Skiroll.it: Aggiornato il 03-02-06.

Marcialonga 2006 con bis di Joergen Aukland e Cristina Paluselli

Ancora una volta la spinta di sole braccia ha fatto la differenza sulla salita della Cascata. Costantin 6°, Fauner 7°, De Zolt 13°, Cattaneo in ritardo: impronte inadatte, sci troppo lenti

Marcialonga 2006 ed ecco di nuovo presentarsi primo al traguardo Joergen Aukland: come nel 2003, ancora a forza di braccia, sulla salita della Cascata. Un successo di pura spinta che, se allora costituiva una novità assoluta, impensabile in precedenza poiché la salita finale presenta pendenze mica da scherzare, adesso è diventata una tecnica di patrimonio comune. Ci si prepara specificamente per questo obiettivo considerando che  la Marcialonga di questi ultimi anni, dopo il ritorno alla tecnica classica è ormai ridotta al solo finale; il resto è semplice marcia di trasferimento da Moena a Canazei, in cima alla Val di Fassa per ridiscendere poi la Val di Fiemme fino a Molina e portarsi sul traguardo di Cavalese. Era stato lo svedese Ahrlin il primo a scattare ai piedi della salita, ma Aukland gli ha risposto immediatamente, inseguito invano dall’altro svedese Andreasson che gli è finito a 10 secondi.

Bis del successo 2005 anche per Cristina Paluselli che di braccia ha proceduto solo per metà salita, ma poi ha prudentemente optato, su suggerimento del suo tecnico Marco Selle, a dare una ripassata di sciolina sulla soletta facendosi raggiungere dalla norvegese Wigernaes che, di rincorsa dopo essere stata staccata fin dall’avvio, aveva compiuto più in basso la stessa operazione ed è arrivata a Cavalese in scia, per essere poi battuta di qualche metro sul rettilineo finale. Vittoria meritata per Cristina, la terza consecutiva nel circuito della Fis Marathon Cup di cui è leader incontrastata.

Gli azzurri della Nazionale Lunghe Distanze? Pur con una sciolinatura indovinata, si sono trovati penalizzati dalla scelta degli sci o, meglio, delle impronte, quelle fini per neve che doveva essere fredda e che invece non lo era più man mano che si scendeva. Così la struttura  che avrebbe dovuto aumentare la scorrevolezza, nel loro caso li ha resi più lenti degli avversari, in discesa e sul piano, costringendoli ad un dispendio di energie per tenerne il passo. Sulla salita la maggior freschezza e potenza dei nordici hanno fatto la differenza: ci ha rimesso Cattaneo, sul quale si contava, e si sono invece salvati Costantin e Fauner, i più anziani, in forza della loro esperienza, che si sono piazzati al 6° e 7° posto, mentre Roberto De Zolt ha ottenuto il 13° posto. Indubbiamente una prestazione significativa per uno che ha problemi di schiena che vengono esacerbati dalla tecnica classica che non è certo quella che predilige. Tanto più che era reduce da un viaggio in condizioni impossibili, considerando lo stato delle strade, in quanto rientrato precipitosamente dalla Valsassina, dove è stata annullata la 50 km dei campionati italiani assoluti che doveva costituire prova di selezione per la stessa distanza olimpica.


Il gruppo di testa condotto da Joergen Aukland, con il pettorale n°10 Roberto De Zolt (Ph M. Facchini Newspower Canon)

Grande protagonista, per 50 km, è stato Bruno Debertolis. E’ andato subito all’attacco, solitario battistrada con 3 minuti di vantaggio massimo. Una volta raggiunto, ha continuato di conserva, mentre Rezac, che aveva vinto l’anno scorso ed era considerato il logico favorito anche in questa occasione, ha preferito chiudere in anticipo la sua gara riducendo ulteriormente le sue possibilità nella Fis Marathon Cup considerando che delle 5 prove in programma ne restano solo due in classico. Migliore degli amatori un atleta di casa, Daniele Zorzi di Ziano di Fiemme (32°), seguito dall'abruzzese Alessio Giancola (43°); fra i “vip” conferma di Antonio Rossi, che in classico va sicuramente peggio che a skating ma si è ugualmente piazzato 496° fra la sorpresa generale. La potenza di braccia lo ha salvato dove è mancata la tecnica.

La novità di quest’anno era la Marcialonga “light”, di 45 km, ed è stata appannaggio degli atleti più giovani delle Fiamme Oro che erano partiti con il primo gruppo. In campo maschile si è imposto Marco Fiorentini, il solo a reggere fino a Predazzo il passo dei big che si sarebbero poi contesi il traguardo finale di Cavalese, e fra le donne Daniela Piller. .


L'arrivo di Cristina Paluselli  (Ph M. Facchini Newspower Canon)

Brutta figura  la Rai che, rinunciando al solito grande spiegamento di forze,  ha effettuato le peggiori riprese di questi ultimi anni. L'ennesima presa per i fondelli per i telespettatori appassionati di fondo. Ha trasmesso stralci della prima parte della gara un’ora e mezzo dopo, qualche passaggio a Lago di Tesero e l’arrivo dei primi maschi, cominciando da tornante della Cascata inquadrato da una postazione situata più in alto, rinviando le donne ad una registrata di due ore dopo nell’ambito del gigante femminile. Il commento di Bragagna, affiancato da Giorgio Vanzetta,  non ha certo migliorato la situazione: se queste sono le premesse di ciò che ci sarà propinato alle Olimpiadi, c’è da presumere che quelli di Torino 2006 più che della tecnica saranno i Giochi del “cazzeggio”.


La partenza (Ph M. Facchini Newspower Canon)

CLASSIFICA MARCIALONGA 70 KM
1) Aukland Jorgen (NOR) 3:24.47,7; 2) Andreasson Rickard (SWE) 3:24.57,8; 3) Ahrlin Jerry (SWE) 3:25.25,6; 4) Johansson Robert (SWE) 3:25.26,2; 5) Hallingstad Anders (NOR) 3:25.38,1; 6) Costantin Pierluigi (Fiamme Oro) 3:25.40,9; 7) Fauner Silvio (carabinieri) 3:26.01,8; 8) Gjerdalen Gard Fillip (NOR) 3:26.09,7; 9) Svahn Mattias (SWE) 3:26.25,2; 10) Tynell Daniel (SWE) 3:26.32,2; 13. De Zolt Roberto (Hartmann) 3:27.26,6; 20. Cattaneo Marco Fiamme Oro) 3:29.43,9; 21. Grandelis Tullio (Carabinieri) 3:29.50,2; 32.  Zorzi Daniele (Cauriol) 3:37.15,7; 41. Debertolis Bruno (Fiamme Gialle) 3:39.06.3; 43. Giancola Alessio (Pescostanzo) 3:39.08,6; 45. Bosin Marcello (Cauriol) 3:39.19,8; 47. Paredi Simone (Esercito) 3:39.30.2; 50. Morandini Alberto (Hartmann) 3:40.01,7; 55. Paluselli Cristina (Forestale) 3:41.58,1; 66. Sormani Mauro (Sormano) 3:43.42,2; 71. Romanin Ivan (Monte Coglians) 3.44.03,6; 77. Bernardini Silvano (Cauriol) 3:45.23,5; 83. Piller Sergio (Fiamme Gialle) 3:46.00,1; 84. Sironi Matteo (UOEI Pell e Oss) 3:46.25,1; 85. Gatti Alberto (Ranica) 3:46.31,9; 90. Broggini Pietro (Camosci) 3:47.11,8; 91. 1. Hesse Georg (Merano Raika) 3:47.17,8; 95. Merlini Francesco (Terme Euganee) 3:47.46.9; 98. Valerio Massimo (Carisolo) 3:48.36.2; 99. Giacomelli Moreno (Molina) 3:48.40,6; 103. Carli Alessandro (Asiago) 3:49.16.0; 104. Sormani Innocente (Camosci) 3:49.17.7

CLASSIFICA FEMMINILE
1) Paluselli Cristina (ITA) 3:41.58,1; 2) Wigernaes Ine (NOR) 3:42.01,4, 3) Lind Sofia (SWE) 3:54.14,3; 4) Nystrom Susanne (SWE) 3:54.45,7; 5) Hansson Jenny (SWE) 3:55.56,0; 6) Santer Anna (ITA) 3:56.50,0; 7) Sand Henriette (NOR) 4:08.13,4; 8) Druidi Viviana (ITA) 4:08.59,8; 9) Nesterenko Lada (UKR) 4:11.18,3; 10) Oedegaard Unni (NOR) 4:13.11,4

MARCIALONGA 45 KM

CLASSIFICA MASCHILE
1) Fiorentini Marco (ITA) 2:10.11,9; 2) Molin Pradel Luca (ITA) 2:13.54,9; 3) De Manincor Luca (ITA) 2:14.55,4; 4) Debertolis Ivan (ITA) 2:16.35,0; 5) Galli Morris (ITA) 2:17.12,1; 6) Follador Alessandro (ITA) 2:19.41,0; 7) Murer Gianni (ITA) 2:40.22,2; 8) Martini Roberto (ITA) 2:49.17,9; 9) Degaudenz Lino (ITA) 2:52.49,3; 10) Gronvold Arve (NOR) 2:56.29,8

CLASSIFICA FEMMINILE
1) Piller Daniela (ITA) 2:35.53,0; 2) Colnaghi Calissoni Laura (ITA) 3:00.57,9; 3) Collet Karine  (FRA) 3:03.52,5; 4) Stalsberg Tove (NOR) 3:16.33,2; 5) Vigenstad Astrid (NOR) 3:18.51,8; 6) Hals Anette Julie (NOR) 3:23.54,2; 7) Aarnes Guri Drottning (NOR) 3:25.50,9; 8) Moen Astrid (NOR) 3:28.11,5; 9) Vikan Ingvild (NOR) 3:34.34,5; 10) Olsson Birgitta (SWE) 3:36.27,8

 Giorgio Brusadelli         
www.fondoitalia.it           

Altre informazioni su www.marcialonga.it e www.newspower.it

(Ph M. Facchini Newspower Canon)

Aggiornato il 03-02-06.