Skiroll.it: Aggiornato il 02-08-06.

EUROPEI DI SKIROLL IN RUSSIA: GLI AZZURRI MIRANO ALL'ORO

7 podi ma non il primo gradino nel 2003: è venuta l'ora della rivincita. 3 giorni di gare da venerdì 4 agosto a Yaroslavl con lo sprint, poi mass start e team sprint. I trionfi nelle prove di Coppa del Mondo, monopolizzata, autorizzano a ben sperare. Il CT Pierluigi Papa spiega come la nazionale si è preparata per l'appuntamento

A Yaroslavl, città di 650 mila abitanti situata 270 km a nord est di Mosca, conosciuta anche per le sue numerosissime chiese, sono in programma in questo fine settimana i Campionati a Europei di skiroll, validi anche come terza prova della Coppa del Mondo 2006. Per questa trasferta, su segnalazione del Commissario Tecnico Pierluigi Papa sono stati convocati i seguenti atleti:

 

SQUADRA COPPA DEL MONDO:

SENIOR FEMMINILE
ERIKA BETTINESCHI BRIANZA SKIROLL
MATEJA BOGATEC S.S. MLADINA
ANNA ROSA C.S. ESERCITO
VIVIANA DRUIDI C.S. FORESTALE

SQUADRA GIOVANI MASCHILE E FEMMINILE
ANA KOSUTA S.S. MLADINA
CHABLOZ SOLANGE S.C. COMUNITA’ MONTANA CERVINO
GLAUCO PIZZUTTO S.C. LISSONE
FOLCO PIZZUTTO S.C. LISSONE

SENIOR MASCHILE
ALFIO DI GREGORIO C.S. FORESTALE
SIMONE PAREDI C.S. ESERCITO
JULES PESSION C.S. ESERCITO

SQUADRA SPRINT
DAVID BOGATEC S.S. MLADINA
EMANUELE SBABO CUS BOLOGNA SKIROLL EMILIA
ALESSIO BERLANDA S.C. CALEPPIOVINIL

SQUADRA NAZIONALE A
MICHEL RAINER S.C. CALEPPIOVINIL
EUGENIO BIANCHI BRIANZA SKIROLL CLUB
VALERIO THEODULE C.S. ESERCITO
CRISTIAN IVALDO S.C. ANGROGNA
GABRIELE CARETTA S.C. MONTEBELLUNA

SQUADRA MASTER
STEFANO BIAZZI CUS BOLOGNA SKIROLL EMILIA
STEFANO CORRADIN C.S. BASSANO
ENRICO COUCOURDE S.C. ANGROGNA

DIREZIONE AGONISTICA
PIERLUIGI PAPA COMMISSARIO TECNICO
MAURO SORMANI STAFF TECNICO
MATTEO SIRONI STAFF TECNICO
ROBERTO TONUSSI COMMISSIONE SKIROLL

Il programma delle gare

Venerdì 5 agosto
Ore 15 - qualificazioni sprint 180m in Sovetskaja square
Nell’ordine: Master 1 e Master 2, Junior e Senior femminile; Junior e Senior maschile
16.10 – ottavi di finale Senior maschile
16.20 –  quarti, semifinali e finali Master 1 e Master 2, Junior femminile, Senior femminile, Junior maschile, Senior maschile
19.30 – cerimonia inaugurale e premiazione

Sabato 5 agosto
Ore 11 – Mass start a skating, circuito di km 4,2 con un dislivello di 25 metri. Master 5 giri
12 -  Mass start categorie femminili 5 giri
13 – mass start Junior maschile 5 giri
14 – Mass start Senior maschile 7 giri
17/19 Incontro della Sotto commissione FIS / Visita delle squadre a Yaroslavl
20 – Cena e discoteca

Domenica 6 agosto
Ore 10 – Team sprint (2x3 giri)  su un anello di km 2,1. Prima partenza junior e Senior femminile
10.40 – Team sprint (2x3 giri) Junior
11.20 – Team sprint (2x5 giri) Senior maschile
12.15 – Premiazione
13 – Partenza delle squadre

Situazione e obbiettivi dello skiroll azzurro

9 domande al CT Pierluigi Papa

 1) Campionato Europeo in Russia, a Yaroslav, è il clou della stagione. Come ci arriva la nazionale italiana?
Innanzitutto il mio primo pensiero è per esprimere le congratulazioni al C.t. del pattinaggio corsa Martignon, che ai Campionati Europei a Monza ha ottenuto, successi a ripetizione. I sei azzurri primi nella maratona ricordano le imprese dei nostri ragazzi dello skiroll.
La nostra federazione è vincente in tutte le discipline, sono orgoglioso dell’incarico che il Consiglio Federale ha voluto affidarmi, e appartenere a questa importante famiglia sportiva costituisce per me e per i miei ragazzi un ulteriore stimolo motivazionale.
Per quanto riguarda i Campionati Europei di Skiroll, partiamo convinti di avere fatto il meglio che potevamo per questo appuntamento.
Gli ultimi campionati Europei svolti nel 2003, hanno visto l’Italia sette volte sul podio, senza cogliere l’oro. Quest’anno abbiamo la potenzialità di potere vincere in ognuna delle gare in programma, consapevoli però che il  livello della competizione si alza notevolmente in occasione delle manifestazioni che valgano il titolo, come l’Europeo e il Mondiale.
Pertanto non sarà facile mietere successi come abbiamo fatto nelle prime due tappe di  Coppa del Mondo. L’obbiettivo alla portata della squadra è quello degli ultimi Mondiali, e cioè cogliere un gradino del podio  in tutte le gare in programma. Lo scorso anno ce l’abbiamo fatta, e quest’anno faremo di tutto per  ripeterci.

2) Le due prove di Coppa del Mondo a Oroslavje in Croazia e sulla Presolana hanno dimostrato lo  strapotere degli skirollisti azzurri: uomini e donne. Solo favoriti ai percorsi in  salita e dalle KO sprint, dove eccellono, mentre sono in difficoltà gli stranieri, o per superiorità acquisita negli ultimi due anni?
La squadra italiana ha recuperato competitività nei settori dove arrancava. In passato eravamo leader nei senior maschili, grazie ad alcune individualità di eccellenza, come Di Gregorio, Pertile e Collavo. Quello che è cambiato è proprio il fatto che ora la forza è di squadra. Tutte le specialità sono oggi competitive, e un numero sempre crescente di azzurri ha assaporato la gioia del podio.
Quello che manca alle altre nazionali è proprio questo. Pensiamo allo sprint: se Gluskhov incappa in un giorno no, la Russia sparisce dal podio; se il nostro leader nello sprint David Bogatec sbaglia una gara, rimaniamo competitivi con Sbabo e Berlanda. Lo stesso avviene in tutte le altre situazioni.
E’ sempre un italiano che ruba il podio ad un altro azzurro, pronto a subentrare in caso di calo del compagno.

3) Come è stato possibile questo salto di qualità? Mancanza di concorrenza, come potrebbero obiettare i maligni, o frutto di una programmazione ben precisa?
Lo sport nazionale italiano non è il calcio, ma la denigrazione dei nostri meriti. Non so quali siano i meccanismi generativi, ma penso che non si sbagli troppo se si parla di pura e semplice invidia. Succede lo stesso nello sci di fondo: se la Paruzzi vince la Coppa del Mondo, non è merito della nostra bravissima atleta, ma della scarsità della concorrenza, della forzata maternità delle avversarie. Quindi anche il nostro settore non è esente dalla regola generale. Quando la Coppa del Mondo di skiroll femminile era vinta dall’Olanda o dalla Russia, per fare un esempio di qualche anno fa, e le nostre senior arrancavano nelle retrovie, si diceva che le avversarie erano dei mostri di bravura, e noi delle schiappe in gita scolastica. Oggi, naturalmente, gli strepitosi risultati dei ragazzi non sono frutto di un certosino lavoro di programmazione, di un impegno e una motivazione dei nostri ragazzi a livello di professionismo sportivo, ma della fortunata contingenza.
Per fortuna basta assistere a una qualsiasi gara di Coppa per capire lo stato delle cose. In Croazia abbiamo fatto primo e secondo posto nella staffetta maschile, con un lotto di ventisette squadre partenti, e con una gara mozzafiato, con volata a dieci, tra due ali di folla. E’ stato lo spettacolo sportivo più bello al quale ho assistito in  questi anni di impegno nello skiroll.

4) La seconda tornata di test a Sondalo, sulla falsariga di quanto fanno da anni i fondisti, dimostra  che i 10 atleti che vi si sono sottoposti hanno migliorato le proprie prestazioni e sono in crescendo di forma. Cosa c’è da aspettarsi da questa trasferta in Russia?
Ogni anno aggiungiamo un tassello importante nella programmazione della squadra. Abbiamo approfittato dell’anno in cui non si corre il Mondiale, per avviare il programma di monitoraggio della preparazione dei nostri atleti di punta. I risultati dei test ci dimostrano scientificamente quello che già sospettavamo, e cioè che i nostri atleti sono di  altissimo livello, e comparabili con i professionisti degli sport di resistenza. I test proseguiranno e verranno potenziati il prossimo anno, affinché la preparazione dei ragazzi sia sempre più ottimizzata e mirata al risultato in campo internazionale (nella foto Mateja Bogatec).

5) I russi, gareggiando in casa, godono i favori del pronostico, anche perché possono scegliere percorsi su misura dei loro atleti. Compito del CT è adottare contromisure adeguate e strategie di gara. Quali?
I russi e tutto l’est europeo si presenteranno al meglio per questi campionati europei. I nostri avversari oramai fanno corsa sui nostri migliori atleti, come ha dimostrato la staffetta femminile in Croazia, con il marcamento a “uomo” di Mateja Bogatec, da parte delle due staffette russe, le cui ultime frazioniste hanno dimostrato di sapersela cavare bene anche nella kick boxing. Per quanto ci riguarda, abbiamo molto più di una pedina da podio, e occorrerà iniziare a imparare ad applicare anche una strategia di squadra, costringendo gli avversari a rincorrerci. D’altro canto se a tirare quando c’è un italiano in fuga, sono gli  stranieri, le possibilità di cogliere il successo anche di chi sta a ruota “in empasse”, aumentano notevolmente. Il Mondiale e la Croazia hanno dimostrato che c’è un forte livellamento verso l’alto, e che sempre più spesso le gare si risolvono allo sprint. Lo stesso d’altro canto è avvenuto alle recenti olimpiadi invernali. Nel futuro sarà sempre più decisiva la strategia e la tattica di gara.

6) Da 7 nazioni finora schierate, a Yaroslavl ce ne dovrebbero essere almeno una dozzina. Aumenta dunque la concorrenza. Quali potrebbero essere le novità?
Le novità possono essere infinite, in quanto quasi sempre nelle manifestazione di questo tipo appaiono outsider, come fu all’ultimo europeo, vinto dal ceco Rezac (nella foto). D’altro canto è meglio così, nel senso che più alto sarà il numero di nazioni e concorrenti partecipanti, più alto sarà il valore delle nostre vittorie.

7) Un parere, se possibile spassionato, sui miglioramenti dei singoli atleti in corsa per il podio. Quali le conferme e quali le sorprese di  questa stagione.
La più grossa soddisfazione è vedere come questi atleti crescano sotto il profilo umano. Hanno acquisito consapevolezza del loro ruolo, e dell’attenzione che devono porre ad ogni comportamento. Dal punto di vista sportivo, devo dire che tutti gli atleti hanno risposta alle aspettative.
Quest’anno ho indicato ai ragazzi di concentrarsi sugli  appuntamenti di Coppa del Mondo, preparandoli al meglio. La risposta ad oggi c’è stata. A livello individuale c’era grosso interesse intorno alla stagione di Alfio di Gregorio, a causa del lungo digiuno di vittorie, dall’ultima nella Coppa in Croazia dello scorso agosto, a quella a Trieste di fine maggio. Ogni minimo dubbio è svanito letto l’esito del primo test effetuato a Sondalo, che ha evidenziato l’eccezionalità del motore del nostro atleta simbolo.
Grande soddisfazione c’è anche per alcune scommesse vinte, come quella che mi ha visto puntare sul savonese Cristian Ivaldo (nella foto), già con due podi conquistati in Coppa e il settimo posto nella assoluta senior. Sono mesi invece che credo in Anna Rosa, e penso che la Coppa sia alla sua portata. D’altro canto, si deve guardare solo da due azzurre, Druidi e Bogatec. Pare proprio che per il secondo anno la coppa femminile resti in Italia.
Un’altra scommessa vinta è quella degli sprinter, tre ragazzi eccezionali che non sono stati subito accettati in  squadra, ma si sono imposti a suon di serietà e di risultati. Non manchiamo un podio nello sprint maschile da due anni. Per il resto negli Junior c’è il fenomenale Glauco Pizzutto. E faranno un ottimo europeo anche le due Junior Solange Chabloz e Ana Kosuta.  Non dobbiamo poi dimenticare di avere in  squadra un atleta dello spessore di Valerio Theodule (foto sotto), un esempio in tutti in sensi, con un bagaglio di esperienza sportiva di altissimo livello. Ma, in generale, posso solo esprimere soddisfazione e gratitudine all’intera squadra.

8) Seniores (uomini e donne) che monopolizzano il podio, juniores maschi altrettanto in evidenza, situazione di crisi, invece, per la categoria femminile. Come mai e come uscirne?
I numeri dello skiroll al femminile nelle categorie giovanili si contano sulle dita. Le difficoltà  che le atlete dello sci di fondo incontrano con i rispettivi comitati sono grandi. Eppure in squadra abbiamo l’esempio lampante di come si possnoa coniugare le due attività estiva e invernali con ottimi risultati, come quelli che Glauco Pizzutto  (foto sotto) ottiene nello sci e nello skiroll. Quello che riscontro è che, essendo tutto lo sport giovanile in forte crisi, le varie discipline sportive hanno rinforzato i propri fortini, per paura di perdere atleti. Il mio  parere invece è che l’esperienza che un giovane matura nella Coppa del Mondo di skiroll, e facendo parte della nazionale, porti beneficio per la sua maturazione e per la sua crescita in tutte le discipline. D’altro canto lo sport moderno è cambiato. Se una volta la concentrazione era su una sola disciplina, e limitata a pochi mesi all’anno, ora regna la multidisciplinarietà. Sono numerosi gli esempi, come per esempio fa Antonella Confortola, impegnata d’estate con la nazionale di corsa in montagna per finire d’inverno sul podio delle olimpiadi.

9) Uno sguardo al futuro: cosa si può fare di più per conservare le attuali posizioni di vertice e, contemporaneamente, quali iniziative attuali per una maggior promozione dello skiroll ….
Innanzitutto non fare passi indietro. Il lavoro degli ultimi anni ha letteralmente salvato questa disciplina sia in campo nazionale che internazionale. La disaffezione allo skiroll imperava. La considerazione nel mondo sportivo di questa disciplina era ai minimi. La squadra nazionale era una truppa senza generale, dove ognuno andava e pensava per sé. Ogni anno  qualche club smetteva e non si affiliava più nessuno. Ora siamo saliti a ventisei club, e nell’ultimo  triennio ci sono state dieci nuove affiliazioni, di cui cinque quest’anno. Abbiamo con  noi due gruppi sportivi militari, Esercito e Forestale, e due club di associazioni alpine, Asiago e Vicenza.
L’ultimo affiliato è lo  sci club Valmalenco che rafforza la nostra presenza in una zona strategica come la Valtellina. Le gare sono  triplicate, e esserci ogni domenica vuole dire comunicare il nostro sport a un numero sempre crescente di persone.
Si tengono da due anni i corsi per istruttore di skiroll, e al secondo anno le presenze sono state numerose. Lo sviluppo deve però fare i conti con le risorse economiche e umane, entrambe devono essere incrementate. Dobbiamo attrarre forze positive, e motivare al miglioramento tutti gli operatori. Lo skiroll non ha mai imparato una regola fondamentale delle società moderne, e cioè il gruppo, la lobby. Penso che sia l’unico aggregato, dove si sia perso anni a battibeccare l’uno con l’altro, come galli di cortile, invece che lavorare tutti assieme per il bene comune dello sport.

Giorgio Brusadelli
www.fondoitalia.it

Aggiornato il 02-08-06.