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LO SKIROLL LANCIA LA PROMOZIONE DI VILLA CELIERA

Dopo Giancola, Checchi (2 volte) e Clara, è Paredi a imporsi (volata su Di Gregorio) nella quinta edizione del Trofeo, preludio per lo sci di fondo in Val Voltigno.
Sulla montagna a 40 km di strada da Pescara ambiente ideale per lo sci nordico, con un anello di 15 sull'altopiano (con il sindaco battipista), collegabile a Campo Imperatore, e per la pratica di MTB, arrampicata sportiva, trekking e ciaspole. La volontà politica non manca, latitano invece i mezzi per investimenti e le istituzioni

 7 SETTEMBRE – Simone Paredi ha vinto la quinta edizione del Trofeo Villa Celiera di skiroll battendo in volata Alfio Di Gregorio; al terzo posto Valerio Checchi azzurro della nazionale di fondo, che si era assicurato la seconda e la terza, mentre Alessio Giancola si era imposto nella prima e Roland Clara, altro azzurro del fondo, in quella dell’anno scorso in un clima rovente per caldo e afa che aveva messo in difficoltà più di un concorrente. Non certamente ieri perché al sole, al vento e al caldo torrido dei giorni precedenti si è sostituito un cielo plumbeo che ha poi scaricato un temporale proprio all’arrivo della gara maschile che ha poi accompagnato quelle dei giovani e delle donne che correvano su distanze più ridotte. Qualche problema in più che si è aggiunto a quelle naturali del percorso già duretto di per se stesso

 Fra le donne prima a tagliare il traguardo Emanuela Zappalà (nella foto), che ha preceduto la junior comasca Marta Vicini. Un gradito ritorno quello della siciliana di Nicolosi, che aveva lasciato l’attività agonistica  e che vanta un passato di ottima fondista  con i vigili del Fuoco di Belluno e con la nazionale juniores. Ferma da diversi anni, allenata solo parzialmente, non ha certo dimenticato come si viaggia a skating dimostrando, almeno nelle battute iniziale, finché la pioggia non è aumentata di intensità, di reggere il passo dei maschietti, fra i quali ha dominato Gianluca Lorenzini. L’azzurro in corsa per la Coppa del Mondo di skiroll ha fatto momentanea tappa a Villa Celiera in vista dei Mondiali che iniziano mercoledì con lo sprint a Frosinone.  Un buon allenamento tanto per lui quanto per Paredi e Di Gregorio: puntano alle medaglie iridate e hanno grosse possibilità per raggiungere l’obiettivo.

 Ovviamente sulla distanza maggiore, quella dei 14 km contro gli 8 delle donne e degli juniores, non c’è stata storia. Questione di ruoli che i tre big che si sono divisi i primi 3 posti della classifica assoluta hanno onorato in pieno. Paredi e Di Gregorio (nella foto), specialisti dello skiroll, hanno avuto la meglio su Checchi che a qualche problema fisico, un dolore al polso che lo ha condizionato per una decina di giorni, ha aggiunto una notevole dose di sfortuna. Prima la rottura del puntale di un bastoncino  (foto sotto) alla quale ha ovviato con l’immediato ricambio, poi la rottura dell’asta di un secondo bastoncino proprio mentre i due avversari lo avevano staccato, e che lo ha costretto a procedere per qualche centinaio di metri con la spinta di un braccio solo.

A complicare le cose ci si è messo anche papà Pierluigi, che con il passare dell’età e da quando è consigliere federale ha probabilmente perso l’abitudine e l'occhio a cambi e rifornimenti ai quali aveva invece fatto il callo quando indossava le vesti di allenatore. Naturale che il figlio, per quanto a corto di fiato in quel momento, lo mandasse a quel paese poiché nel frattempo i due avversari avevano preso un bel vantaggio. Quasi una trentina di secondi, vuoto che Valerio è riuscito comunque a colmare nel giro di 4 chilometri, riportandosi sulla coppia di testa quando mancavano 8 km dal traguardo e le salite più impegnative erano alle spalle.

A fare il buco sulla prima e più lunga salita era stato Di Gregorio, la sua classica  “sparata” con cui   quasi solitamente avvia le fughe solitarie che l’hanno reso celebre, alla quale Paredi ha risposto immediatamente pur ritrovandosi con gli occhi momentaneamente annebbiati dallo sforzo. Gli ci è voluto un chilometro per recuperare fiato e abbassare le pulsazioni e prendere in mano le redini della corsa. Un paio di chilometri di calma che hanno permesso il rientro di Checchi, ma poi sono stati uno strappo di Paredi  e la successiva rottura del bastoncino a far perdere ulteriore terreno al fondista di Subiaco, seguito in gara, oltre che dal padre, da Alfredo Cocco, l’abruzzese che per tanti anni ha onorato la maglia azzurra del fondo e che attualmente fa  l’allenatore ed è il punto di riferimento del comitato regionale.

 Buon per lui che i due battistrada si mettessero a far flanella procedendo “a passo d’ombrello” in reciproco controllo, tanto è vero che a tre chilometri dall’arrivo il gruppetto si è ricomposto per poi scindersi sull’ultima salita quando la pioggerellina si è trasformata in diluvio e i due skirollisti hanno operato l’allungo definitivo che ha tolto di scia l’azzurro del fondo che ritroveranno poi al loro fianco venerdì e sabato prossimi nelle due prove in salita dei Mondiali. 

 Paredi a tirare il passo, Di Gregorio in scia, finché il primo ai 500 metri finale ha attaccato la volata. Due metri di vantaggio che ha mantenuto fin sul traguardo nella piazza di Villa Celiera, dove Checchi arrivava mezzo minuto più tardi e gli altri a distacchi più sostenuti, ognuno impegnato in una corsa con obiettivi particolari e personali. Il tedesco Hermann Schindler (con il n. 12, al centro del gruppetto tirato da Vespa n. 5), già biathleta di spessor e convertito allo skiroll, soddisfattissimo del quarto posto che lo proietta ai Mondiali con qualche sicurezza in più turbata solo dal pensiero di una curva che si ritrova nella parte conclusiva del percorso della gara in classico, un po’ pericolosa se affrontata con gli skiroll a tre ruote. Talmente soddisfatto  dell’accoglienza che Villa Celiera gli ha riservato che si è ripromesso di tonarci anche in futuro. Al quinto posto l’atleta locale Domenico Vespa, che eccelle in altre specialità come la corsa in montagna e il ciclismo ma ha evidentemente un motore che anche nello sci e lo skiroll gli permette di colmare qualche deficit in fatto di tecnica e di tenere il passo di Marco Ranaldi, brianzolo e istruttore nazionale che qui è ormai di casa per motivi affettivi, e di superarlo proprio in vista del traguardo. E' stato lui a lanciare questa gara di skiroll.

 Per Armando Galli e Remo Di Giacomo (nella foto) il solito confronto, concluso a favore del primo probabilmente perché all’avvocato abruzzese le rincorse alla vivacissima figlioletta nelle ore precedenti hanno tolto energie psicofisiche che gli sarebbero invece risultate indispensabili e preziose in gara. Si è comunque battuto con la solita grinta che lo aveva portato  a vincere il titolo mondiale dei “giureconsulti”, ma probabilmente avrebbe fatto di più se disponesse del fiato che la moglie Selenia Secondi  ha manifestato nelle sue vesti di speaker. Un ruolo assolto perfettamente  prima sulla macchina che precedeva la corsa e poi sul traguardo, oltre che nella premiazione effettuata nella sala consiliare del municipio. Una versatilità che li ha evidentemente accomunati nella vita.

Tempo a parte, una bella giornata per tutti, che ha aperto il triduo della Madonna Regina Coeli, che questo paese vive attraverso lo sport (domani sera corsa podistica), serate musicali, la fiera della bancarelle e i momenti di fede che culminano con la processione per le vie del paese. In tanti, sindaco Francesco Chiavarone in testa, hanno contribuito alla riuscita della manifestazione. Per lo skiroll Erika D’Andrea, vice presidente e factotum dello sci club di cui Franco D’Andrea è il presidente, con la fondamentale collaborazione della protezione civile “NOVE” di Penne, intitolata ad Alessio Di Simone, uno degli studenti morti nel crollo della casa dello studente de L’Aquila durante il recente terremoto.

Una tragedia che lo sci club Villa Celiera ha voluto ricordare destinando l’importo dei premi ad attrezzature per due sci club di quella zona disastra con l’augurio che tanto la vita che lo sport sappiano risollevarsi dal  dramma che ha colpito tanta gente.

Ed è proprio sullo sport e sull’incremento turistico che può trascinare,  che a Villa Celiera, 40 km di strada da Pescara, si punta approfittando della situazione ambientale che la caratterizza. La costruzione di nuovi insediamenti 7 chilometri a monte, nel pianoro ai piedi delle “Scalate”, quella serie di roccette che domina la valle e ben si presta all’arrampicata sportiva  e dove la presenza del ristorante albergo “Il Fungarolo” è di per se stessa un invito a spingersi fin qui. Noto com’è per gli antipasti della casa, la pasta fatta a mano, la miglior carne delle montagne cotta alla brace, gli arrosticini che mandano in delirio non solo i buongustai. Il tutto condito con quella che dalle mie parti viene definita “buona cera”, e cioè” il calore e l’accoglienza del padrone di casa e la forte passione per le tradizioni delle propria terra”. Parole che non sono certo di circostanza ma che si  riscontrano quando ci si siede ai tavoli di quell’ambiente secolare  ristrutturato con l’amore di chi vuole costruire un futuro per i propri figli.

 Ma il bello viene ancora più a monte, in Val Voltigno (nella foto ripresa da Google) dove lo sci di fondo ma anche il trekking, le ciaspole e la mountain bike trovano il terreno ideale. Un anello di 15 km, con un dislivello totale di 300 metri, che nella parte iniziale e terminale viaggia in mezzo ad un bosco di faggi e presenta al centro due ampi pianori dove vengono battuti 4 anelli intermedi di lunghezza più limitata e di diverso grado di difficoltà. Nel primo, più grande, il "Lago Sfondo", denominazione che gli deriva propria dalla profondità mai stata accertata, che è motivo di interesse di per se stesso. Secondo la credenza popolare andrebbe a sfociare nel  mare che in linea d'aria dista meno di 20 km. Due “gatti delle nevi, uno grosso e l’altro più piccolo, e alla battitura della pista provvede lo stesso sindaco Chiavarone.

Attività ancora tutta da sviluppare, almeno sotto il profilo della promozione turistica, ma ci sono tutte le premesse per creare una struttura che pochissimi posti al mondo potrebbero vantare. Roba da fare la barba alle più rinomate stazioni invernali. C’è la garanzia della neve e del freddo che la  mantenga, una natura  incontaminata, boschi curatissimi perché qui il taglio del legname è ancora considerato una risorsa, la possibilità di collegamento con Campo Imperatore realizzando, con quelle dell’altro versante, della montagna, piste per un centinaio di chilometri.

La volontà politica c’è, almeno da parte dell’Amministrazione comunale, che però, trattandosi di un paese di soli 800 abitanti, proprio sul piano politico ha scarso impatto, a meno di trovare qualche santo in paradiso nelle sedi che contano. Mancano infatti i mezzi:  per un Centro fondo” organizzato in maniera razionale servirebbero investimenti mirati con precisa definizione delle priorità che sono un grande parcheggio dove adesso ci sono le stanghe che chiudono l’accesso al pianoro,  e lo stabile vero e proprio, partendo da una casetta di legno dove si possa trovare possibilità di ristoro e noleggio di materiali.

La zona è sottovalutata dalla Provincia che dovrebbe provvedere alla manutenzione della  strada di collegamento che resta pressoché abbandonata a se stessa. Latita anche la Regione che, ovviamente, in questo momento, ha altro cui pensare.  Ma se si vuol guardare al futuro questa è una grossa occasione: da non perdere. Qui vicino, come nelle Marche, proprio sull’ambiente si sono costruiti l’avvenire: imitarli sarebbe opportuno. Al Nord, seppur da qualche parti si assista allo sciagurato abbandono della montagna, con gli sport invernali da più di un secolo dimostrano che ci si può campare e continuare a crescere….

Le classifiche

Esordienti maschile
1. Bella Lorenzo (U.S. Nicolosi) 8.51.1; 2. Laurentini Emanuele (Nicolosi) 9.01.6

Giovani femminile
1. Mancini Chiara (Winter Sport Club Subiaco) 11.39.2

Ragazzi maschile
1. Lupi Lorenzo (Winter Sport Subiaco) 21.33.3; 2. Lupi Gianmario (Subiaco) 22.54..4; 3. Pistola Mateo (Subiaco) 23.03.8; 4. Orlandi Matteo (Subiaco) 23.47.6; 5. Cimini Raffaele (S:C: Opi 24.23.6; Raciti Sebastianol (US Nicolosi) 30.13.3; 7. Toscano Giuseppe (Nicolosi) 30.55.3

Ragazzi femminile
1. Como Pamela (Anfedena) 30.07.1; 2. Boccia Lucia (Opi) 43.43.6

Allievi femminile
1. Scullo Maria Pia (S:C: Pescocostanzo) 23.05.5; 2. Di Padova Giusi (Pescocostanzo) 24.51.3

Allievi Maschile
1. Trozzi Vittorio (Pescocostanzo) 22.15.8; 2. Sciullo Lorenzo (Pescocostanzo) 22.35.5; 3. Mancini Luca (Subiaco) 25.49.2

Aspiranti maschile
1. Belli Antonio (S.C. Alfedena) 17.24.5; 2. Ruggiero Antonio Giulio S.C. Opi) 17.34.1; 3. Glori Simone (Alfedena) 19.49.8; 4. Fisco Stefano (Pescocostanzo) 26.21.4

Aspiranti femminile
1. Fisco Marzia 28.15.1 (Pescocostanzo)

Juniores maschile
1. Lorenzini Gianluca (Nazionale skiroll) 16.36.6; 2. Colamarino Andrea (Pescocostanzo) 17.15.6; 3. Di Nucci Giuseppe (S.C. Capracotta) 20.26.3

Juniores femminile
1. Vicini Marta (SC Montebelluna) 23.01.5; 2. Gasbarro Patrizia (Pescocostanzo) 26.04.5; 3. Gemellaro Lidia (Nicolosi) 26.52.5; 4. Tatti Tiziana (Opi) 30.12.5

Seniores femminile
1. Zappalà Emanuela (Nicolosi) 22.29.8

Seniores maschile
1. Ranaldi Marco (Polisportiva Sportlive) 44.19.2; 2. Roffaré Stefano (Montebelluna) 47.42.8; 3. Borzì Giuseppe 47.44.7; 4. Monti Giulio (Federazione Ciclistica Italiana) 54.17.2; 5. D’Andrea Moreno (SC Villa Celiera) 1h.07.34

Master
1. Schindler Hermann (Germania) 41.44.1; 2. Vespa Domenico (Villa Celiera) 44.18.05; 3. Galli Armando (Monte Giner) 49.08.4; 4. Di Giacomo Remo (S.C. Centomonti) 53.44.1; 5. Aiello Sebastiano (Nicolosi) 58.59.9; 6. Colantonio Gabriele (Villa Celiera) 1h.07.11.3; 7. Lippolis Piero (Villa Celiera) 1h.24. 59.6

Assoluti
1. Paredi Simone (Nazionale Italiana Skiroll) 37.37.1; 2. Di Gregorio Alfio (Nazionale iItaliana Skiroll) 37.37.9; 3. Checchi Valerio (Nazionale Italiana Fondo) 38.10.9

Giorgio Brusadelli
www.fondoitalia.it

 

 




Da staff, Lunedě, 07 Settembre 2009 19:23, Commenti(0)
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