News

MKPNews->Sci di Fondo->LA ''SCIATA ALL'ITALIANA'' E' l'OBIETTIVO PIU' IMMEDIATO   
LA ''SCIATA ALL'ITALIANA'' E' l'OBIETTIVO PIU' IMMEDIATO

Ratificate le squadre nazionali, si tratta ora di verificarne la preparazione univoca. La Direzione agonistica ha indicato una linea, sulla quale discuteranno STF e Coscuma in un incontro con gli allenatori dei Comitati previsto entro fine maggio. Su invito di Silvio Fauner, gli allenatori di Comitato e i Gruppi sportivi militari avanzano le proprie proposte sull'attività giovanile e, in specifico, il settore juniores

 26 Aprile - Nella sezione sci di fondo del sito www.fondoitalia.it pubblichiamo gli organici delle squadre nazionali presentate dal direttore agonistico Silvio Fauner e ratificate dal Consiglio federale nella riunione del 24 aprile;  mancano invece gli juniores, che verranno decisi, dopo la riunione della Commissione giovani, e la nazionale Lunghe distanze che diverrà operativa se saprà finanziarsi in proprio, come del resto ha fatto nella stagione scorsa. Stesso organico e staff tecnico con un solo cambiamento: Sergio Bonaldi (Esercito) (nella foto)  al posto di Pierluigi Costantin (Fiamme Oro) che abbandona l’attività agonistica.

Da sottolineare che queste squadre presentano diverse novità motivate innanzitutto dalla ristrettezze economiche della Fisi  che comportano un taglio di 100  mila euro rispetto al budget della passata stagione, e poi dai risultati ottenuti dagli atleti. A fare la differenza anche l’affidamento dimostrato in tutto l’arco della stagione stessa.

Quanto ai risultati c’è da dire che hanno permesso al gruppo maschile di Coppa del Mondo di aumentare il proprio contingente passando da 5 a 6 elementi, quattro dei quali fanno parte del gruppo rosso, ai quali si aggiunge il ripescato Thomas Moriggl e, come settimo, Florian Kostner quale vincitore della Coppa Europa. Per il carabiniere della Val Gardena è l’ultimo treno per far vedere di che pasta è fatto.

A sorpresa, ma non troppo viste le premesse, sono fuori squadra Cristian Zorzi e Fabio Santus, confinati nel ruolo di aggregati. Il che significa allenarsi in proprio o con il rispettivo gruppo sportivo, partecipare alla duplice serie di test (primavera e autunno) al Cebism di Rovereto, e a due raduni a propria scelta e alla trasferta al Nord nel corso della quale verrà fatta la solita selezione.

Renato Pasini, inserito nella squadra sprint di Coppa del Mondo di cui è allenatore Franz Semenzato, per propria scelta si gestirà invece da solo ma ha la possibilità di partecipare a tre raduni. Stessa prassi per gli aggregati Under 23 e della squadra sprint, fra i quali ci sono due ventenni, Glauco Pizzutto e Richard Tiraboschi, un milanese e un bergamasco di buoni mezzi e belle speranze. Scelte fatte evidentemente a lume di logica, e del buon senso, per il rilancio dello sprint su nuove basi. In attesa di portare la specialità a pieno titolo anche nelle categorie giovanili, come viene fatto nelle nazioni più evolute in questo settore, si investe sui due elementi più qualificati.

Nessun problema per la squadra femminile, affidata ancora ad Alfred Stauder,  nella quale proprio a fine stagione è rientrata Marianna Longa. Può contare su Arianna Follis, Sabina Valbusa e Antonella Confortola, con integrazione da parte di Magda Genuin che è nell’organico dello sprint ma prende parte anche alle altre gare di Coppa.

Quanto alla fase degli allenamenti a secco, si punterà ancora alle ospitalità gratuite. Adesso   che si sono fatte le  squadre, i rispettivi allenatori potranno muoversi in tal senso. Le offerte non mancano: fortunatamente di gente , di enti e istituzioni che hanno passione e vogliono bene al fondo ce n’è ancora. Resta solo da augurarsi che si faccia avanti anche qualche sponsor: il presidente Morzenti si è dichiarato ottimista in materia.

I risultati dell’ultima stagione, che hanno finalmente aperto spazio anche in TV, aggiunti a quelli delle Olimpiadi e alle prospettive del Tour de Ski e dei Mondiali di Liberec del 2009, possono indubbiamente suscitare ulteriore interesse. Gli sponsor non fanno mai beneficenza: investono per ricavarne immagine e la disponibilità a spendere su questo sport può trovare ampia rispondenza anche se il fondo non è più quel fenomeno di moda come negli anni ’80 quando mancavano i risultati ma crescevano ugualmente i praticanti. Resta pur sempre uno degli sport più completi e praticabili da tutti, oltre che salutare per l’ambiente in cui viene effettuato. E questo è di per se stesso il miglior incentivo.

Tutta da definire, come detto, l’attività della squadra juniores, dopo la parentesi negativa dei Mondiali di Slingia, anche  nell’ambito di una “rimodulazione” della tecnica sollecitata da un gruppo di allenatori dei maggiori comitati regionali che non condividono il modo in cui viene gestito l’ambiente giovanile. Non sono gli unici a pensarla così: lo stesso presidente Morzenti si è fatto interprete di questo generale malcontento affidando il compito del rilancio tecnico del fondo al consigliere federale Benito Moriconi e ad un gruppo di lavoro costituito dell’ambito della STF, la scuola tecnici federali, del quale dovrebbero far parte, per quel che si sa, Dario D’Incal, Vincenzo Trozzi ed Eraldo Giubergia. Gente che nel fondo ha passato tutta una vita e maturato quindi esperienza preziosa, che sarebbe però opportuno integrare, oltre che con un rappresentante dei Comitati, anche con qualche giovane talentuoso che possa portare il suo contribuito di idee. Ce n’è, anche se finora non hanno avuto possibilità di emergere.

E che dai comitati ci siano richieste di cambiamenti lo si evince dalla dichiarazione congiunta che un gruppetto di allenatori ha fatto pervenire alla direzione agonistica, come sintesi di quell’analisi e di eventuali proposte che Silvio Fauner aveva chiesto ai singoli allenatori. Un documento comune redatto a conclusione di un incontro di qualche sera fa, al quale sono intervenuti Veit Angerer (Alto Adige), Vito Scandola (Veneto), Paolo Debertolis (Trentino), Marco Brocard (Valle d’Aosta), Nicola Selenati (Friuli Venezia Giulia), Sandro Sala (Appennino Emiliano). Impossibilitati a presenziare ma sostanzialmente d’accordo con loro anche Agostino Filippa (Alpi Occidentali)  e Giancarlo Gubetta (Alpi Centrali).

Su Aurelio Martinelli, responsabile del settore juniores, nulla da dire sul piano umano, poiché gode della stima generale. Non vengono invece condivisi metodo di lavoro e linea tecnica, che contrastano con i sistemi di preparazione unanimemente adottati dagli altri allenatori delle squadre nazionali e dagli stessi allenatori di Comitato.  Nel coro, e nell’interpretazione dello spartito , la sua risulterebbe l’unica voce stonata dopo che da tre anni almeno si stava cercando di portare avanti una linea univoca. Che, per dirla terra a terra, sarebbe quella di indicare cosa fare o non fare a ragazzi da 6 a 18 anni, con maggior vigilanza da parte della Federazione perché le indicazioni impartite nei corsi di allenatori a vario livello non vengano poi interpretate in un’ottica personale da parte di qualcuno di loro.

 Purtroppo questa stessa linea, non appena presentata a Clusone e approvata da tutti gli altri, era stata fatta saltare da Beppe Barzasi, attuale “boss” della Commissione  Giovani che discuterà di questa presa di posizione dei Comitati in una riunione inizialmente fissata per il 3 maggio e poi posticipata al 10.

Analoga riunione, con altrettanto analoga presa di posizione, quella dei Gruppo sportivi militari che si sono ritrovati a Selva Gardena dove hanno a loro volta  elaborato un documento  da inviare a STF e Coscuma. Il succo della sostanza, dunque, non cambia. Si ritiene necessario un cambio di linea e se ne indica la direzione da prendere.

C’è da augurarsi che i “politici” una volta tanto tengano in debito conto le osservazioni degli uomini da campo, sulle quali del resto concorda anche Silvio Fauner che entro la fine di maggio convocherà una riunione della Direzione agonistica con  i Gruppi sportivi militari e i Comitati per puntualizzare, con loro, questa linea di preparazione e di “sciata” italiana, concordata anche con la STF,  alla quale poi tutti si dovranno adeguare. Per dirla in breve, tutti scieranno nello stesso modo, dai ragazzini ai vertici delle squadre nazionale. Che è poi ciò che  anche su questo sito si chiede da tempo, a puro lume di buon senso, pur senza vantare analoga credibilità sul piano tecnico di chi si sta  occupando della questione che avrebbe bisogno solo di unità di intenti e di vedute piuttosto che di interpretazioni personali come invece si sta registrando.

Giorgio Brusadelli
www.fondoitalia.it

 




Da staff, Lunedě, 28 Aprile 2008 13:01, Commenti(0)
Commenti


MKPNews ©2004-2005 All rights reserved
 
© 2000-2006 skiroll.it - all rights reserved - created by Rob


MKPortal M1.1 Rc1 ©2003-2005 All rights reserved
Pagina generata in 0.06002 secondi con 9 query