LA GARA

Moena ore 8.35: partiti, il ritmo è forte. In testa gli americani, Austria, Canada, Estonia, Italia in linea con Svezia e Norvegia. Il gruppo si allunga, iniziano un passo spinta possente. Affrontano il tratto di prato di Sorte per arrivare a Moena e quindi raggiungere Soraga. In testa i russi, gli Italiani in terza-quarta posizione, iniziano con il passo alternato. La battaglia è già aperta. Ora affrontano la salita di Sorte (nella foto: Vince la 31ª Marcialonga Anders Aukland (Norvegia).

Sottopasso di Soraga (costruito due anni fa ma utilizzato per la prima volta quest’anno, viste le ultime due partenze da Pera di Fassa):
Hanno preso il largo una quindicina di atleti guadagnando una decina di metri in discesa. Il ritmo è assai elevato. Passano in testa il numero 6002 Veerpalu, 6007 Freeman, seguiti da alcuni Italiani.

S. Giovanni di Pozza:
Salita ripida che precede l’abitato di Pozza di Fassa. La bagarre è iniziata subito dopo la partenza. I campioni di Coppa del Mondo del 1° gruppo hanno iniziato a dare battaglia. A S.Giovanni transita per primo Veerpalu, seguito dal norvegese Estil, dal russo Noutrikhine e da Freeman, poi c’è Fredriksson, Botvinov. A S.Giovanni hanno già staccato un po’ gli altri, ma tanti sono già in difficoltà sulla rampa.. Persino Veerpalu perde qualche colpo forse a causa di una sciolinatura di scorrimento e non da tenuta. Anche Fauner è un po’ staccato.

29 minuti dopo la partenza gli atleti sono arrivati a Pozza di Fassa. Ricordiamo che negli altri anni il tempo impiegato era circa di 31-32 minuti.
In testa a fare l’andatura c’è la squadra norvegese. Attorno alla decima posizione troviamo la squadra italiana con Di Centa, Zanetel, Margaroli, Pozzi, Bordiga. Il ritmo è davvero sostenuto.
Si è formato un gruppone di 40 atleti dopo la discesa, condotto da Virolainen (6016), seguito da Skorstad (6042), Freeman (6007), e Botvinov (6009). Il temuto attacco verso Canazei non si è concretizzato e i primi 20 atleti sono raggiunti da altri 20.

Si è conclusa la prima fase e gli atleti si dirigono verso Campitello per raggiungere Canazei e scendere poi a Predazzo e Cavalese. Venti atleti conduco il gruppo guidato da un atleta canadese che stacca gli altri di circa una decina di metri. Lo seguono il francese Perillat e altri atleti con Fabio Maj nelle prime posizioni insieme a Fredriksson, Veerpalu Swenson, Bajcicak e altri.
La Paruzzi è in testa fra le donne, seguita Shevchenko, Savialova, Confortola e Paluselli. Una grande gara anche tra le donne.

Grande attacco dell’italiano Pozzi (6041), che ha guadagnato 57 secondi alle porte di Canazei. Ha rotto gli indugi dando una gran stoccata in salita costringendo gli stranieri all’inseguimento. Al giro di boa vediamo gli inseguitori Skorstad (6042), Olle (6031), Virolainen (6016), Freeman (6007), più staccati di qualche secondo gli altri Italiani.

Passaggio delle donne al giro di boa: solitaria la Paruzzi (6102) con 14 secondi di vantaggio su Shevchenko (6101) e 25 secondi sulla Paluselli (6113).

Siamo a Pozza di Fassa, a 25 chilometri dall’inizio della gara. Pozzi in testa velocissimo, con un vento abbastanza forte che spira da nord-est. Ha un vantaggio di 1 minuto e 15 secondi sui migliori atleti, fra cui Berglund, Schluetter, Di Centa, Costantin, Mangarolli. Staccati invece i due atleti russi Ivanov e Vilissov, e l’estone Olle.

Abitato di Soraga Alta:
Pozzi conduce anche se il suo vantaggio si è ridotto a 45 secondi sulla coppia estone Veerpalu (6002) e Olle (6031). Più staccati Rezac (6050), Aukland (6003), Di Centa (6010). Si inizia a fare sul serio. Pozzi ha faticato molto sulla salita di Soraga Alta, da cui si arriverà poi a Moena. Decisamente più freschi Veerpalu e Olle.

Forno di Moena
Pozzi resiste ancora. Gli inseguitori hanno ridotto il distacco a circa 30 secondi. Forse Pozzi ha deciso di aspettare gli altri per mettersi in coda e riposarsi un po’. La sua fuga si esaurirà probabilmente fra poco e verrà assorbito dal gruppo di inseguitori con Schluetter, Veerpalu, Olle, Di Centa e Auckland. Uno dei favoriti, Estil, è in netto ritardo. Siamo a circa metà gara, gli estoni stanno tirando forte, ma Pozzi non desiste dal tentativo di fuga. Anche se gli avversari lo stanno per raggiungere, il viso non lascia trapelare nessun segno di stanchezza.

Le ragazze transitano a Moena. In testa la Paruzzi con 1 minuto di vantaggio in salita sulla sua avversaria ucraina Shevchenko, davanti alla Henkel, alla Renner e alla Paluselli. La fuga solitaria della Paruzzi testimonia la sua ottima condizione che le ha permesso di aumentare il vantaggio nella discesa (nella foto: Gabriella Paruzzi).

Gli uomini transitano a Predazzo. 5 atleti conducono con un vantaggio di circa 5 secondi. E’ cambiata la situazione di testa, con i fratelli Aukland al comando, seguiti da Di Centa e Rezac. La gara si fa sempre più interessante e si susseguono attacchi e cambiamenti di posizioni.

In direzione dello stadio di Lago di Tesero abbiamo quattro battistrada che continuano a spingere forte. I fratelli Aukland conducono insieme ad altri due atleti fra cui il nostro Di Centa. Più staccato il ceco Rezac. I primi hanno fatto il vuoto alle loro spalle e ora mancano solo 15 chilometri al traguardo. Questi quattro atleti sembrano imprendibili, mentre gli altri iniziano ad accusare segni di stanchezza. Anche Pozzi ormai tenta solo di limitare i danni. Di Centa mantiene un atteggiamento un po’ attendista anche se il suo passo spinta è efficace. Rezac che lo scorso anno era stato protagonista, accusa il colpo insieme ad altri come Botvinov e Schluetter.
Costantin, De Bertolis, Fauner e Filippa restano nelle retrovie così come Estil e i russi che tentano di limitare i danni. Svahn, uno fra i favoriti, è piuttosto in ritardo, forse a causa di problemi con la sciolina.

In direzione Masi di Cavalese Anders Aukland sferra un attacco grazie alla sua condizione di freschezza e determinazione. Ha staccato di circa 15 secondi gli altri 3 compagni di fuga, il fratello, Di Centa e Tynnel. Di Centa è riuscito a guadagnare 5-6 secondi rendendo ancora più bella e avvincente la gara.
Anders Aukland ha 15 secondi di vantaggio sul trio che lo accompagna e dietro loro ormai c’è il vuoto. Tutti hanno ceduto visibilmente. Rezac, Schluetter e il resto del gruppo rimangono a guardare. Abbiamo un gruppo di 20 atleti con un distacco di circa 1 minuto e 30 secondi guidati da Ivanov. La gara si fa sempre più dura e faticosa.

A Ziano la Paruzzi è sempre al comando, mentre la Paluselli è ormai decima a cinque minuti dalla connazionale. Terza la Henkel.

A Masi di Cavalese Anders Aukland sferra l’attacco finale con 12 secondi di vantaggio su Di Centa e Tynnel. A un minuto abbiamo un gruppo di venti atleti. Si registra il ritiro di Botvinov davvero stanco e provato. Anche Pozzi accusa un ritardo ormai ragguardevole.

Il gruppo di testa rimane compatto e al giro di boa di Molina Di Centa prende il comando della gara. Evidentemente la sua condizione fisica è buona e questo gli permette di mantenere 15 secondi su Joergen Aukland, mentre Tynnel è un po’ staccato. Gli atleti si apprestano ad affrontare l’ultimo tratto prima della salita.

Sulla salita finale Di Centa continua a condurre la gara sino al secondo tornante quando si deve fermare a sciolinare e perde quindi secondi preziosi.

All’ultimo chilometro la spinta poderosa di Anders Aukland gli permette di involarsi verso l’arrivo. Di Centa tiene coraggiosamente la seconda posizione con 8 secondi di ritardo. La sua prova è generosissima.

Negli ultimi metri Di Centa tenta il tutto per tutto, ma Anders Aukland taglia per primo il traguardo precedendo l’italiano e il fratello Joergen, vincitore della scorsa edizione.

Taglia il traguardo la Paruzzi prima fra le donne, dietro di lei l’ucraina Shevchenko, poi la tedesca Henkel.

Fonte: Marcialonga.it
Foto:
Ph M. Facchini CANONdigital

 

Aggiornato il 25-01-04.

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