Skiroll.it: Aggiornato il 24-12-07.

Ben 7 lunghe trasferte di Coppa, scarso supporto federale

Stagione sempre più impegnativa anche sotto l'aspetto economico, ma la FIHP stringe i cordoni della borsa. Intanto è in ballo l'elezione del presidente della sottocommissione skiroll della FIS

Stagione impegnativa per lo skiroll quella 2008 non solo per gli impegni agonistici, che crescono, ma anche per la decisione che verrà presa a  fine maggio a Città del Capo. Un appuntamento di particolare importanza in quanto i delegati, per l’Italia Roberto Tonussi, dovranno designare il presidente della sottocommissione FIS dello skiroll. Carica attualmente detenuta dal francese Jean Pierre Cochet (nella foto), ma alla quale puntano in parecchi, a cominciare dal delegato croato che da tempo sta intrecciando alleanze per defenestrare Cochet.

Battaglia dietro le quinte, dunque, che si sta giocando a carte coperte, nascondendo qualche asso nella manica e con intrallazzi vari per colpire alle spalle l’attuale presidente, intenzionato a ricandidarsi puntando su quella credibilità che ha saputo guadagnarsi da gentiluomo vecchio stampo qual è, ma anche sul salto di qualità che lo skiroll ha compiuto sotto la sua gestione. Sembrava destinato a scomparire fra beghe di bottega e lo ha promosso sul piano dell’immagine ma ancor più della sostanza. E cioè dell’attività agonistica con il rilancio dei Mondiali e l’inserimento degli Europei, e con la Coppa del Mondo che nella prossima stagione conterà addirittura su 7 prove.

Indubbiamente c’è ancora parecchio da fare perché lo skiroll possa anche solo lontanamente mettersi sullo stesso piano dello sci di fondo al quale si ispira ed è collegato in tutte le nazioni affiliate alla FIS attraverso le rispettive federazioni dello sci. Ne fa parte integrante. Unica eccezione l’Italia dove lo skiroll rientra nella FIHP, la federazione hockey e pattinaggio. E fra il tanto da fare rientra il recupero di quelle nazioni in cui lo sci di fondo è fra gli sport più praticati a livello agonistico, come i paesi nordici, quelli dell’Est europeo e del continente americano, mentre lo skiroll è considerato unicamente  come disciplina di preparazione per il fondo. Tanto è vero che, quando si effettuano gare, si usano attrezzi di allenamento, poco veloci, e non i “missili” che vengono impiegati nello skiroll agonistico.  

Due modi diversi di vedere lo stesso problema, al quale in questo momento si sta interessando il numero 1 del fondo, Vegard Ulvang.  Il grande ex campione norvegese nominato presidente della Commissione FIS del fondo ha ripreso un’idea lanciata da due giovani connazionali che già, durante l’estate, organizzano competizioni nelle quali gli atleti vengono impegnati nello skiroll, nella corsa e/o in bici. La più nota è la Suverull, manifestazione che viene effettuata ad Otepaa, in Estonia, alla quale partecipano, dietro invito,  i più grandi campioni del fondo mondiale. Zorzi e Valbusa gli ultimi azzurri che si sono cimentati; l’ultima edizione venne dominata dai russi.

Partendo da questa base, Ulvang parrebbe intenzionato a legare la calendarizzazione del mondiale di skiroll a quello dei Mondiali e delle Olimpiadi di sci nordico  nell’estate precedente a questi appuntamenti. Tanto per fare un esempio, ci si proporrebbe di organizzare il FIS WCH di skiroll nel 2010, sei mesi prima del FIS WCH 2011 di sci nordico a Holmenkollen. Un progetto indubbiamente significativo poiché costituisce il sistema più pratico e immediato di portare le nazioni scandinave nell’area competitiva dello skiroll attualmente limitata al Centro Europa e alla Turchia, con inserimenti di Norvegia e Svezia a livello di poche seppur spiccatissime individualità. Sufficienti comunque a vincere Coppa del Mondo e Mondiale dello sprint con la svedese Maria Magnusson (foto sotto sul podio  dello sprint, con l'azzurra Mateja Bogatec al terzo posto), che si è imposta pure nella staffetta con le connazionali Hanna Seppas e Sandra Hansson, terreno finora monopolio della nazionale italiana, o dei norvegesi Jonas F. Eek, Markus Moe e Ragnar B. Andersen che hanno vinto la staffetta mondiale juniores. Lo stresso Andersen ha vinto il bronzo dello sprint (nella foto la staffetta junior maschile seconda classificata).

La candidatura norvegese, che ha immediatamente fatto storcere il naso al delegato della Lettonia che vi ha ravvisato qualche stortura, verrà avanzata ufficialmente a febbraio, per essere poi esaminata a maggio a Città del Capo. Intanto se ne discute, attraverso incontri o scambio di E-mail, fra i vari delegati.

Quanto alla Coppa del Mondo 2008 prevede 7 appuntamenti: 2 in Italia (19/21 giugno a Piglio  e il 30/31 agosto nella zona del Sestriere), 2 in Germania (4/6 luglio a Markkleeberg e il 15/17 agosto a Schmallenberg, una in Turchia (22/23 agosto in Turchia, forse ancora  a Samsung), una in Francia (12/14 settembre a La Tremblade) e una in Grecia (20/21 settembre a Tessalonica). Per la squadra italiana è un impegno gravoso a causa della lontananza di queste località che verranno raggiunte con i pulmini per ridurre al minimo le spese, e il costo delle trasferte che difficilmente potrà essere coperto con il budget sempre più ridotto che la Fihp mette a disposizione dello skiroll, tanto da dover richiedere una compartecipazione degli atleti.

 Può sembrare assurdo, ma è così. Lo skiroll, grazie ai risultati  eccezionali di questi ultimi anni con titoli mondiali, europei e Coppe del Mondo a iosa (nella foto il podio mondiale dello sprint, con Alessio Berlanda e David Bogatec al primo e secondo posto) si è conquistato pari dignità con le altre discipline, ma sicuramente minor considerazione sul piano economico. Non c'è stato neppure il ricambio dell'abbigliamento. Era e resta il parente povero di corsa, artistico e hockey, e questo, risultati a parte, è umiliante e non più tollerabile almeno dal mio punto di vista personale. Mi sarei aspettato che il consigliere federale referente, Leandro Naroli, avesse un po’ più di polso in materia, ma questo non è avvenuto. Evidentemente non può prescindere dal sistema.

E questo per  me, che mi sono sempre saputo rendere libero da ogni condizionamento e mi presto per amicizia e spirito di servizio, è uno dei motivi, non certo il principale, che mi induce a sganciarmi dal mondo dello skiroll al quale, sotto certi aspetti, ritengo di aver dato un contributo determinante. Come giornalista, naturalmente, in quanto è la mia professione. Dal punto di vista dell’immagine, per esempio, perché se n’è cominciato a parlare attraverso questo sito e skiroll.it, oltre che sul sito stesso della federazione con cronache puntuali su tutte le gare internazionali e mondiali da quattro anni a questa parte. Non c’è nessun’altra specialità sportiva nazionale che possa vantare altrettanta attenzione: più di 50 articoli, ripresi da skiroll.it, almeno 300 fotografie sul mio sito, qualche migliaio su quello di Tonussi solo per quanto riguarda l’ultima stagione, una quarantina di articoli sul sito della federazione. Articoli che potevano essere ripresi liberamente da chiunque, senza neppure il dovere di citarne la fonte.

Voleva essere un  hobby ma, considerando l’attenzione che rivolgo anche al fondo e alle vicende federali che lo riguardano e ad altri sport, si è quasi trasformato in lavoro a tempo pieno, fatto del tutto gratuitamente quando non ci ho rimesso anche  del mio. Spero solo che qualcuno sappia portare avanti questa iniziativa perché, da parte mia, resterò vicino unicamente agli amici che mi hanno sempre dato una mano agevolandomi nel mio lavoro inviandomi le classifiche con la sollecitudine che internet richiede, e non a quanti che se sono fregati altamente e si sono dovuti inseguire per avere le stesse informazioni con evidente perdita di tempo e maggiori costi.  

In più la condivisione con gli atleti della fatica di tante trasferte, con il regolare salto dei pasti per dare la precedenza all’immediatezza dell’informazione così come è logico in internet. La mia gratificazione? Riuscire a sentirmi giovane anche se l’anagrafe e qualche acciacco dicano il contrario, essermi fatto amici atleti e tecnici (nella foto il CT Pierluigi Papa), tutti bravi ragazzi da prendere ad esempio, e aver potuto condividere con loro i tanti successi che hanno fatto della nazionale italiana la squadra guida del movimento internazionale dello skiroll, invidiata per come è stata impostata, diretta e seguita. E non è certo un caso che i due titoli mondiali di Giorgio Di Centa (nella foto sotto, al centro del podio del pursuit con Alfio Di Gregorio e Sergio Bonaldi)  e Ilenia Casali siano da collegare al mio interessamento diretto e alle benemerenze maturate nei 40 anni da che seguo il fondo, e che Di Centa sia venuto a Oroslavje a proprie spese, senza quindi costare un solo euro alla FIHP, ricambiando la mia amicizia.

Non sono mancate battaglie che sicuramente non sono piaciute a qualcuno che nell’ambiente vegeta quando addirittura non rema contro. Cosa  che sarebbe giustificabile se si intendesse migliorare situazioni spesso ambigue, mentre lo si fa per tutelare miseri interessi personali, per garantirsi un ruolo nel quale servirebbero ampie aperture e duttilità ma si dimostra invece incompetenza che va a tutto danno dell’efficienza del sistema. Poche persone, per la verità, che sarebbe stato meglio estromettere ma restano sempre in campo non si capisce per quali appoggi godano nell’ambito federale che trarrebbe invece beneficio dal disfarsene e finisce invece per farsi condizionare ad oltranza.

Giocandomi faccia e credibilità ho dato un contributo determinante per portare a Piglio la Coppa del Mondo e i Mondiali 2009, convinto che la cittadina ciociara meritasse l’evento per il calore e l’entusiasmo popolare con il quale da anni porta avanti una gara promozionale di skiroll. Un azzardo, ma ritenevo e ritengo che, con un’organizzazione ben inquadrata, una certa professionalità e il supporto economico di cui dispone lo sci club locale, potesse bastare per il salto di qualità che richiede l’investitura al massimo livello internazionale. All’atto pratico, però,  si sono manifestati disguidi che hanno sollevato critiche nella sottocommissione FIS che nel prossimo giugno manderà qualche proprio delegato per verificare se la prova d’apertura della Coppa del Mondo possa costituire un test valido per successivi Mondiali.

Che sono stati assegnati ma possono pur sempre prendere un’altra strada se il giudizio sarà negativo come è avvenuto per la Presolana. Ancora oggi le classifiche dello sprint e della mass start di Coppa non sono state ufficializzate sul sito dell’organizzazione, che riporta invece quella della gara promozionale: si trovano solo su fondoitalia.it e su skiroll.it. Meglio non cullarsi sugli allori, dunque, ma mettersi a lavorare a testa bassa, con umiltà e non con la presunzione manifestata in prima battuta. Serve quel   lavoro di squadra vantato ma non realizzato. Sarebbe opportuno che fosse la federazione a supportare l’organizzazione sotto l’aspetto tecnico e non viceversa: ha nominato coordinatore dell’attività nel Centro-Sud lo stesso factotum di Piglio  e non è che si siano visti risultati in tema di promozione dello skiroll e di tesseramenti. Come già detto, ci si gioca faccia e credibilità. Qualcuno potrà anche abbozzare, ma io non ci sto e, proprio per questo, non ci sarò.  Nella certezza che non mi rimpiangeranno mi ero già defilato rinunciando all'incarico di responsabile dell'informazione. Che ho onorato ma non mi sentivo più di assolvere.

Giorgio Brusadelli
www.fondoitalia.it

Aggiornato il 24-12-07.