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Nascono con lo skiroll i campioni della combinata nordica

Alessandro Pittin, bronzo alle Olimpiadi, ha indicato una strada nella quale quale ha cominciato a cimentarsi Giulio Bezzi, già attivo nello skiroll, che ha vinto il campionato italiano ragazzi di combinata e salto speciale. In più due volte terzo fra gli allievi

 26 FEBBRAIO - “Una sfida. Soprattutto con me stesso: è uno sport che ti impegna tutto il giorno, difficile, faticoso, stressante, che mette insieme due discipline diverse e a me piace riuscire bene in entrambe. Ti dà emozioni forti nel salto e soddisfazioni nel fondo”. Come nella canzone del suo cantante preferito, Ligabue, Alessandro ha una spiegazione razionale per l’assenza di vertigine: “Ti abitui, come per tutte le cose che impari da piccolo. Però, col tempo cattivo, un po’ di preoccupazione c’è”.

L’Alessandro cui si riferiscono queste parole riprese da un articolo di Roberto Perrone sul Corriere della Sera, è Pittin, ventenne medaglia di bronzo nella combinata nordica delle Olimpiadi con il salto dal trampolino piccolo H106. La sua forza viene dalla sintesi fra determinazione e tranquillità. Su quello grande H140 ci si è cimentato ieri, nella seconda combinata olimpica, certamente più difficile poiché non ha altrettante dimestichezza e regolarità. Un minor automatismo. Tredicesimo nel salto, settimo al traguardo del fondo. Un’altra impresa comunque.

La sua è stata la prima medaglia olimpica italiana in questa disciplina che, quanto a praticanti, ne conta una cinquantina in tutto il territorio nazionale. La maggior parte  dei quali sabato scorso era in Val di Sole: a Pellizzano per il salto e a Ossana per l’inseguimento di fondo.

 Organizzato dal Monte Giner, gruppo sportivo oltremodo attivo anche nello skiroll (nella foto la squadra) con almeno una gara tricolore ogni annata, si è effettuato il campionato tricolore ragazzi e allievi, inquadrato nel 25° Trofeo Arturo Bontempelli, dedicato alla memoria di un campione del salto solandro. In questa manifestazione si è inserita la ventesima edizione del Cucciolo d’oro, gara promozionale per giovanissimi. Otto concorrenti, vittoria di  Giovanni Bresadola, che qui è di casa. Ha 8 anni, è il fratellino di Davide attualmente impegnato alle Olimpiadi. Al terzo posto un altro compaesano, Nicola Dalla Giovanna.

Terreno evidentemente fertile per questa specialità, che ha visto in gara 5 ragazzi, 8 allievi, 6 aspiranti, 6 junior e 4 senior. Il resto, l’elite, sono i 6 atleti Coppa del Mondo, i  4 della squadra B e gli 8 ”osservati” che hanno come allenatore Walter Cogoli, al quale fa capo il Centro salto di Pellizzano. Che non è certo una delle tante cattedrali del  deserto che lo sport italiano realizza in località dove mancano cultura e  tradizione e finiscono abbandonate al vandalismo, invece che assicurare la linfa della continuità nel tempo.

 Ma Giovanni Bresadola non era il più piccolo poiché dal trampolino ha saltato anche Giada Tomaselli, 7 anni, nipote d’arte: suo zio era infatti un ottimo combinatista e lei ne sta seguendo le orme. Solo sul trampolino, purtroppo, almeno fin quando anche la combinata potrà vantare una partecipazione femminile. Ispirandosi, ovviamente, a quella pattuglia di “angeli rosa” di cui furono capostipiti le gardenesi Lisa Demetz e Barbara Stuffer,  prime ragazze italiane a saltare da un trampolino di Coppa del Mondo. Giada si è cimentata sul trampolino H38 qual è quello di Pellizzano dove si è laureato campione italiano ragazzi Giulio Bezzi, 10 anni compiuti a settembre, al suo quarto successo nella combinata invernale, con Nicola dalla Giovanna, altro atleta di casa, sul terzo gradino del podio.

Lo stesso Giulio Bezzi vinceva anche il titolo del salto speciale (35 metri la misura migliore) e, sfruttando bene il momento di forma, andava a prendersi una medaglia di bronzo con due ottimi salti anche nella categoria allievi. Da regolamento, i ragazzi possono partecipare alla gara di ski jumping della categoria superiore.

Da papà Massimino, che non è mai stato saltatore né combinatista ma semplicemente uno che ha consacrato allo sport quella parte di vita che non dedica alla famiglia e al lavoro, ha però mutuato la  passione per lo sci nordico che, con Massimino, ha fatto un gran salto di qualità tanto sul piano organizzativo che promozionale, trovando pieno appoggio nelle istituzioni. Non solo Provincia e Comune, che ne hanno la delega, ma persino le autorità didattiche, che di solito restano indifferenti o se ne chiamano fuori, ma qui hanno compreso l’importanza che lo sport riveste anche in campo sociale ed educativo. Perché ci sono principi, spirito di sacrificio, carattere e autodisciplina che formano l'uomo e il buon cittadino di domani.

Tanto è vero che, anticipando le linee della riforma Gelmini, lo staff del gruppo sportivo Monte Giner è riuscito ad organizzare 5 pomeriggi di martedì con lo sci di fondo  per le scuole elementari sull’anello di 4 km di Ossana. In orario scolastico, il che garantisce in partenza il massimo delle frequenza a questa iniziativa che ha trovato apprezzamento da parte dei ragazzi, delle famiglie e delle autorità scolastiche. Più a monte è invece operativo lo sci club Val di Sole che raccoglie gli elementi di Commezzadura e Vermiglio, che in Val Velon trovano un ambiente ideale e sono allenati dal forestale Ettore Gabrielli e da Pietro Pezzali, un civile. Insomma, per dirla in breve, da queste parti si guarda ai fatti e non alle chiacchiere.

 A questo punto uno si chiede come un ragazzino, che normalmente preferisce tirar calci al pallone, finisca invece per dedicarsi allo sci nordico che richiede dedizione, fatica, sacrifici e tanto lavoro propedeutico specialmente in estate e non porta alcun incentivo economico. Significativa, al riguardo, è lproprio la  storia di Giulio Bezzi. Bravo a scuola, lo sport gli piace a tal punto che, quando si impegnava su più fronti – calcio, fondo, combinata, skiroll d’estate –  gli era venuto il fuoco di S. Antonio. Uno sfogo da stress. Naturale un ridimensionamento dell’attività: a rimetterci è stato il calcio. Al divertimento ha preferito la fatica, che non  gli ha certo fatto male visto che ha perso peso, si è allungato ed è maturato nel carattere. Ha imparato a prendere le cose sul serio, a curare tutti gli aspetti che uno sport multiforme come la combinata nordica richiede. Alimentazione compresa.

Non sappiano se diventerà un asso come Pittin, che  ha gli skiroll fra gli attrezzi vdel mestiere, ma si è messo sulla buona strada. Lo si è visto durante l’estate quando partecipava alle gare di skiroll, nelle quali trovava purtroppo avversari di maggiore età e forza, ma ancor più quando ha cominciato a buttarsi dal trampolino. Paura? Un po’ di strizza nei primi salti; poi l’emozione, grandissima, ha preso il sopravvento. E’venuta fuori anche la grinta, che è proprio ciò che trasforma lo sportivo in atleta. Si è fatto le ossa sul trampolino di 35 metri di Pellizzano,  ha vinto il campionato trentino Ha saltato dai  31 metri di  Predazzo, ha assaggiato le piste mondiali del centro fondo di Lago di Tesero. Prossimo obiettivo? Provare il trampolino di 60 metri di Gallio o di Villach in Austria, dove si allena Pittin. E naturalmente prendersi qualche rivincita nello skiroll: gli è rimasto ancora sul gozzo il bronzo del tricolore sprint in salita a Limone Piemonte, anche se chi l’ha battuto, Jacopo Giardina e  Francesco Becchis, avevano 3 e 2 anni più di lui.….

La classifica del campionato italiano di salto e combinata nordica

Salto allievi
1. Andrew Lunardi (Sc Gallio) punti 217.1; 2. Alex Insam (Sc Gardena) 209.4; 3.Giulio Bezzi (Monte Giner) 199.2; 4. Luca Gianmoena (Lavazé) 179.9; 5. Alessio Longo (Dolomitica) 177.9; 6. Kevin Rosenwirth (Monti Lussari) 177.1; 7. Manuel Longo (Dolomitica) 169.7; 8.Luca Schnoliner (Monti Lussari) 165.4; 9. Gabriele Zambelli (Monte Giner) 157.4; 10. Manuel Malsiner (Sc Gardena) 140.1; 11. Pietro Zorzi (Us Dolomitica) 139.2.

Salto ragazzi
1. Giulio Bezzi (Monte Giner) punti 216.1; 2. Kevin Rosenwirth (Monti Lussari) 206.0; 3. Manuel Longo (Dolomitica) 200.7; 4. Alessio Longo (Dolomitica) 197.7; 5. Gabrile Zambelli (Monte Giner) 197.4; 6. Pietro Zorzi (Dolomitica) 184.3; 7. Luigi Flessati (Monte Giner) 183.7; 8. Denis Parolari (Us Lavazé) 161.4; 9. Florian Lanz (Sc Dobbiaco) 159.0; 10. Thomas Delago (Sc Gardena)148.9; 11. Alex Schiller (Sc Dobbiaco) 131.0.

Combinata allievi
1. Andrew Lunardi (Sci Club Gallio) in 17’50”; 2. Alex Insam (Sci Club Gardena) 19’03”5; 3. Luca Gianmoena (Unione Sportiva Lavazé Varena) 21’07”9; 4. Martin Taschler (Sci Club Dobbiaco) 25’50”7; 5. Luca Schmoliner (Gruppo Sportivo Monti Lussari) 27’00”2; 6. Joy Senoner (Sci Club Gardena) 30’46”5; 7. Michael Troger (Sci Club Dobbiaco) 31’29”8; 8. Adam Santifaller (Sci Club Gardena) 31’44”2.

Combinata ragazzi
1. Giulio Bezzi (Gs Monte Giner) in 9’22”3; 2. Manuel Longo (Us Dolomitica) 10’14”4; 3. Gabriele Zambelli (Gruppo Sportivo Monte Giner) 10’31”2; 4. Pietro Zorzi (Unione Sportiva Dolomitica) 10’50”4; 5. Denis Parolari (Us Lavazé Varena) 10’56”3; 6. Luigi Flessati (Gs Monte Giner) 10’59”9; 7. Kevin Rosenwirth (Gs Monti Lussari) 21’17”9; 8. Alessio Longo (Us Dolomitica) 14’12”9; 9. Thomas Delago  (Sc Gardena) 17’26”2.

Giorgio Brusadelli
www.fondoitalia.it




Da staff, Sabato, 27 Febbraio 2010 20:26, Commenti(0)
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