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Gli azzurri davanti alle telecamere di TCA

L'emittente trentina ha ripreso il programma Mondo Sci con la squadra di skiroll che ora continuerà la preparazione sulla neve in attesa di una stagione che avrà come traguardo fondamentale i Mondiali in Italia

 2 NOVEMBRE - Skiroll di scena alla TCA (nella foto), la televisione trentina che diffonde in chiaro e sul satellite, e proprio per questo può godere di un bacino d’utenza che spazia ben oltre i confini regionali. Con l’approssimarsi dell’inverno è ripreso MONDO SCI, il programma condotto dal giornalista Paolo Malfer e che attraverso una trentina di puntate ogni giovedì sera condisce lo sci in tutte le salse, con Silvano Berlanda (nella foto  sotto accanto al CT Pierluigi Papa) a proporre e coordinare i vari appuntamenti. Conoscendo il personaggio, grande spazio ovviamente allo sci nordico che nel Trentino, per quanto riguarda fondo, salto e combinata, trova il suo ambiente ideale con la Marcialonga, il Tour de Ski fra Lago di Tesero e il Cermis, e con i trampolini di Predazzo per il salto. In più si aggiunge il Master Tour, di cui Berlanda è il factotum. Si tratta del circuito delle granfondo che coinvolge poco meno di 3 mila amatori, dei quali oltre 450 vengono classificati nelle 6 categorie di appartenenza.

 Ad aprire la puntata inaugurale, giustamente lo sci alpino che ha ripreso l’attività sul ghiacciaio di Soelden. Dopo l’ultima esaltante stagione si aspettava che Denise Karbon e Manfred Moelgg ripartissero alla grande, invece si è registrato un passo falso da parte non solo degli atleti di punta ma anche di entrambe le squadre di gigante. C’è naturalmente tempo di recuperare, ma questa partenza in salita fa meditare. Fra tre settimane saranno in pista i fondisti  che al Nord riprendono il cammino di Coppa del Mondo, che servirà a preparare il terreno per i Mondiali di Liberec, nella Repubblica Ceca.

Per gli skirollisti stagioni rovesciate. I mesi invernali vengono dedicati al lavoro di base che effettuano anche con gli sci. Gare con i Comitati per i più giovani, granfondo per tutti gli altri. Senza esagerare, comunque, per il semplice fatto che la doppia stagione agonistica potrebbe avere effetti negativi se affrontata in modo dissennato. Tanto più in previsione degli obiettivi che li attendono nel 2009 quando, ai soliti 6-7 appuntamenti di Coppa del Mondo da affrontare con trasferte lunghissime, si aggiungono i Mondiali in Italia. Che sono il traguardo massimo e chiedono una conferma dei titoli conquistati due anni fa a Oroslavje. Apertura in Croazia ai primi di luglio, Markkleeberg in Germania due settimane dopo, Lettonia e Norvegia nei primi due weeek end di agosto, di nuovo Germania a Schmallenberg il 21-23 agosto, per arrivare finalmente ai Mondiali in  programma a Piglio, nel Frusinate, dall’8 al 13 settembre. Chiusura in Grecia ancora a Salonicco.

L’augurio, naturalmente, è di ripetere il 2008. Migliorarlo è probabilmente impossibile, considerando la concorrenza che si troverà al Nord.  E’ stata un’annata esaltante, nella quale si è fatto man bassa tanto in Coppa che negli Europei. Titoli e medaglie a go go, come se piovessero dal cielo e mancassero gli avversari. Che invece ci sono e si fanno di anno in anno più pericolosi. Solo che noi siamo sempre un passo avanti, anche se il settore femminile seniores perde qualche pezzo, compensato fortunatamente dalle juniores che stanno crescendo bene.

 La serata alla TCA doveva costituire la passerella dei protagonisti 2008, ma qualcuno è purtroppo mancato in quanto impegnato con il proprio Comitato nel raduno sul ghiacciaio, oppure già con testa e gambe proiettato verso la FIS Marathon Cup. E’ il caso di Sergio Bonaldi, campione europeo del pursuit, selezionato nella squadra azzurra delle granfondo, o di Mateja Bogatec, vincitrice dell’ultima Coppa del Mondo.

 La squadra azzurra, con il CT Pierluigi Papa, era comunque rappresentata al massimo livello con il campione mondiale dello sprint Alessio Berlanda e quello europeo Emanuele Sbabo, il sempiterno Alfio Di Gregorio, che nella sua persona riassume storia e trionfi dello skiroll e con Sbabo ha vinto il titolo europeo del team sprint, Simone Paredi vincitore della Coppa Italia, Erika Bettineschi (foto sotto a destra)   terza nella classifica finale di Coppa del Mondo e prima nella Coppa Italia, Eugenio Bianchi (in alto a sinistra), Daniela Carmagnola (foto sotto a sinistra) e Marta Vicini (a destra) . Con loro Pierre Teyssot, il delegato che rappresenta lo skiroll azzurro nell’ambito della Sottocommissione FIS (a sinistra).

 Fra una domanda e l’altra, sullo schermo scorrevano le riprese TV effettuate da Silvano Berlanda in occasione degli Europei in via Roma a Torino per lo sprint, e a Pragelato per il team sprint.

 Un bel gruppo, tutti ragazzi in gamba, che affrontano i loro impegni sportivi con quella professionalità che tanti professionisti del calcio che antepongono le discoteche al loro lavoro specifico dovrebbero invidiare prima ancora che imitare. Impegni che costituiscono un dovere per chi fa parte di un gruppo militare e questo diventa  il compito per il quale è stato arruolato e viene pagato, ma che vien sentito come tale anche da parte di chi lo fa per pura passione, lavorando per mantenersi e  allenandosi nel tempo libero. Una vita di sacrifici, ma che trovano compensazione almeno sul piano morale e dell’orgoglio personale: la miglior spinta per ottenere  risultati.

Chi ha seguito la trasmissione ha potuto rendersi conto di chi siano questi atleti dalla loro faccia pulita e dal modo di esprimersi con parole semplici ma accattivanti, quasi con ritrosia, senza tirarsela o metterla giù dura; chi non ne ha avuto modo può rivederli collegandosi al sito della TCA  http://www.tvtca.com/video_on_demand.php?id_menu=30. Registrazione che si ritrova anche su skiroll.it.  

 Presentando la coppa di cristallo conquistata a Salonicco e che si è aggiunta al duplice titolo europeo, Emanuele Sbabo si è presentato in divisa da alpino paracadutista (fa parte del 4° reggimento di Bolzano), ed è stato indubbiamente al centro dell’attenzione. Ha  rivissuto davanti ad una platea televisiva le stesse emozioni che aveva provato quando, al rientro dalla Grecia, era stato ricevuto dal comandante delle Truppe Alpine gen. Bruno Petti (nella foto), che, come era stato pubblicato anche dall’Ansa, si era complimentato con lui elogiando la sua prestazione sportiva che fa onore al reggimento ed all’Italia.


 Lo skiroll, aveva sottolineato il generale (e lo ha ribadito con parole diverse ma analoghi sentimenti, il conduttore Paolo Malfer,
con lui nella foto), è stato tutta la sua vita in questi ultimi anni; il suo straordinario rendimento nel torneo vale questo riconoscimento. La sua preparazione sportiva, che non esclude l’attività di ranger, è ai massimi livelli e lo testimonia il fatto che quest’anno è salito sul podio della Coppa del Mondo ben otto volte, ottenendo due primi posti (in Germania nella 30 km - Salonicco nell’ultima gara del 21 settembre).
In questa occasione, come allora, è stato riconosciuto al giovane militare veneto, altoatesino d’adozione , che la sua stagione agonistica è stata favolosa, sensazionale, assolutamente brillante. Sempre impegnato sugli sci “stretti” a rappresentare il reggimento paracadutisti. Tramite il Gruppo Sportivo ha preso parte alle maggiori manifestazioni agonistiche sia a carattere militare (Ca.STA) che civile, ottenendo risultati di rilievo. Maestro di fondo, non sa nulla o quasi di calcio ma lui, della Coppa del Mondo.

 C’è da sottolineare che, presso il reggimento, Sbabo non è l’unico atleta affermato. Tra gli altri si può ricordare il C.M s. Marchi Michele (sci fondo); il 1° C.M. Mauro Roberto (fondo) ha vinto diverse gran fondo a livello nazionale; il 1° C.M. Cappelletti Daniele (corsa in montagna estiva - 2° in Coppa Europa; ciaspole invernali); il 1° C.M. Zamboni Marica vincitrice di numerose gare di sci di fondo; il Mar. Ca. Pittino Franco sci alpino. Considerando le soddisfazioni che Sbabo si è tolto nello skiroll, non ci meraviglieremmo se li vedessimo impegnati anche in questa specialità.

 Vita più dura, e per comunque, per lui e per l'iridato Alessio Berlanda (sopra a destra) nella prossima stagione di Coppa Coppa sia nella conquista di successi nelle singole gare di sprint quanto della Coppa finale a causa dell'aumentata concorrenza che comporterà una maggior dispersione di punti.  Rientrerà infatti David Bogatec, per tanti anni il numero 1 della specialità che si è preso una pausa per la laurea, passeranno di categoria il norvegese Andresen e lo svedese Norum che hanno  occupato i primi due gradini del podio finale juniores l'azzurro Folco Pizzutto, resterà il solito Glushkov magari affiancato da qualche giovane connazionale. A trarne vantaggio potrebbero essere altri due azzurri, Simone Paredi  (a sinistra) e Alfio Di Gregorio (a destra), terzo e quarto nella classifica finale 2008, che possono far punti tanto in salita che nei pursuit e nelle mass start. Una stagione tutta da vivere, dunque, quella del 2009.

Giorgio Brusadelli
www.fondoitalia.it

 



Da staff, Lunedě, 03 Novembre 2008 21:42, Commenti(0)
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