Skiroll.it: Aggiornato il 27-05-07.

In classico, Pietro Filippin alla ribalta sullo Zoncolan

Nel tratto finale, con l'aumento della pendenza, si libera della compagnia di Patrick Di Centa, mentre Giampaolo Englaro (master) si guadagna il podio.  Al quarto posto Michele De Pauli, aspirante, carta da giocare per la nazionale in Coppa del Mondo a  Piglio

 UDINE 21 maggio- Supertriathlon dello Zoncolan, a staffetta o individuale. Una gara dura per tutti, lo Zoncolan, anche per chi in cima è arrivato dalla strada meno ripida. Per intenderci, quella che il Giro d’Italia due anni fa ha affrontato nella tappa vinta da Gilberto Simoni, che ha una pendenza media di poco più del 10% che raggiunge il 20 negli ultimi tre-quattro chilometri. In vetta stavolta ci sono arrivati da due parti, e con mezzi diversi: gli skirollisti e i ciclisti partendo da Sutrio e salendo per la strada provinciale che in 13 km porta al comprensorio sciistico,  i podisti da Liariis di Ovaro che hanno raggiunto la vetta attraverso i 12 km della strada di Priola dove passerà il Giro di quest’anno.
A noi, per la specializzazione di questo sito, evidentemente interessa soltanto la prestazione degli skirollisti che si presta a più di un commento. Innanzitutto riguardo al vincitore, Pietro Filippin
(nella foto a fianco e sotto davanti a Di centa e Papa) che con i suoi 37 anni non è certo di primo pelo ma, tornato alle gare dopo una stagione di quasi totale inattività poiché aveva qualche problema con i figli piccoli, ha dimostrato di non aver  certo perso il vizietto della salita. Terzo nella classifica amatori l’anno scorso nel Trofeo Sportful, dietro Di Centa e Zorzi. E’ di Udine, fa il rappresentante e si allena un’ora tutti i giorni, il tempo che trova insomma, ma la classe non è acqua e il tanto nuoto e la bici fatti pagano sempre alla distanza, specialmente quando la fatica si fa dura, come in questo caso, su un percorso che varrebbe la pena di proporre almeno come prova di Coppa Italia.

 Con un menisco da sistemare, che gli rende difficoltoso lo skating, è riuscito ugualmente a cavarsela in classico, che è stata poi la tecnica usata quasi da tutti. Tranne un paio di eccezioni, che riguardano il CT Pierluigi Papa e la moglie Laura Leoni i quali, per osservare fedelmente le tabelle d’allenamento predisposte da Matteo Sironi, sullo Zoncolan sono saliti in classico il sabato,  testandosi poi a skating in gara, in  vista della prova del 3 giugno a Pejo. Un “veloce” mirato, e per di più con skiroll senza l’antiritorno. Con il risultato di tenere le code altrui nella prima parte della salita, e di perdere poi le braghe nel finale.

Dove invece, come detto,   è venuto fuori Filippin, mentre il CT ha dovuto ammainare bandiera e ambizioni. Quando la strada si è inerpicata, è stato come se innestasse il turbo e   Patrick Di Centa avuto il buon senso di mollarlo per non trovarsi impiccato. Carabiniere fondista, nipote degli olimpionici Giorgio e Manuela, l’unico rimasto con lui,  non ha potuto far altro che continuare del suo passo e guardarsi indietro per evitare che gli tornasse sotto Gianpaolo Englaro (n° 9 a sinistra nella foto), altro anzianotto in gara capace di fare  la barba ai giovanotti di belle speranza. Non è certo un caso che quest’inverno abbia vinto il titolo mondiale della categoria master M5 in entrambe le tecniche.  Un duro che, quando si tratta di tirar fuori gli attributi, si butta nella mischia senza timori reverenziali, e lo ha dimostrato anche in questa occasione finendo sul podio.

   

 
Pietro Filippin nel tratto finale della gara, con una pendenza media del 20%

 Altra prestazione di sottolineare quella di Michele De Pauli, (a sinistra) aspirante convocato a fine aprile al raduno triestino della nazionale dove aveva dimostrato di sapersela cavare bene anche in mezzo al gruppo. Un quarto posto di sostanza il suo, che se troverà analoghe conferme nelle prossime gare, lo candida di diritto alla gara di Coppa del Mondo a Piglio, dove naturalmente verrebbe schierato con gli juniores. Un salto di categoria e … di qualità.

Una trentina i partenti, fra loro due donne. Detto della Leoni, che potendo scaricare ai nonni le due figliolette può tornare a riproporsi in chiave agonistica così da rimpolpare una categoria,  la senior femminile, in cerca di nuove vocazioni, resta da dire qualcosa di Ylenia Casali (nella foto). Fondista di grandi speranze cullate nella categoria aspiranti, non le ha trasformate in certezze con il passaggio a junior. Fisicamente forte, appare legnosa nel passo. Involuzione tecnica piuttosto che l’evoluzione attesa da un settore, quello femminile, che ha la necessità di essere rilanciato dalle nuove leve. La pratica dello skiroll potrebbe essere la strada giusta per rilanciarsi: la vedremmo volentieri in nuovi confronti, con altre avversarie, in gare di livello superiore. Ne trarrebbe vantaggio anche nello sci.

La classifica
1.  Filippin Pietro (GS Alpini Udine) 1.03.37; 2. Di Centa Patrick (US Aldo Moro Paluzza) 1.04.52; 3. Englaro Giampaolo (CAF AB Paluzza) 1.05.09; 4. De Pauli Michele (GS Alpini UD) 1.07.15; 5. Morassi Giorgio (Tecnosport Zoncolan) 1.08.24; 6. Papa Pierluigi (CUS Bologna) 1.09.41; 7. Puntel Franco (Pol. Timau Cleusis) 1.09.55; 8. Scanzi Massimo (Brigata Alpina Julia) 1.15.38; 9. Casali Ylenia (SS Velox Paularo) 1.16.33; 10. De Stales Marco 1.16.43; 11. Rupil Gianni (Guardia di Finanza) 1.17.57; 12. Mecchia Leonardo (Squadra mista) 1.19.25; 13. Cortese Matteo (Brigata Alpina Julia) 1.20.35; 14. Tedesco Valter (Squadra mista) 1.22.23; 15. Cossaro Enzo (GS Alpini UD) 1.23.05; 16. Marmani Stefano (Pol. Montereale) 1.24.18; 17. Leoni Laura (CUS Bologna) 1.25.45; 18. Clapiz Enzo (Ovaro Prato Carnico) 1.26.32; 19. Crosilla Luigi (Mista Ovaro) 1.29.44; 20. Dessi Sergio (Cercivento) 1.30.39;  21, Bianzina Giovanni (Brigata Alpina UD) 1.37.39; 22. Bonati Valter (GS Val Gleris Pontebba) 1.37.40; 23. Macor Luigi (GS Val Gleris Pontebba) 1.49.23; 24. Quatela Claudio (APT Tolmezzo) 2.00.16

Giorgio Brusadelli
www.fondoitalia.it

Aggiornato il 27-05-07.