A MONTEBELLUNA UN GRANDE CAMPIONATO ITALIANO IN PIANO E UN SEGNALE DI RIPRESA DELLA DISCIPLINA

Come doveva essere in una gara che rappresenta i valori assoluti della disciplina, il "Campionato italiano in piano" svoltosi nel centro di Montebelluna, si è rivelato un concentrato di tecnica e forza atletica, a conferma della rinascita dello skiroll italiano.

Malgrado il percorso tecnicamente impegnativo, con una curva secca dopo un tratto in leggera discesa che ha costretto alla resa alcuni dei partecipanti, la partecipazione alle gare di skiroll continua a aumentare, ed è infatti con piacere che riscontriamo il ritorno di alcuni club storici, come lo Skiroll Appiano di Luigi Parpaiola presente con cinque senior. E’ altrettanto importante la costante partecipazione alle competizioni del G.S. Asiago, club neo affiliato, che organizzerà il 28 Agosto la competizione Bostel Roll a Campolongo in tecnica classica, un ottimo allenamento prima della "double pursuit" di Sestola che quest'anno sarà valida come prova di Coppa del Mondo, ma anche gara promozionale. Presente con alcuni giovani l'US Nicolosi, che si spera possa recuperare anche energie organizzative, per poter organizzare in Sicilia un evento di rollerski internazionale. Portare al nostro sport realtà operanti nei templi dello sci nordico, come è l'altopiano di Asiago, vuole dire imboccare la giusta strada per la crescita della nostra disciplina sportiva.

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Un gruppo di atleti ai recenti campionati italiani in piano di Montebelluna (TV).

Una disciplina che non potrà più essere ignorata dalle aziende di settore, che potrebbero finalmente capire l'importanza in termini di vendite, promozione, e ampliamento del mercato, che ha il poter "sciare" e gareggiare non solo per i tre mesi invernali, bensì per tutto l'anno. Quante ruote, scarpe, attacchi, occhiali, body., intimo, manopole, bastoncini, integratori possiamo consumare in dodici mesi di attività, piuttosto che in tre? Per non parlare della pubblicità diretta che lo skiroll fa allo sci di fondo.

Un discorso che hanno recepito per primi anche i grandi campioni, attenti alla gestione dell'immagine, e preoccupati del lungo silenzio che cala sullo sci nordico per i nove mesi durante i quali lo sci scompare dalle pagine dei giornali. Così Cristian Zorzi, dopo la bella prova alla gara di Levico Terme, ricalza gli skiroll, e conquista un secondo posto, che fa parlare di sé, ai campionati italiani in piano, seguito da Pietro Piller Cottrer.


Cristian Zorzi e Pietro Piller Cottrer a Montebelluna.

Lo skiroll sta raggiungendo traguardi e obiettivi fino a pochi anni fa impensabili, con una rapidità disarmante; la strategia è una: abbandonare il ghetto e accorciare le distanze che si sono venute a creare negli anni passati, con quello che è il bacino dei potenziali skirollisti. Lo sci di fondo conta 400.000 praticanti nel nostro Paese, che possono tutti diventare consumatori anche dello sci a rotelle. I primi segnali si vedono: la riottosità di alcuni Club fondistici a diventare "federali" è stata vinta, così come l'avversità alla tessera estiva di molti granfondisti, è finalmente crollata portandoli a partecipare ai campionati italiani in piano di Montebelluna.

L'altro importantissimo tassello è stato il primo corso per istruttori federali dello skiroll, semplicemente perché una disciplina sportiva senza istruttori è destinata a scomparire, venendo a mancare il centro culturale e formativo, oltre che uno strumento essenziale ed insostituibile per il lavoro dei Club. Al prossimo corso che si svolgerà verso fine anno, sono state preannunciate numerose iscrizioni, mentre i primi istruttori diplomati lo scorso anno, hanno già svolto camp estivi e corsi.


L'istruttore federale Marco Ranaldi durante una lezione al ritiro collegiale della Nazionale Italiana a Sestola (MO). Aprile 2005.

Un altro segnale a conferma della crescita di interesse che lo sci a rotelle sta riscontrando nel nostro Paese, può essere riscontrato dall’aumento dei percorsi sui quali è possibile praticarlo in sicurezza. Le piste dedicate aumentano: in Italia abbiamo quelle di Rapy, Isolaccia, Anterselva e Tolmezzo, ma sappiamo che altre sono in fase di progetto. Si pensi alle ciclabili: la lungo Adige, la Val Pusteria, la Val di Sole, la Valsugana, la Lungo Po', il Pordenonese con lunghi percorsi ciclabili, per citarne solamente alcune che conosciamo per averle percorse con gli skiroll.


Momento di "riflessione" di uno skirollista durante l'edizione 2005 della Roller Extreme, la 100 km lungo le piste ciclabili che da Rovereto conducono a Bozano.

Insomma lo skiroll è pronto per inventarsi sotto una nuova veste: da attrezzo per la pratica agonistica e per l'allenamento allo sci di fondo, ad attrezzo per il tempo libero, associato alla bici, al camminare, alla corsa, insomma allo stare all'aria aperta tenendosi in movimento. Che faccia bene, non ci sono dubbi: le foto dei nostri ragazzi della nazionale, perfettamente vestiti Sportful come d'inverno, sono lì a dimostrarlo!

Aggiornato il 29-07-05.

www.skiroll.it