Skiroll.it: Aggiornato il 25-11-06.

Simone Paredi ed Erika Bettineschi a Trissino (VI)

Con il successo nella prova conclusiva si sono assicurati anche la classifica finale della Coppa Italia. Come l'anno scorso Paredi ha battuto Kostner, con il quale si era involato dal gruppo

 TRISSINO (VI) 15 ottobre – Prova conclusiva della Coppa Italia, che nella classifica finale ha visto il successo di Simone Paredi ed Erika Bettineschi. All’arrivo primo Paredi, secondo Kostner (nella foto ripresi sul percorso): stesse modalità di corsa e identica conclusione dell’anno scorso, come se nulla fosse cambiato. Soltanto 32 secondi di tempo in più, a significare che la gara è stata probabilmente meno tirata, ma non per questo meno combattuta e avvincente, tanto è vero che non si sono registrati grossi distacchi. Maggior livellamento, con i primi sei a tagliare il traguardo nello spazio di 50 secondi, mentre allora il terzo, Rainer, era arrivato a 1’40”.

Fra le donne, assente Viviana Druidi, vincitrice dell'edizione 2005, ha avuto la meglio Erika Bettineschi (nella foto), seconda in quell'occasione. Staccata da Mateja Bogatec di una ventina di secondi nel primo tratto in piano, quello che si può considerare il giro “di lancio” attraverso il paese, dove si raggiungono punte di oltre 40 km/h all’ora e non è certo favorevole alle sue caratteristiche di arrampicatrice, ha ripreso e piantato a sua volta la triestina sul “muro” dove inizia il tracciato che, attraversando Quargnenta, porta alla frazione alto-collinare di Selva.

Un percorso vario, con la parte più dura e selettiva proprio su questo strappo, per continuare poi attraverso una sequela di cambi di pendenze, salitine e discesine che consentono recuperi a chi, in questo finale di una stagione ricca di appuntamenti, ha ancora riserve di energia.

 E’ il caso, evidentemente, di Pietro Filippin settimo nel 2005 a più di 2 minuti da Paredi, ma terzo questa volta al traguardo dopo un duro inseguimento al quale è stato costretto per un errore di percorso che gli ha fatto perdere parecchio terreno proprio mentre davanti il gruppo si allungava. Ne erano usciti gli 8 che avrebbero condotto la corsa nel tratto iniziale e che si sono frazionati quando Paredi e Kostner hanno alzato il ritmo al quale solo Bianchi ha resistito, ma per poco.

Il friulano è tuttavia riuscito a rimontare la lunga fila ma non la coppia di testa che ormai godeva già di un certo vantaggio, e si è assicurato il terzo gradino del podio davanti all’alpino Pession, mentre Bianchi (foto a destra) aveva la meglio in volata su Theodule per la posizioni successiva dopo aver viaggiato insieme per buona parte del percorso. Come già l’anno scorso, Paredi si è liberato di Kostner solo nel finale, e di nuovo con un allungo secco, tipico dello sprinter qual è, che al carabinieri non ha lasciato nessuna possibilità di replica e di eventuale rimonta.

 Senza storia la gara femminile dopo che la Bettineschi si è portata in testa. La difficoltà maggiore l’ha trovata nel superare, causa le ristrette dimensioni della strada in quel tratto, il folto gruppo di master che aveva preso il via un minuto prima delle donne. Uscita dalla mischia, staccata la Bogatec, si è limitata a procedere del suo passo, in progressione, approfittando della scia dei maschi ogni volta che ne raggiungeva qualcuno, concludendo con un tempo superiore di 38 secondi rispetto a quello registrato nel 2005 quando era stata battuta dalla Druidi, oggi assente, ma lasciandosi comunque alle spalle una cinquantina di rappresentati del cosiddetto “sesso forte” . Una rimonta che l’ha lasciata ampiamente soddisfatta, poiché non si è mai trovata in difficoltà e ha potuto impostare la corsa senza strafare. Con 5 vittorie, un secondo e un quinto posto la bergamasca si è guadagnata anche la Coppa Italia.

 Altrettanto contenta la seconda arrivata, Kezia D’Incal (nella foto), per la prima volta impegnata su questo percorso che ha trovato interessante. Una prestazione, la sua, che conferma quanto di buono ha fatto da quando è tornata alle gare dopo un lungo periodo di inattività e che l’ha convinta a continuare in questo finale di stagione e ricominciare la prossima con rinnovata voglia di far bene.

 

 

 

 

Giorgio Brusadelli
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Aggiornato il 25-11-06.