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Tris norvegese e della Majdic nello sprint TC di Kuusamo

Hattestad su Hetland e Dahl in campo maschile, mentre la slovena precede Andersson e Kowalczyk. Nulla da fare per gli azzurri: si qualificano solo Renato Pasini e Magda Genuin, poi eliminati nei quarti

 KUUSAMO (FIN) 29 NOVEMBRE –  Sprint in classico, roba da nordici, norvegesi in particolare (nella foto il podio), oppure da Petra Majdic, la slovena che qui ha già vinto tre volte e con questo successo comanda la classifica parziale di Coppa del Mondo. Questione di specializzazione e di potenza. Gli azzurri? Semplice atto di presenza, vasi di coccio in una sfida fra giganti, considerando che solo Renato Pasini e Magda Genuin superano la qualificazione ma si fermano subito ai quarti di finale. Silvio Fauner, direttore agonistico, pensava che potessero trovare problemi di neve poiché alla vigilia nevicava: sarà opportuno che si ricreda: più che di neve sono problemi esclusivamente di tecnica, organici e fisiologici.

Trasferta ovviamente improduttiva come era prevedibile poiché lo sprint è una specialità che richiede una “costruzione” tecnica, fisica e organica che deve cominciare da ragazzino e non un semplice adattamento in età già avanzata.  Tanto più su una pista tecnica come questa di Kuusamo, dove anche gli specialisti vanno in difficoltà quando tirare il passo alternato in salita non basta più per aumentare la velocità ma occorre sapersi destreggiare con la corsa a balzi con scivolata. Una tecnica che non rientra nei canoni tradizionali del classico ed è brutta a vedere in quanto costituisce una semplice dimostrazione di potenza portata all’eccesso, ma è certamente la più produttiva ai fini del risultato. Cose che diciamo da anni e che cerca di far capire anche Franz Semenzato, l’allenatore della squadra nazionale specifica, ovviamente scontrandosi con la più assoluta indifferenza e incompetenza di fronte al problema e a chi dovrebbe occuparsene introducendo lo sprint già nei calendari delle categorie giovanili.  

 Nessuna sorpresa, dunque, poiché la Majdic ha ottenuto il miglior tempo di qualifica sulla distanza di 1200 metri e si in  è imposta nettamente, per distacco, tanto nei quarti che in semifinale e in finale. Prendendo la testa dall’avvio, mantenendola sul piano e in discesa e aumentando il passo sulla salita, con incremento delle frequenze nel tratto conclusivo, tanto da proiettarsi con un vantaggio irrecuperabile nella curva che porta al corto rettilineo d’arrivo. Con questo tipo di corsa affrontata a ritmo folle, quasi 5 secondi in meno che nelle fasi precedenti, ha stroncato le finlandesi Saarinen e Kuitunen, già con le gambe molli prima di affrontare la salita, ed è riuscita a levarsi di dosso anche la polacca Kowealczyk,  che poteva essere l’avversaria più pericolosa. Una che non difetta certo di potenza ma manca assolutamente di tecnica e di fluidità. Sa solo farla a spallate quando si presenta il caso e costituisce un pericolo in discesa e quando salta da un binario all’altro. In questo contesto Magda Genuin, che non è certo una specialista del classico,  ha fatto quello che ha potuto: ventiduesima nella qualifica, si è trovata nei quarti le più forti del lotto.

Con Majdic ormai irraggiungibile,tra Lina Andersson e Justyna Kowalczyk lo sprint per il secondo posto è risultato altamente spettacolare, addirittura controverso nella prima schermata dell’ordine d’arrivo che viene registrata dal sensore e non dal fotofinish. La svedese è infatti passata in piena spaccata sulla linea del traguardo con cinque centimetri di vantaggio della punta della sua scarpa su quella della polacca che l’aveva anticipata ma era arrivata all’ultimo metro di corsa con un’eccessiva apertura di gambe. Si è così trovata sbilanciata e si è rovesciata sul fianco, perdendo velocità e quella spanna di terreno che ha invece giocato a favore dell’avversaria.

 In campo maschile tris norvegese e successo di Hattestad (nella foto), che già aveva vinto la coppa di specialità nella passata stagione. Ben spalleggiato dai connazionali Hetland e Dahl, ha impedito agli altri tre finalisti Lassila, Morilov e Joensson di inserirsi nelle posizioni di testa e ha operato un primo cambio di ritmo ai piedi della gobba e allungato ulteriormente nel finale della salita passando alla corsa scivolata. Guadagna così una ventina di metri di vantaggio che gli permettono di voltarsi indietro per guardare con tutta tranquillità Hetland, quasi abulico nei quarti e in semifinale, che si impone quasi di prepotenza su Dahl che fino a quel momento era stato il più attivo. La conferma, semmai ve ne fosse bisogno, che la Norvegia è sempre un passo avanti sulle altre nazioni in questa. disciplina, specie se si corre in classico.

Le dichiarazioni del podio (fonte FIS)

Ola Vigen Hattestad (NOR)
La mia tattica è stata semplicissima: arrivare in finale spendendo il meno possibile e poi giocarmi le mie carte. E’ stato così, grazie alla squadra e perché ho avuto sci veramente buoni. Ovviamente punto ai Mondiali di Liberec, dove lo sprint è in classico, ed è dunque il traguardo più importante di questa stagione, ma non trascurerò certamente le gare di Coppa del Mondo.  

Tor Arne Hetland (NOR)
Ho fatto un buon quarto di finale ma ho faticato per approdare in finale. Mi è an data bene perché il can adfese KMershaw, che mi aveva preceduto in semifinale, è stato squalificato per aver pattinato. In finale non ho potuto fare niente contro Ola Hattestad. Gli sono stato in scia, ma lui era molto più veloce di me. E’ certamente uno dei migliori velocisti, ma spero comunque di batterlo più avanti, quando si correrà a skating. E’ difficile vincere poiché nella nostra squadra siamo in tanti  bravi e c’è sempre qualcuno più in forma e quindi più forte. Se non puoi batterlo in quella occasione, ne devi aspettare un’altra.

John Kristian Dahl (NOR)
“Ho subito capito che oggi ero in una forma. Ho tentato di attaccare in ogni momento e di evitare possibili collisioni in corsa.  Io tentai di essere offensivo in ogni calore. Io tentai di evitare incidenti durante corse. Nel finale Ola era troppo forte.” 

Petra Majdic (SLO)
“Devo ammettere che me la sentivo.  Se vinco  volte di fila questa gara allungando sempre iun salita significa che me. Però non è stata una corsa facile come può essere sembrato. E’ vero che nel finale ho ottenuto un grosso vantaggio, ma ho dovuto faticare moltissimo nella prima parte di gara. Devo ringraziare il team che mi assiste e mi prepara gli sci : pochi ma bravi.  Io penso che io ho il più buon servizio per cieli, loro sono la piccola squadra ma effettivo. Sento parlare di tante che vogliono vincere i Mondiali : ci penso anch’io, ma prima mi concentro su tutte le altre gare. Sono contenta della vittoria di oggi, e sono certa che troverò altre occasioni nell’arco della stagione. 

Lina Andersson (SWE)
“Un secondo posto stupendo, inaspettato non avendo tanti chilometri nelle gambe.  Sono stata ammalata per un paio di mesi, e questo è pressocché un inizio nuovo per me. La mia grande meta per questa stagione è chiaramente il Campionato Mondiali, come lo è per le mie avversarie. Il moi obiettivo odierno era cercare di star dietro a Petra, ma è stato impossibile. Ho quindi cercato di vincere la volata“ 

Justyna Kowalcyzk (POL)
“La corsa è andata bene e sono felice per quello che sono riuscita a fare. È un poasso in avanti. Il mio scopo principale per questa stagione è il campionato mondiale, tutto il mio allenamento e le competizioni sono progettate per prepararmi per questo evento.” 

CLASSIFICA FEMMINILE
1  1 MAJDIC Petra  1979  SLO    
 2  10 ANDERSSON Lina  1981  SWE    
 3  5 KOWALCZYK Justyna  1983  POL    
 4  4 PROCHAZKOVA Alena  1984  SVK    
 5  3 SAARINEN Aino- Kaisa  1979  FIN    
 6  2 KUITUNEN Virpi  1976  FIN    
 7  6 SMUTNA Katerina  1983  AUT    
 8  7 MURANEN Pirjo  1981  FIN    
 9  11 INGEMARSDOTTER Ida  1985  SWE    
 10  8 TURYSHEVA Elena  1986  RUS    
 11  13 HENKEL Manuela  1974  GER    
 12  9 SHAPOVALOVA Evgenia  1986  RUS    
 13  14 BJOERGEN Marit  1980  NOR    
 14  16 PERAELAE Kirsi  1982  FIN    
 15  19 MALVALEHTO Mona-Lisa  1983  FIN    
 16  20 MISCHOL Seraina  1981  SUI    
 17  23 IVANOVA Julia  1985  RUS    
 18  25 GJEITNES Kari Vikhagen  1985  NOR    
 19  27 NORGREN Britta  1983  SWE    
 20  29 BOEHLER Stefanie  1981  GER    
 21  12 MATVEEVA Natalia  1986  RUS    
 22  15 FALLA Maiken Caspersen  1990  NOR    
 23  17 VISNAR Katja  1984  SLO    
 24  18 NATSUMI Madoka  1978  JPN    
 25  21 SACHENBACHER -STEHLE Evi  1980  GER    
 26  22 GENUIN Magda  1979  ITA    
 27  24 BRUN-LIE Celine  1988  NOR    
 28  26 NYSTAD Claudia  1978  GER    
 29  28 LAHTEENMAKI Krista  1990  FIN    
 30  30 NARYSHKINA Natalja  1984  RUS    
 48  48 MORODER Karin  1974  ITA    
 58  58 BROCARD Elisa  1984  ITA
   
 Classifica generale dopo due prove 
    1. Petra Majdic (SLO, 113 punti,) 
    2. Aino Kaisa Saarinen (FIN, 105) 
    3. Charlotte Kalla (SWE, 100) 
    4. Marit Bjoergen (NOR, 100) 
    5. Justyna Kowlaczyk (POL, 96) 

CLASSIFICA MASCHILE
 
1  6 HATTESTAD Ola Vigen  1982  NOR    
 2  17 HETLAND Tor Arne  1974  NOR    
 3  7 DAHL John Kristian  1981  NOR    
 4  1 LASSILA Kalle  1985  FIN    
 5  3 MORILOV Nikolay  1986  RUS    
 6  2 JOENSSON Emil  1985  SWE    
 7  13 ROTCHEV Vassili  1980  RUS    
 8  5 MODIN Jesper  1988  SWE    
 9  10 KJOELSTAD Johan  1983  NOR    
 10  23 JAUHOJAERVI Sami  1981  FIN    
 11  8 NEWELL Andrew  1983  USA    
 12  9 IVERSEN Trond  1976  NOR    
 13  11 KRIUKOV Nikita  1985  RUS    
 14  15 REHEMAA Aivar  1982  EST    
 15  24 KUHN Stefan  1979  CAN    
 16  29 DARRAGON Roddy  1983  FRA    
 17  4 LIND Bjoern  1978  SWE    
 18  16 ROENNING Eldar  1982  NOR    
 19  21 NARUSK Priit  1977  EST    
 20  22 VAEAENAENEN Jesse  1984  FIN    
 21  12 JOUTSEN Jari  1978  FIN    
 22  14 PASINI Renato  1977  ITA    
 23  18 COLOGNA Dario  1986  SUI    
 24  20 ALYPOV Ivan  1982  RUS    
 25  25 NAESS Boerre  1982  NOR    
 26  19 LARSSON Mats  1980  SWE    
 27  26 JYLHAE Martti  1987  FIN    
 28  28 EINASTE Kein  1985  EST    
 29  30 SAAREPUU Anti  1983  EST    
 30  31 FREDRIKSSON Thobias  1975  SWE    
 43  44 MORANDINI Nicola  1984  ITA    
 56  57 SCOLA Fulvio  1982  ITA    
79  80 ZORZI Cristian  1972  ITA
    
Classifica generale dopo 2 prove
  1. Marcus Hellner (SWE, 100 punti,)  
  2 . Ola Vigen Hattestad (NOR, 100,)  
  3. Tor Arne Hetland (NOR, 80,) 
  4  Pietro Piller Cottrer (ITA, 80,)  
  5. John Kristian Dahl (NOR, 60,) 

 

 

 

Combinata al tedesco Ackermann; Pittin 40°

Comincia nel segno del tedesco Ronny Ackermann la coppa del mondo di combinata nordica. La “gundersen” di Kuusamo assegna il primo successo stagionale ad Ackermann, terzo dopo la sessione di salto, ma nettamente più veloce dei rivali nel fondo. Alla fine Ackermann chiude in 27'31"1 precedendo i due finlandesi Janne Ryynaenen (+9"8) e Anssi Koivuranta (+26").

Buona la prova del giovane azzurro Alessandro Pittin, ai primi passi nella Coppa del Mondo maggiore. Pittin, 47/o dopo il salto, è riuscito a risalire fino al 40/o posto finale con un distacco di 4'17"6, riducendo il distacco iniziale di 12 secondi rispetto ai primi della classe. Una prova incoraggiante, anche se bisogna ancora migliorare nel salto. Più attardati Davide Bresadola, 51/o a 6'53"4, e Armin Bauer, 53/o a 7'17"9.

 Domani si replica con un'altra “gundersen” sullo stesso percorso di Kuusamo.

 La classifica
1. Ronny Ackermann (Ger) 27'31"1
2. Janne Ryynaenen (Fin) +9"8
3. Anssi Koivuranta (Fin) +26"0
4. Pavel Churavy (Cze) +38"1
5. Eric Frenzel (Ger) +40"2
6. Denifl Wilhelm (Aut) +47"1
7. Daito Takahashi (Gia) +51"7
8. Christoph Bieler (Aut) +58"8
9. Lukas Klapfer (Aut) +1'00"3
10. Petter Tande (Nor) +1'04"3
40. Alessandro Pittin (Ita) +4'17"6
51. Davide Bresadola (Ita) +6'53"4

Giorgio Brusadelli
www.fondoitalia.it




Da staff, Sabato, 29 Novembre 2008 17:22, Commenti(0)
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