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Domenica, 1 Maggio 2005


 
IL PERSONAGGIO
 
Nello sport quando si parla di un campione si afferma che è nato con questi geni. Ma, non sempre è così. Un esempio ne è Alberto "Tapparo" Pertile, 31enne di Gallio. Lui, certo non è nato con il marchio del campione e per raggiungere certi livelli nello sci di fondo e nello skiroll ha dovuto darsi da fare molto.

Forestale, ragionere, con l'hobby del calcio e del tennis, ama la buona tavola (pizzoccheri e la birra i due ingredienti più importanti). Ha come campioni ideali nello sport Smirnov e Albarello, ascolta Adriano Cementano e come attore gli piace Roberto Benigni.

Tutti ingredienti per un'atleta che, dopo aver smesso con lo sci di fondo agonistico, partirà alla pari del suo amico nonché di divisa Alfio Di Gregorio, come uno dei principali protagonisti dello skiroll.

Ma chi è questo personaggio che ha lo sport nel sangue. Un puro dilettante, che prima di entrare nella Forestale ha lavorato presso una segheria e di sera faceva il pizzaiolo. Un "puro" che in ogni caso è sempre riuscito nei momenti liberi ad allenarsi con gli sci di fondo durante l'inverno e con gli skiroll nella bella stagione.

Risultati: ai campionati mondiali cittadini di fondo per tre stagioni ha letteralmente sbaragliato conquistando qualcosa come 8 medaglie d'oro in palio sulle varie distanze, mentre con gli ski roll ha vinto per due anni consecutivi il titolo individuale e con la staffetta.

"Sono risultati che nemmeno io pensavo di fare e non certo sono venuti per la scarsità degli avversari ma perché ho sempre fatto sport credendo in quello che faccio".

Stravagante e guascone, Pertile festeggia sempre con gli amici che vengono da tutte le parti dell'Altopiano i suoi successi. Per il primo titolo nello ski roll (1997) furono consumati 300 litri di vino, 100 bottiglie di birra e il padre ha dovuto dar fondo alla cantina con salami, soppresse e formaggio.

"Vedere molta gente vicina - continua - mi rende felice perché significa essere apprezzati per la fatica che si è fatta".

Il ricordo più bello?

"Senza dubbio il secondo posto in una gara riservata alla categoria juniores quando riuscii a mettere dietro di me le maggiori promesse del fondo italiano quali Zorzi e Schwienbacher e poi la prima medaglia con lo ski roll anche perché quando sono tornato le strade di Gallio erano imbandierate con la gente che mi aspettava per festeggiarmi".

Da qualche anno è sposato con Francesca Costa, ex atleta di fondo, e ha un figlio. Cosa rappresenta per lei la famiglia?

"Tutto. L'amore con Francesca è nato sugli sci quando gareggiavamo con il Comitato Veneto. Poi, lei ha smesso per infortuni vari ed ora fa la maestra di sci. Dunque siamo sempre stati nel giro. Lei, poi, ha un carattere completamente diverso dal mio, tanto io sono esuberante e mi lascerei andare, tanto lei è riflessiva e con i piedi per terra. Ed è di questa sua personalità che mi piace".

Tanti giovani atleti con i loro risultati sono riusciti ad entrare in un corpo militare. Per te non è successo e hai dovuto aspettare. Non è che con questi successi lei abbia l'amaro in bocca di aver potuto fare di più?

"Più di una volta ci ho pensato ma le cose positive succedono quando meno te lo aspetti. Quando da giovane ci avevo provato non avevo dei risultati come gli altri, poi quando ho cominciato ad andare forte anch'io ero troppo vecchio. Certo lavorare tutto il giorno e chiedere permessi per fare le gare non è sempre stato piacevole però le mie belle soddisfazioni me le sono prese e questo basta. Poi ho fatto un corso nella forestale e sono riuscito ad entrarci. Per alcuni anni ho gareggiato sia nel fondo che nello skiroll. Dal novembre scorso ho fatto una scelta diversa. Ho deciso di "abbandonare" con il fondo per dedicarmi solo allo skiroll. Questo perché ho visto che era troppo stressante fare entrambi ed erano i risultati che ne pagavano lo scotto".

Ma cosa farà uno come lei alla fine della carriera di sportivo? "Vorrei fare l'operatore nel territorio. La natura mi piace e sarebbe anche un modo per salvaguardarla. Poi, se avrò tempo continuerò con la mia passione istruendo i giovani".

La stagione dello skiroll è al via. Cosa si attende?

"Il mio obiettivo è quello di vincere un altro titolo mondiale, magari individuale".

Delfino Sartori


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