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Il Cermis esalta il Tour di Dario Cologna e Virpi Kuitunen

Lo svizzero senza problemi sulla final climb, la finlandese respinge l'attacco della connazionale Saarinen. Grande prestazione di Di Centa, 3° tempo di giornata, quarto al traguardo. Piller 8°

 ALPE CERMIS (TN) - 4 GENNAIO –  Il Tour de Ski è finito così come si era concluso ieri, nelle due mass start a tecnica classica, e cioè con il successo dei capiclassifica Dario Cologna (nella foto) e Virpi Kuitunen i quali, senza compiere un’impresa straordinaria dal lato cronometrico, oggi hanno tagliato per primi il traguardo del Cermis a conclusione di una salita che di sci di fondo ha ben poco ma esalta comunque la fatica e lo sforzo dei protagonisti come piace agli appassionati di questo sport.
Che sono accorsi in oltre 20 mila, affollando l’erta finale a bordo pista (
con 14.000 consumazioni nelle postazioni del Tour del Gusto e la degustazione di 1000 litri di vin brulé) mentre in milioni lo hanno seguito per TV.

Anche sulle Tv svizzere che, dopo aver snobbato finora la stagione di Coppa del Mondo, compresa la gara di Davos, sono state costrette ad agganciarsi quando è venuto alla ribalta il “personaggio” Cologna, con doppia cittadinanza italo-elvetica ma in corsa per i colori rossocrociati per i quali ha già vinto i Mondiali juniores. Per la precisione l’anno scorso a Slingia, frazione di Malles, dove è sciisticamente cresciuto. C’erano anche stati contatti con le Fiamme Gialle, ma gli svizzeri hanno giocato d’anticipo.

 Nulla da dire sui vincitori se non che hanno pienamente meritato questo Tour. Cologna addirittura con una certa facilità poiché è in grado di fare punti in classico e a skating, nello sprint come sulla distanza. Kuitunen, invece, fino all’ultimo è stata messa in difficoltà dalla connazionale Saarinen, che l’ha addirittura raggiunta e superata a metà salita, per poi piantarsi, mentre Cologna ha potuto prendersela più comoda considerando il vantaggio con il quale era partito. Tanto è vero che ha ottenuto “solo” il 23° tempo di questa settima tappa che ai fini del punteggio parziale di Coppa del Mondo ha visto prevalere il canadese Babikov anticipando di un secondo e mezzo il tedesco Reichelt e di 3 secondi e due decimi Giorgio Di Centa  (nella foto) che, con il podio, ha così perso anche la possibilità di vincere per la prima volta una gara di Coppa e proprio davanti al figlioletto William che lo aspettava con mamma Rita.

Purtroppo, come avvenuto già l’anno scorso, è più facile che a ottenere il miglior “crono” finale sia qualcuno di quelli che, invece di partire con il proprio handicap derivante dal distacco in classifica generale, viene intruppato nel gruppone al quale viene dato il via 6 minuti dopo il primo. Così avviene che mentre tutti gli altri sono costretti a correre individualmente o a gruppetti, dietro si formi un treno che può sfruttare la maggior velocità negli 8 km pianeggianti che portano all’attacco della salita. Con il risultato che Di Centa, il quale si era sorbito la faticaccia di fare il passo del gruppetto di cui faceva parte, alla fine si è trovato battuto da chi aveva viaggiato invece in scia.

In più, come si è detto ripetutamente, tanto lui che Pietro Piller Cottrer e il resto della squadra azzurra pagano le scelte del “boss” di questo Tour, Juerg Capol, che ha privilegiato il classico nei confronti dello skating. Tranne il prologo e le due sprint si è sempre corso in classico e i nostri, si sa, in questa tecnica faticano.  Lo si è visto anche ieri e si ripeterà in futuro per il semplice motivo che non contiamo niente non soltanto nel comitato FIS del fondo, ma ancor meno nel Consiglio della federazione internazionale dove il presidente della Fisi, Morzenti, non ha il minimo “feeling” con Kasper che della FIS è il padre/padrone e da ieri cittadino onorario di Cavalese.

E che testa abbiano quelli della FIS lo spiega su L'Adige questo articolo di Nello Morandi 

La Fis - Cervellotica decisione della Federazione   Tre ore di vuoto

TESERO - Gli organizzatori della valle di Fiemme, dopo aver organizzato i mondiali del '91, del 2003 e aver vinto quelli del 2013, erano forse convinti di essere rotti ad ogni esperienza, ma ieri hanno dovuto superare una prova che ben poco ha a che vedere con le piste, la logistica, le componenti tecniche che fanno lievitare la qualità di una gara a livello mondiale come il Tour de Ski. Sono stati chiamati, infatti, da una cervellotica (una delle tante) decisione assunta dalla Federazione internazionale, a gestire il vuoto pneumatico di quasi tre ore che la programmazione ha collocato tra la gara delle ragazze (scattata alle 12) e quella dei maschi (che ha preso il via alle 15.30). Tre ore difficili da impiegare d'inverno, specialmente per chi è venuto da fuori con la famiglia, visto che il ristorante ed il tendone esistenti nei pressi della pista mondiale erano inaccessibili fin dalle prime ore del mattino e visto che, fuori, la temperatura, dopo la calata del sole, era di oltre 10 gradi sotto lo zero. Non era il caso, insomma, di starsene in tribuna, di fare passeggiate. Di chi la colpa? Facile risalire a uno dei cervelloni della Fis che, nonostante gli fosse fatta notare l'incongruenza, ha preferito anteporre (televisivamente parlando) la gara di salto di Innsbruck a quella di fondo di Tesero. Inspiegabile. Anche se una spiegazione forse c'è e ce l'ha suggerita un amico che di queste cose se ne intende. «Alle riunioni della Fis - ci ha detto - si parla in inglese ma si ragiona in tedesco». Una miscela micidiale. (n.m.)

20.000 sulla salita: confermata la bontà della formula

 Doveva essere il Tour de Ski dei norvegesi, invece la “final climb” dell'Alpe del Cermis - ultima e spettacolare fatica del Tour de Ski - ha celebrato un nuovo talento dello sci di fondo, il 22enne svizzero Dario Cologna. La Norvegia si deve accontentare del secondo posto dell'ottimo Petter Northug, quinto fino a ieri, mentre sul terzo gradino del podio c'è posto per il tedesco Axel Teichmann, lui che nel corso del Tour ha vinto la bellezza di tre tappe, fra cui la 20 km in tecnica classica di ieri.
Non è bastato per avere la meglio sul giovane svizzero, che porta sul gradino più alto del podio anche uno spicchio di Italia, in particolar modo di Trentino Alto Adige. Il padre, infatti, è natio di Castelfondo (Val di Non, Trentino), mentre la madre è altoatesina di Stelvio (Val Venosta). Ora la famiglia Cologna vive a Val Mustair, in Svizzera (Canton Grigioni), appena al di là del confine.
L'Italia si prende la parte del successo che le spetta, ma accoglie con grande soddisfazione anche il quarto posto di Giorgio Di Centa, autore del terzo miglior tempo di giornata e capace di rimontare dal 14° al quarto posto, col podio a soli 20”. Per lui, un distacco complessivo di 1'22” dal leader Cologna e il rammarico per la giornata “no” vissuta ieri nella 20 km in tecnica classica.
Bene comunque (Di Centa oggi ha recuperato 1'17” a Cologna), così come buono è il settimo posto di Pietro Piller Cottrer, ieri alle prese con l'influenza e oggi tornato protagonista (da decimo a settimo), nonostante un Tour che presentava la maggior parte della gare in classico, tecnica non certo favorevole al sappadino, che è specialista dello skating.
La cronaca. Dario Cologna, grande protagonista tra gli Under 23 negli ultimi due anni, si è affacciato al mondo del professionismo presentandosi al comando della classifica generale del Tour de Ski a una sola tappa dal termine. Una storia che sembrava fin troppo bella per essere raccontata, ma che si è compiuta sulle rampe dell'Alpe del Cermis, 3,650 km di ascesa con pendenza massima del 28% e media del 12%, posta al termine di una 10 km in tecnica libera.

 Cologna parte subito deciso ed incrementa il proprio vantaggio, tant'è che si presenta all'imbocco della salita con 59” sul tedesco Teichmann, 1'14” su un terzetto (i norvegesi Eldar Roenning e Petter Northug e il russo Rocthev), con l'altro “vichingo” Martin Johnsrud Sundby a 2'19” e il gruppo con gli azzurri Di Centa e Piller Cottrer a 2'36”. Inizia la salita, ma Cologna non dà segni di cedimento, dietro il gruppetto con Roenning, Rotchev e Northug si avvicina a Teichmann, mentre gli azzurri Di Centa e Piller Cottrer guidano l'inseguimento ad un posto sul podio che per loro avrebbe del miracoloso.

L'ultimo chilometro è un concentrato di emozioni, con il carnico Di Centa letteralmente spinto dal pubblico verso la vetta, mentre il primo gruppo inseguitore si sfalda. Northug tiene e raggiunge addirittura Teichmann, mentre cedono Roenning (alla fine solo 12°) e Rotchev, quest'ultimo superato da Di Centa proprio nei metri finali.

Intanto Cologna stappa lo spumante all'arrivo, per poi godersi l'entusiasmante sprint che vale il secondo posto, conquistato da Petter Northug (a 59” da Cologna) su un Teichmann ormai vuoto, ma coriaceo, che paga il minore spunto veloce :E' terzo a 1'02” (nella foto il podio).

Per l'Italia, invece, c'è il quarto posto di Giorgio Di Centa,che surclassa il russo Rotchev nel finale. Sesto il francese Jean Marc Gaillard, settimo Piller Cottrer, a 1'52” dal vincitore. Il miglior tempo di giornata, però, è quello del canadese Ivan Babikov (36° nella generale), che ha coperto i 10 km di gara in 33'51”2, aggiudicandosi la vittoria di tappa. Secondo il tedesco Tom Reichelt in 33'52”7, terzo Di Centa in 33'54”4.

Nei primi trenta della classifica generale, e dunque a punti, anche gli altoatesini David Hofer (25°) e Roland Clara (28° ed oggi ottavo di tappa).

Nell’intervallo fra la gara femminile e quella maschile, si è svolta pure una competizione di scialpinismo sulla stessa salita affrontata dai fondisti; il migliore è stato il campione del mondo Manfred Reichegger, che per coprire i 3,650 km di ascesa ha impiegato 18’18”.

Si è chiusa così la terza edizione del Tour de Ski, che per il terzo anno consecutivo si è concluso con la spettacolare due giorni di gare fiemmese. Finale del Tour de Ski che è già stata confermata in Val di Fiemme fino al 2013.

 Arrivo al Cermis e classifica finale del Tour de Ski

 1. Cologna Dario SUI 35.12.0; 2. Northug Petter NOR +59.0; 3. Teichmann Axel GER 1.02,8; 4. Di Centa Giorgio ITA 36.34.2; 5. Rotchev Vassili RUS 1.31.0; 6. Gaillard Jean Marc FRA 1.39.1; 7. Piller Cottrer Pietro ITA 1.52.7; 8. Johnsrud Sundby Martin NOR 2.06.3; 9. Dementiev Eugeni RUS  2.13.8; 10. Jauhojaervi Sami FIN 2.16.4; 11. Bauer Lukas CZE 2.20.8; 12. Mae Jaak EST 2.21.6; 13. Filbrich Jens GER 2.41.5; 14. Roenning Eldar NOR 2.47.7; 15. Livers Toni SUI 2.49.3; 16. Vilegzhanin Maxim RUS 3.05.2; 17. Rehemaa Aivar EST 3.07.2; 18. Vittoz Vincent FRA 3.11.0; 19. Chebotko Nikolay KAZ 3.40.8; 20.Veerpalu Andrus EST 3.45.2; 21. Kershaw Devon CAN 3.55.3; 22. Dahl John Kristian NOR 4.14.4; 23. Gjerdalen Tord Asle NOR 4.20.7; 24. Rickardsson Daniel SWE 4.26.7; 25. Hofer David ITA 4.33.7; 26. Jonnier Emmanuel FRA 4.37.9; 27. Heikkinen Matti FIN 4.40.7; 28. Clara Roland ITA 4.52.4; 29. Reichelt Tom GER 4.59.5; 30. Perl Curdin SUI 5.16.1; 35. Checchi Valerio ITA 5.28.5; 35. Pasini Fabio ITA 6.29.8; 49. Zorzi Christian ITA 14.15.9

Classifica inseguimento handicap Lago di Tesero - Cermis km 11

1. Babikov 33.51.2; 2. Reichelt +1.5; 3. Di Centa  3.2; 4. Heikkinen 12.0; 5. Bauer 15.2; 6. Gaillard 21.7; 7. Vittoz 29.1; 8. Clara 31.4; 9. Vilegzhanin 32.6; 10. Livers 32.9; 11. Magal 48.1; 12. Piller Cottrer 48.7; 13. Northug 56.4; 14. Jonnier 58.8; 15. Dementiev 1.08.5; 16. Rousselet 1.09.9; 17. Legkov 1.12.7; 18. KMuznetsov 1.16.8; 19. Jauhojaervi 1.17.0; 20. Pasini 1.17.6; 21. Mae 1.19.3;  22. Kershaw 1.20.6; 23. Cologna 1.20.8; 24. Zorzi 1.22.0; 25. Gjerdalen 2 1.23.6; 26. Hofer  1.25.3; 27. Filbrich 1.27.6; 28. Johnsrud Sundby 1.29.5; 29. Rotchev 1.32.7; 30. Velichko 1.33.2; 36. Checchi  2.06.3

LE INTERVISTE AI DUE BIG AZZURRI

Giorgio Di Centa (4° classificato)
“Sono contento poiché ho fatto tutto quello che potevo, sono quarto vicino al podio. Una splendida giornata per me, soprattutto dopo la giornata vissuta ieri. Una rivincita. Ė il terzo anno che faccio questa salita, sempre bene. Una specie di gara di sci alpinismo con gli sci da fondo, che si addice molto alle mie caratteristiche. Imposto il mio ritmo e salgo costante, anche se bisogna stare attenti a non farsi trasportare dal pubblico, che ti invoglia a dare qualcosa di più. La tendenza sarebbe quella di rispondere al loro incitamento, ma si correrebbe il rischio di andare fuori giri. Quest'anno per la prima volta ho avuto la fortuna di avere dei compagni di viaggio, tant'è che sono arrivato ai piedi della salita del Cermis fresco e l’ho potuta affrontare nel migliore dei modi. Peccato aver avuto una sola vera gara a skating. Se ci fosse stata anche una sola 15 km in tecnica libera, o io o Pietro saremmo potuti salire sul podio. Ho fatto quello che ho potuto, Northug si è visto che ne aveva. Il Tour de Ski non si vince qui, si vince prima. Qui si riesce a recuperare al massimo un minuto. Quello che si riesce a fare di più rientra nella sfera dei miracoli e c'è solo uno che li può fare. E non sono certo io.”

Pietro Piller Cottrer (7° classificato)
“Purtroppo l'influenza mi ha tagliato le gambe e mi ha escluso dai giochi per il podio. Ė da tutto il Tour de Ski che non sono soddisfatto. Non ho avuto quei picchi che mi aspettavo. Sono sempre rimasto con i primi, forse è mancato quel pizzico di fortuna che avrebbe cambiato le sorti della competizione. Sarebbe bastata una gara in skating in più. Un vero peccato se consideriamo il fatto che quest'estate si era avanzata la possibilità di non partecipare al Tour de Ski e ora invece ci troviamo con Giorgio quarto ed io settimo con tutto il classico che c'era e gli abbuoni assegnati nelle gare in classico. Senza gli abbuoni stamattina sarei partito con soli 45” di distacco da Cologna. Chiaro che a quel punto sarebbe stato tutto diverso. Oggi sono rimasto in scia nella prima parte della gara, in piano, per poi aumentare in salita e, eccezion fatta per un calo nel finale, posso dirmi soddisfatto. L'influenza ha fatto la propria parte. Ora dovrò valutare attentamente il da farsi nella seconda parte della stagione, in quanto ero partito per cercare la vittoria della Coppa del Mondo, ma il Cologna visto al Tour sembra davvero irraggiungibile, o quasi.”   

Virpi Kuitunen regina del Cermis, il Tour donne è finlandese 

Attaccata e superata dalla connazionale Saarinen, si riprende e la sorpassa nel finale. B ella prova delle azzurre: Marianna Longa 5.a, Arianna Follis 8.a

 Prima due anni fa, seconda nel 2008, nuovamente sul trono quest'anno. La “final climb” dell'Alpe del Cermis celebra ancora una volta lo strapotere finlandese di Virpi Kuitunen (nelle foto all'arrivo e sull'ultimo strappo del Cermis), che si concede un prestigioso bis al Tour de Ski. Due edizioni su tre portano la sua firma. Un risultato pronosticabile, ma tutt'altro che scontato, quanto meno così era per la diretta interessata, memore del crollo di un anno fa quando, imboccata la salita con 50” di vantaggio su Charlotte Kalla, fu costretta a fare spazio alla svedese (quest'anno assente per influenza).

Lo spettro di una nuova crisi si è prontamente ripresentato davanti agli occhi della Kuitunen pure oggi, anche se all'inizio tutto sembrava filare via liscio per la leader, che all'imbocco della salita dell'Alpe del Cermis aveva un margine di 49” sulla Saarinen e 56” sulla slovena Petra Majdic, dunque con un vantaggio incrementato.

Ma appena la pista ha accennato a salire, il passo della Kuitunen si è fatto più pesante, tant'è che le immediate inseguitrici hanno iniziato a farsi pericolosamente sotto. Tanto da riuscire nell'impresa del ricongiungimento, a 1,5 km dall'arrivo, con Aino Kaisa Saarinen ad accodarsi alla compagna, per poi attaccarla e staccarla.

 Gara finita? Tutt'altro, poiché a 800 metri dall'arrivo, dopo aver rifiatato per qualche secondo, la Kuitunen raschia sul fondo del barile e trova le forze per rispondere all'attacco della Saarinen, andandola a riprendere e staccandola nuovamente. La Saarinen accusa il colpo, poi nel finale cerca un improbabile sprint, ma il distacco ormai è incolmabile. Prima Kuitunen, seconda Saarinen (a 7”2), mentre sul terzo gradino del podio c'è posto per la slovena Petra Majdic (a 34”5 dalla vincitrice), che in un primo momento era riuscita ad accodarsi alla Saarinen, poi staccatasi quando la finlandese ha operato il forcing finale.

Spettacolo doveva essere sul Cermis, e spettacolo è stato, con i 3,650 km di ascesa ricavati dalla pista da sci alpino Olimpia III a regalare emozioni a grappoli alle migliaia di spettatori che hanno affollato i bordi della pista. Due ali di folla che si sono aperte al passaggio delle atlete, letteralmente spinte verso l'arrivo dal pubblico.

 Per l'Italia, che aveva nella livignasca Marianna Longa (nella foto) e nella valdostana Arianna Follis le due atlete di classifica, c'è il quinto posto della prima e l'ottavo della seconda. Un sincero applauso alla Longa, tornata alle corse nel finale della passata stagione dopo la maternità ed ora riconfermatasi brillantemente ai vertici mondiali, brava a recuperare una posizione su Marit Bjoergen, ma scavalcata però dalla polacca Kowalczyk (quarta).

Perde una posizione, da settima ad ottava, Arianna Follis, grande protagonista del Tour con due vittorie nelle due sprint di Praga e Nove Mesto, che lasciano ben sperare per il prosieguo della stagione.

Nelle trenta, e dunque a punti, anche la fiemmese Antonella Confortola, galvanizzatasi sulle nevi di casa, e la bellunese Magda Genuin, rispettivamente 29.a e 30.a.

Per quanto riguarda la classifica di tappa, miglior tempo per la 20enne norvegese Therese Johaug, che ha coperto i 9 km di gara in 35'07”, con l'altra norvegese Kristin Stoermer Steira seconda (35'16”) e l'ucraina Valentina Shevchenko terza (35'52”). Tra le italiane, nona Marianna Longa (36'21”), 14.a la Follis e 19.a la Confortola. Solo il 21° tempo per la vincitrice Kuitunen, il 15° per la Saarinen e il 16° per la Majdic.

Classifica finale Tour de Ski

 1. Kuitunen Virpi FIN 2h 06.41.4 ; 2. Saarinen Aino-Kaisa FIN +7.2; 3. Majdic Petra SLO 34.5; 4. Kowalvzyk Justina POL 1.21.1; 5. Longa Marianna ITA 1.36.5; 6. Johaug Therese NOR 2.20.20; 7. Haag Anna SWE 2.26.5; 8. Follis Arianna ITA 2.35.6; 9. Steira Kristin Stoermer NOR 2.51.8; 10. Bjoergen Marit NOR 3.12.4; 11. Roponen Riitta-Liisa FIN 3.24.6; 12. Muranen Pirjo FIN 3.42.3; 13. Boehler Stefanie GER 4.04.5; 14. Shevchenko Valentina UKR4.06.6 ; 15. Renner Sara CAN 4.51.7; 16. Nystad-Kuenzel Claudia GER 5.06.5; 17. Zeller Katrin GER 5.23.3; 18. Medvedeva Evgenia RUS ;5.27.6 19. Rotcheva  Olga RUS 6.31.4; 20. Kurkina Larisa RUS 6.37.2; 21. Savialova Olga RUS 6.58.6; 22. Rajdlova Kamila CZE 7.18.3; 23. Tchepalova Julia RUS 7.32.6; 24 Smutna Katerina AUT 7.45.9; 25. Lindborg Sara SWE 8.17.7; 26. Tiagay Olga RUS 8.30.5; 27. Prochazkova Alena SVK9.01.1; 28. Malahova-Shishkina Svetlana KAZ 9.04.1; 29. Confortola   Antonella ITA 9.35.8; 30. Genuin Magda ITA 9.54.9; 33. Moroder Karin ITA 11.43.7

Classifica inseguimento handicap Lago di Tesero - Cermis km 9

1. Johaug 35.07.7, 2. Steira +8.7; 3. Shevchenko +44.3; 4. Kowalczyk 47.1; 5. Medvedeva  54.6; 6. Haag 58.4; 7. Roponen 1.07.9; 8. Boehler 1.10.8; 9. Longa 1.13.7; 10. Tchepalova 1.28.9; 11. Kurkina 1.35.3; 12. Nystad-Kuenzel 1.48.7; 13. Malahova 1.49.7; 14. Follis 1.50.2; 15. Saarinen 1.54.7; 16. Majdic 2.04.6; 17. Tiagay 2.06.6; 18. Rajdlova 2.11.4; 19. Confortola 2.12.0; 20. Savialova 2.16.4; 21. Kuitunen 2.19.2; 22. Renner 2.29.9; 23. Muranen 2.31.8; 24. Iljina 2.32.7; 25. Zeller 2.32.8; 26. Lindborg 2.50.9; 27. Rotcheva 3.34.9; 28. Jatskaja 3.53.8; 29. Bjoergen 3.55.4; 30. Smutna 4.18.8; 31. Prochazkova 4.19.8; 32. Mannima 4.28.4; 33. Moroder 4.29.3; 34. Genuin 4.41.7; 35. Nesterenko 4.43.0; 36. Fabjan 5.11.4; 37. Ivanova 5.39.7.

LE INTERVISTE

Virpi Kuitunen (1.a classificata)
“Oggi non restava che combattere. Sapevo che avrei sofferto in skating e soprattutto su questa salita. Ho affrontato la battaglia come andava affrontata, cercando di amministrare al meglio le mie forze ed alla fine è andata come speravo. Quando Aino Kaisa Saarinen mi ha superato ho avuto un momento in cui ho pensato che la vittoria mi sfuggisse di mano. Ero stanca, ma ho cercato di liberare la testa, riposare un attimo e ripartire. Questa è una soddisfazione immensa per me. Quest'anno, dopo le due esperienze delle scorse edizioni, sapevo come affrontare la salita e questo mi ha aiutato a superare la fatica. Quindi è una doppia soddisfazione. Ora farò riposare le gambe per una settimana, perché sono davvero stanca. Poi tornerò a pensare alle gare, concentrandomi sulla tappa di casa, quella di Otepaeae, per poi pensare ai Mondiali di febbraio”

Aino Kaisa Saarinen (2.a classificata)
“Il mio obiettivo era quello di sciare come so fare, il più rilassata possibile e penso di aver fatto del mio meglio. Ho provato a staccare Virpi, ma lei si è dimostrata ancora una volta la più forte. Io comunque sono soddisfatta del mio secondo posto. Anzi, sono abbastanza sorpresa della mia prestazione e questo cambierà i miei obiettivi stagionali. Se penso ai Mondiali? Ad inizio stagione non aspiravo ad una medaglia ai Mondiali. Visto l'esito di questo Tour de Ski ci si può fare un pensiero”

Petra Majdic (terza classificata)
“Il mio obiettivo della vigilia era quello di finire la salita e di sopravvivere. E' andata anche meglio direi, con un terzo posto. Ho cercato di partire abbastanza convinta e di portarmi sulla Saarinen, cercando il suo traino per salire insieme a lei e tenere un ritmo migliore. Poi quando Kuitunen e Saarinen hanno accelerato nel finale non sono riuscita a rispondere. Ho perso qualche metro e a quel punto ho puntato al mantenimento della terza posizione. Sono veramente soddisfatta, soprattutto perché la mia sciata quest'oggi sulla final climb era davvero ottima. Tra l'altro, non c'è solo il terzo posto finale per me, ma anche la vittoria nella speciale classifica sprint, una grande sorpresa, in quanto si trattava di sprint in skating, che non facevo da tempo. Quest'anno le ho fatte e direi che è andata bene. Ai fini della mia vittoria ha inciso molto la grande gara di ieri, la 10 km in tecnica classica. Ieri sera mi sono detta: per favore finisci la gara di domani e poi non pensarci più, anche perché ero davvero molto inquieta e confusa. Ora mi concentrerò sul prosieguo della Coppa del Mondo e sui Mondiali. Anche le mie ambizioni in Coppa del Mondo, dopo questo terzo posto, hanno preso una piega decisamente positiva per me”

Marianna Longa (5.a classificata)
“Ho fatto una grande gara, durissima, perché il Cermis è sempre duro. L'ho fatta due anni fa, anche se non in queste condizioni e direi che meglio di così davvero non poteva andare. Ho fatto una bella salita, regolare e penso di aver dato tutto quello che potevo. Questo Tour de Ski è stata una soddisfazione unica, una sorta di scoperta di me stessa. Ho capito che posso andar bene nelle sprint e che posso affrontare bene una salita di questo genere in skating. Il mio sogno rimane sempre il  podio ed ultimamente ci sono andata vicina più volte. Speriamo che arrivi presto, magari ai Mondiali di Liberec. Ora avremo ancora tre tappe di Coppa del Mondo, poi il raduno pre-mondiale e i Mondiali, appuntamento “clou” di questa stagione. Sicuramente se la condizione rimarrà questa, qualcosa di buono potrà davvero saltare fuori”

Arianna Follis (8.a classificata)
“Sapevo che la salita sarebbe stata dura, 16-20 minuti di ascesa costante. Ovvio che si faccia fatica. Complessivamente mi ritengo soddisfatta di questo ottavo posto generale, senza dimenticare le due vittorie ed il secondo posto nel prologo iniziale. Forse ho pagato un po' questo avvio prepotente, ma sono comunque tra le prime dieci. Va bene così. E' finita e siamo contenti. L'anno scorso avevo chiuso al terzo posto, ma non avevo ottenuto tre podi nelle singole gare come quest'anno, ricordando anche l'altrettanto buon quarto posto nella pursuit. Non ho nulla da rimproverarmi. Ho perso quasi 3 minuti nelle due gare in classico, la chiave di lettura è tutta qui. Ora mi concentrerò sul Mondiale e, in quest'ottica, i successi conquistati al Tour de Ski mi hanno dato ulteriore fiducia. Ora serve un momento di relax, per poi riprendere al meglio la Coppa del Mondo e potersi presentare al meglio ai Mondiali”.   (Servizi e foto Newspower Canon)

Giorgio Brusadelli
www.fondoitalia.it




Da staff, Domenica, 04 Gennaio 2009 21:01, Commenti(1)
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Anonymous
08 Gen 2009


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