione al 7° posto, vanificando così il lavoro del compagno. Seconda frazione di recupero da parte di Zorzi che chiudeva in quinta posizione a 7 secondi da Hofsdad che se n’era andato tutto solo in salita, racchiuso in un gruppetto che nulla ha potuto contro la potenza espressa dal norvegese. In duecento metri ha fatto letteralmente il vuoto, ben spalleggiato da Hetland, tanto che nel giro finale i due norvegesi hanno potuto tranquillamente controllare l’eventuale recupero degli avversari. Ci ha provato Teichmann sull’ultima salita, ma ormai Hofstad era imprendibile: 3”8 infatti il distacco sul traguardo.

La conferma, semmai ve ne fosse bisogno, della supremazia norvegese anche in questa staffetta sprint come già nella staffetta tradizionale, che fra Mondiali e Olimpiadi dominano da quasi 20 anni, con la sola eccezione di Lillehammer 94. Quando a batterli, davanti a 200 mila spettatori attoniti, furono gli azzurri. Da allora, piazzando Alsgaard in ultima frazione, seppur per questione di decimi ci hanno sempre preceduto: 2 a Nagano, 3 a Salt Lake City, per restare alle Olimpiadi. Faticano magari nelle gare individuali, ma in quelle di squadra non hanno rivali almeno nei grandi appuntamenti. Lo hanno dimostrato ieri, lo confermano oggi: il risultato non cambia pur invertendo i fattori, come ha fatto Chenetti schierando Zorzi in prima frazione invece che nella seconda e conclusiva. Scelta tattica che non ha  creato la sorpresa su cui si contava.

TeamNorwegen2.jpg (29699 byte)Norvegia padrona anche nella sprint femminile, sicuramente più tirata e combattuta di quella maschile, comandata da entrambe le finlandesi nella prima tornata, dalle russe nella seconda, quando si è rifatta sotto Pedersen rispondendo ad un ennesimo attacco di Tchepalova che tentava invano la soluzione di forza. Il colpo decisivo lo ha dato Bjoergen sull’ultima salita rifilando quasi tre secondi a Manninen, iridata a Lahti nel 2001, ben spalleggiata da Lassila, che fra le finlandesi è quella che se la cava meglio a skating.
Bronzo per la Russia con Julija Tchepalova e Alena Sidko a 3"8, mentre la coppia azzurra formata da Arianna Follis e Sabina Valbusa ha concluso con un onorevole quinto posto dietro alla Germania inferiore alle aspettative. Meno reattive dei colleghi maschi, che in questo finale si stanno riprendendo dopo una serie di batoste. Le due azzurre hanno fornito una buona prestazione, con Follis sempre determinata a vendere cara la pelle, sono rimante incollate alle favorite fino all'ultimo cambio, quando un buco di qualche decina di metri è stato fatale a Valbusa che ha atteso troppo a chiuderlo.  

"Siamo state in gara fino alla fine - racconta Sabina; purtroppo il quinto posto in un Mondiale non conta nulla, ma sia io che Arianna abbiamo dato tutto. Davanti sono arrivate coppie fortissime che godevano dei pronostici della vigilia. Accetto il risultato, mi sono divertita, non abbiamo nulla da rimproverarci". 
Il programma iridato prevede domani l'ultima gara femminile, la 30 km a tecnica classica, alla quale parteciperanno Gabriella Paruzzi, Sabina Valbusa, Antonella Confortola e Veronica Cavallar. L'ultima occasione di medaglia mondiale individuale per Gabriella.

Staffetta sprint maschile

1. Norvegia (Hofstad Tore Ruud/Hetland Tor Arne ) 14.08,.6; 2. Germania (Filbrich Jens/Teichmann Alerx) +3.8; 3. Repubblica Ceca (Kozisek Dusan/Koukal Martin) +4.8; 4. Italia (Zorzi Cristian/Schwienbacher Freddy) +13.3; 5. Francia (Jonnier Emmanuel/Vittoz Vincent) +14.3; 6. Canada (Kershaw Devon/Grey Gorge) +20.8; 7. Kazakistan (Koschevoy Yevgeniy(Chebotko Nikolai) +28.3; 8. Russia (Alypov Ivan/Rotchev Vassili) +48.8; 9. Svezia (Lind Bjoern/Fredriksson Thobias) +50.6; 10. Bielorussia (Lasutkin Alexander/Dolidowitsch Sergei) +1.06.8

 Staffetta sprint femminile

1. Norvegia (Pedersen Hilde/Bjoergen Marit) 12.19.7; 2. Finlandia (Lassila Riitta Liisa/Manninen Pirjo) +2.8; 3. Russia (Tchepalova Julkija/Sidko Alena) +3.6; 4. Germania (Bauer Viola/Kuenzel Claudia) +9.8; 5. Italia (Follis Anna(Valbusa Sabina) +11.1; 6. Francia (Storti Aurelie/Philippot Karine) +14.2; 7. Kazakistan (Malahova Svetlana/Jatskaja Oxana) +18.2; 8. Svizzera (Mischol Seraina/ Rochat Laurence) +26.7; 9. Svezia (Oehrstig Omelie/Dahlberg Anna) +32.2; 10. Canada (Renner Sara/Scott Beckie) +32.4

 (Foto: www.oberstdorf2005.com)

 Giorgio Brusadelli         
www.fondoitalia.it          

I filmati delle gare

World Cup 2005 XC-skiing Otepae in 500kbit quality and
Xvid encoding, with audio in 64kbit mono mp3, English (avari181.mt.luth.se).

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