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BRONZO DELLA STAFFETTA FEMMINILE TARGATA FORESTALE

Arianna Follis, Gabriella Paruzzi, Antonella Confortola e Sabina Valbusa, schierate in un ruolo inedito, si sono battute alle pari con le russe e le tedesche. Come già ai mondiali di Oberstdorf, la strategia di Gianfranco Pizio ha fatto centro.

UNA GRAN GIORNATA ANCHE PER IL BIATHLON CON IL 5° POSTO DI MICHELA PONZA

 Pragelato (TO) 18 febbraio – Staffetta femminile, vince la squadra russa (nella foto), con distacco, su Svezia e Italia: ancora bronzo per le azzurre Follis, Paruzzi, Confortola e Valbusa, come l’anno scorso di questi tempi ai Mondiali di Obertdorf, ma in circostanze ben diverse e senza quel “colpo di culo” che si potrebbe credere ma con pieno merito. Anzi, poteva arrivare addirittura l’argento se Claudia Kuenzel, staccata sull’ultima salita da Sabina Valbusa e dalla svedese Stromsted, non si fosse riportata sotto proprio ai 300 metri finali per passarle in tromba approfittando delle maggiori qualità velocistiche. Un peccato, ma il bronzo è ugualmente soddisfacente poiché viene a coronare una stagione fin qui ricca più di ombre che di luci e di problemi ricorrenti. E come ai Mondiali, ancora una volta nessuno ci avrebbe scommesso, per primi i bookmaker.


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Da tonussi, Domenica, 19 Febbraio 2006 06:36, Commenti(0), Leggi tutto
Oro della 15 TC a Veerpalu. Valbusa, 13°, conquista la staffetta

In una tormenta di neve l'estone ha la meglio sul ceco Bauer e sul tedesco Angerer. L'azzurro si è fatto trovare preparato per l'appuntamento di domenica, scalzando Checchi e Santus.

 Pragelato (TO) 17 febbraio - Dopo l’acqua la neve con raffiche di vento: una tormenta vera e propria si è abbattuta sulla 15 kn maschile a tecnica classica con partenza a cronometro Non della violenza registrata in occasione del Test Event di un anno fa, ma tale da scombinare le tattiche di corsa e le alchimie degli skimen. Una giornata da duri, che sono venuti regolarmente a galla, e Veerpalu (nella foto), Rotchev, Angerer si sono presentati puntualmente al confronto che ha visto un’unica eccezione, i norvegesi e Vittoz. In condizioni ambientali che li dovevano favorire, sono invece finiti molto indietro in classifica: Mai in corsa: il migliore, Estil, solo 17°, Aukland 21°, Hjelmeset addirittura 29°, Svartedal 45°, Vittoz 15° solo perché ha approfittato del traino di Angerer quando il tedesco lo ha raggiunto. Un crollo incomprensibile per le modalità in cui si è verificato poiché queste erano le condizioni che privilegiano chi è potente, sa scivolare e dispone di materiali indovinati. Intendendo, con il termine materiali, sci adatti per neve soffice e sciolina adeguata, che sono poi i fattori che in analoghe occasioni hanno sempre fatto la differenza a loro favore e penalizzato invece gli italiani.

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Da roberto, Venerdě, 17 Febbraio 2006 21:18, Commenti(0), Leggi tutto
ITALIA BATTE CANADA: E' ORO NEL PATTINAGGIO DI VELOCITA'

SALTO E COMBINATA: L'ENCLAVE SOLANDRA ALLE OLIMPIADI
Con Massimino Bezzi, una cinquantina di persone sono impegnate nei Giochi.

Italia ritirata per un malanno che ha colpito Davide Bresadola: va così a vuoto la trasferta dei compaesani per assistere alla gara di combinata nordica a squadre.

 Torino 16 febbraio - Dopo aver superato in semifinale l'Olanda (che si è ritirata per una caduta), il terzetto italiano ha battuto nettamente il Canada nella finale. E' un successo storico: mai l'Italia prima di Torino 2006 aveva vinto una medaglia olimpica nel pattinaggio di velocità. Ora, dopo il bronzo di Fabris nei 5mila, è arrivato l'oro straordinario nell'inseguimento a squadre.

L'oro nella combinata nordica a squadre va all'Austria, che precede la Germania e la Finlandia. Oggi pomeriggio la prova di fondo ha visto i frazionisti tedeschi e austriaci portarsi subito al comando staccando la deludente Russia e controllando Finlandia e Giappone, in corsa per il bronzo. Dopo i primi dieci chilometri apparentemente di studio, nella terza frazione si è avuta la svolta grazie alla prova dell’austriaco Felix Gottwald capace di chiudere la gara a soli 20 secondi dal tedesco Ronny Ackermann.

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Da tonussi, Giovedě, 16 Febbraio 2006 22:47, Commenti(0), Leggi tutto
Kristina Smigun 'extraterrestre' nella 10 km TC: altro oro

L'unica a non risentire della durezza del percorso e della neve resa fradicia dalla pioggia. Dietro di lei tre norvegesi: Bjoergen, Pedersen, Steira. Azzurre in difficoltà, Gabriella Paruzzi 13° posto

 Pragelato (TO) - 16 febbraio 2006 - Dopo giornate con temperatura rigida malgrado il sole, termometro in rialzo (+3.5°C) ma pioggia sulle piste delle Olimpiadi dove era in programma la 10 km TC: le condizioni peggiori che le donne, quelle azzurre in particolare, potessero trovare. Non è terreno per i loro denti, e per tanti motivi: prima di tutto perché la pista bagnata richiede una forza di braccia notevole per spingere sul piano e tenere in salita, e sotto questo aspetto il sesso cosiddetto debole resta tale per quanti muscoli sia riuscito a mettersi addosso; e poi per le caratteristiche del percorso, un anello di un solo giro che abbina quello per la tecnica classica a quello da skating, con un dislivello totale di 362 metri. Durissimo proprio nel finale, con la lunga salita, chiamata “del Lupo”, con 54 metri di dislivello dal basso allo scollinamento. Quasi un muro che non termina mai: per le donne ci vogliono più di 4 minuti per percorrerlo. Qui la polacca Kowalczyk, iridata Under 23, è crollata e si è ritirata, e tutte hanno incontrato grosse difficoltà. Hanno sofferto e concluso il loro sforzo stremate, crollando sul traguardo: uno spettacolo che dovrebbe insegnare qualcosa al viziato mondo del calcio dove girano miliardi ma latitano orgoglio e capacità di sofferenza.

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Da tonussi, Giovedě, 16 Febbraio 2006 21:56, Commenti(0), Leggi tutto
SPETTATORI: COME RAGGIUNGERE I SITI DI MONTAGNA

Il Toroc consiglia treno e navetta: soluzione migliore. Le auto invece vanno lasciate nei giusti parcheggi di interscambio. Poi navette e, sul posto, una sana sgambata che però può provocare qualche sorpresa, come a Pragelato.
Ma non tutto è semplice. Scrive il collega Nello Morandi su L’Adige: anche il caos merita la medaglia d'oro. I vigili fanno i marines e i volontari sono spaesati.

 Torino, 13 febbraio 2006 – Usare il treno e poi le navette gratuite che collegano le stazioni ferroviarie con i siti di gara. O, in alternativa, se si usa l’automobile, occorre lasciarla al parcheggio di interscambio di riferimento del sito a cui si è diretti, da dove si potrà prendere una navetta gratuita per arrivare all’impianto di gara. Sono queste le due regole d’oro che il TOROC ha stabilito per consentire agli spettatori di raggiungere agevolmente i siti di gara montani, senza sovraccaricare le strade e il sistema di trasporti della “Dorsale Olimpica”.
La Dorsale Olimpica, infatti, non è un servizio navetta dedicato a chi intende seguire le gare, ma un trasporto pubblico locale potenziato volto ad assicurare la mobilità fra i comuni montani. Esso non effettua servizi dedicati alle competizioni, ma soltanto collegamenti tra i comuni soggetti a limitazioni alla circolazione (filtri stradali) ed è quindi usata prevalentemente da residenti, proprietari di seconde case e turisti non necessariamente spettatori dei Giochi. Inoltre, è sicuramente più lenta delle navette gratuite che partono dai parcheggi di interscambio, perché sono previste molte fermate e non solo quelle presso i siti di gara.


Da tonussi, Martedě, 14 Febbraio 2006 22:47, Commenti(0), Leggi tutto

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