Skiroll.it: Aggiornato il 04-03-07.

Pioggia sulla KO sprint europea: solo 3 bronzi per gli azzurri

Li hanno ottenuti Alessio Berlanda, Anna Rosa e Solange Chabloz. A Yaroslavl, in casa propria, i russi, con 2 ori e un argento si prendono la rivincita delle batoste di Coppa del Mondo

 YAROSLAVL (Russia) - 4 agosto 2006 - Acqua sullo sprint europeo, leggerissima ma caduta incessantemente per tutta la giornata, e già in partenza sono sfumate le medaglie d’oro che pure erano alla portata della squadra azzurra e sulle quali si faceva affidamento. Ci si è dovuti accontentare di tre medaglie di bronzo: Alessio Berlanda (a destra nella foto sul podio) e Anna Rosa seniores, Solange Chabloz juniores. Rivincita russa, quindi, piena e meritata, e del resto anche ipotizzata dopo le batoste rimediate nelle prime due prove di Coppa del Mondo in Croazia e sulla Presolana, con i due vincitori, Igor Glushkov e Inna Zaitseva, all’altezza del titolo. Giocando in casa hanno rinforzato le fila, messo in campo gli elementi migliori, schierandone alcuni per la prima volta, come lo junior Ival Kalachev, che però è stato battuto dal norvegese Ragnar Andresen, un ragazzone grosso due volte i fratelli Pizzutto, che fin qui avevano dominato la categoria. Glauco, il maggiore d’età, ha dovuto accontentarsi del quarto posto, mentre Solange Chabloz (nella foto in basso: a sinistra, con Ana Kosuta, quinta classificata) è riuscita a salire sul podio, terzo gradino, come già aveva fatto in Coppa del Mondo.

Ma torniamo ai due russi seniores, Glushkov e Zaitseva (nelle foto in basso). Due mostri fin dalle prime battute; una spanna sopra. Lei tornata alla forma migliore dopo la maternità di due anni fa e la lenta ripresa. Qui non c'erano salite, e si è fatta subito valere. La sua bimba che la impegna e la tiene su di giri. Un allenamento tutto particolare che le serve anche a riprendere la linea: dalla Presolana a oggi un salto di qualità, e lo si vede. Piacevolmente. Miglior tempo di qualificazione per entrambi, sempre davanti a tutti nella trafila che li ha portati alle finali.

 Contro il primo nulla da fare per Alessio Berlanda, il migliore dei nostri, finito terzo. Ha pagato la tensione della precedente falsa partenza oltre che la corsia, quella interna, obiettivamente la peggiore per conformazione dell’asfalto. Non ce l'ha fatta a riportarsi sotto al russo e al francese schizzati via come palle di scbhioppo.

Contro la seconda l’Anna Rosa di questi tempi avrebbe forse potuto renderle la vita più dura di quanto avvenuto,, ma si è intraversata a metà gara. In fase di spinta ha piantato un bastoncino sulla punta della scarpa invece che sull’asfalto, e ha rischiato di capottare perdendo slancio e velocità. E’ riuscita a rilanciarsi, ma ormai le prime due erano fuori portata. Le è restata la soddisfazione del bronzo, con i relativi punti preziosi per la Coppa del Mondo, posizione recuperata in extremis ai danni dell’altra azzurra, Mateja Bogatec, decisamente non in giornata (la vediamo, sotto, con Anna Rosa prima che questa inizi la rimonta che la porterà al bronzo).

La strada bagnata, per lei quanto per il fratello maggiore David, è un terreno quasi minato. Non riescono a scaricare la potenza, cosa che fa invece perfettamente Glushkov con una pattinata squinternata ma tremendamente efficace che in situazioni del genere lo esalta. Lui come il francese Igor Cuny, che al di là delle Alpi è considerato veramente l’uomo della pioggia. Il nostro Paredi, che pure con l’acqua ha sempre trovato terreno per i suoi denti, nelle ultime settimane lo ha regolarmente battuto allo sprint; qui, invece, ha dovuto accontentarsi di vincere la finalina. Ha perso una grossa occasione poiché in questa finale poteva entrare e giocarsi le sue carte.

 Se proprio vogliamo trovare una giustificazione, a cambiare il gioco in tavola è stata la formula di questa ko sprint che da scontri diretti fra due concorrenti, in questa circostanza ne ha contrapposti quattro per colpo. In Russia non sono una novità, ma in Coppa del Mondo è la prima volta. Ci si ricorda di una gara a tre, ma la norma è la sfida a due che ci ha quasi sempre visti emergere e che, di solito, viene imposta anche dalla tipologia delle strade dove le sprint vengono effettuate, che consentono la predisposizione di due sole corsie. Qui si è gareggiato invece in piazza Sovetskaja, la principale della città, che consente spazio abbondante per le quattro corsie e per la folla che vi si assiepa attorno.

Tanta gente così non si era mai vista, e neppure altrettanto tifo, entusiasmo e richieste di autografi da parte di frotte di ragazzini. Bella soddisfazione anche per i protagonisti: insomma, per una volta uno sport di nicchia come lo skiroll che si vede trattato alla stregua del calcio. Impensabile per una gara che si esaurisce in uno spazio fra 17 e 18 secondi e che richiede un minimo di conoscenza degli atleti per valutarne le differenze anche sul piano tecnico oltre che nell’ordine di arrivo, e c’è da immaginarsi quello che potrebbe registrarsi domani con le gare con partenza di massa e domenica con la team sprint nelle quali i concorrenti non corrono in corsia ma in gruppo compatto, a stretta di gomiti, fra il mulinar dei bastoncini.

 Gara senza problemi, comunque, a parte la presenza di una pozza d'acqua a metà della corsia esterna, la quarta, che frenava le ruote degli skiroll e che ha rischiato di provocare più di una caduta ma che nessuno si è premurato di spazzare via. Certamente regolare la seconda fase, dai quarti alle finali, dove a fare la differenza è il confronto diretto e non il cronometro. Qualcosa da obiettare, invece, c'è sicuramente sul cronometraggio della qualificazione e riguarda i tempi di Theodule e Pession: si sono impegnati come sempre ma sono risultati quintultimo e penultimo dei 55 partenti, con più di 5 secondi di distacco dalla "pole" di Glushkov. Che è un abisso su una distanza inferiore di 200 metri e li pone dietro non solo all'ultimo degli juniores e a tre quarti delle donne seniores e juniores, ma anche ai master azzurri Buttironi e Biazzi. Neppure si fossero fermati per un pic nic: e questo fa pensare che qualcosa non abbia funzionato nel cronometraggio. Inutile recriminare, comunque: lo si può affermare per sensazioni, poiché eventuali controlli in merito sarebbero stati impossibili. Di certo non è quello il piazzamento "logico" dei due alpini.

Per quanto riguarda l'intera squadra azzurra c’è voglia di fronte a risultati che per qualcuno sono mortificanti. Da prevedere, quindi, l’immediata rivincita nella mass start, che è possibile se si saprà correre con acume riservando la voglia di rivalsa contro gli avversari e non per una battaglia in famiglia come è accaduto l’anno scorso ai Mondiali in Francia. Diversamente si farebbe solo il loro gioco. Di sicuro questa è stata una brutta batosta, superiore alle più pessimistiche previsioni. Al di là degli sprinter, che erano già sul posto da un giorno e quindi avevano recuperato le fatiche del viaggio, a parziale scusante degli altri va detto che hanno pesato sul piano fisico le ore di trasferta, più di 22, di cui le ultime cinque in pulmino, sotto la pioggia battente e su una strada infernale e dal fondo spesso dissestato. Alla guida un autista che, credendosi probabilmente su una pista da Formula 1 piuttosto che su una strada con un gran traffico d'autotreni, malgrado reiterate proteste prendeva le curve su due ruote, sorpassava pure sotto i dossi e in curve senza visibilità e ignorava bellamente il rosso dei semafori. Una fretta ingiustificabile e non richiesta. Bontà sua rallentava solo agli incroci dove sapeva trovarsi le pattuglie della polizia, che qui sono presenti anche in piena notte. Cose folli, una strizza per entrambi gli scaglioni della nazionale, giunti a Mosca in due giorni diversi e incappati nello stesso pulmino messo a disposizione dall'organizzazione.

Le classifiche

 Senior maschile
Finale A
: 1. Glushkov Igor RUS (nella foto); 2. Culy Igor FRA; 3. Berlanda Alessio ITA; 4. Fedoulov Vladimir RUS
Finale B: 5. Paredi Simone ITA; 6. Westman Tobias SWE; 7. Kizilarslan Muhamed TUR; 8. Bogatec David ITA; 9. De Nardin Guillaume FRA; 10. Di Gregorio Alfio ITA; 11. Sbabo Emanuele ITA; 12. Yuksel Fatih TUR; 13. Hofman Maurits NED; 14. Rainer Micael ITA; 15. Preussler Luiz GER; 16. Martsyv Vitaliy UKR; 17. Gillesen Martin GER; 18. Drobin Alexander UKR; 19. Petukhov Alexander RUS; 20. Korkin Alexander RUS; 25. Bianchi Eugenio ITA; 51. Theodule Valerio ITA; 54. Pession Jules ITA

Senior femminile
Finale A
: 1. Zaitseva Inna RUS; 2. Nenyukova Elena RUS; 3. Rosa Anna ITA; 4. Bogatec Mateja ITA
Finale B
: 5. Vedeneeva Elena RUS; 6. Firsova Marina RUS; 7. Esra Gunes TUR; 8. Druidi Viviana ITA; 9. Yakymchyk Vita UKRE; 10. Aydin Kelime TUR; 11. Antonova Elena KAZ; 12. Ektova Elena RUS; 13. Kislukhina Valentina RUS; 14. Ilijukhina Natalia RUS; 15. Bettineschi Erika ITA; 16. Nikitina Natalia RUS; 17. Nesterenko Lada RUS

Juniores maschile
Finale A
: 1. Andresen Ragnar NOR; 2. Kalachev Ivan RUS; 3. Perekhoda Ruslan UKR; 4. Pizzutto Glauco ITA
Finale B
: 5. Ozols Edgars LAT; 6. Bech Sebastian GER; 7. Pizzutto Folco ITA; 8. Kuzmin Dmitry RUS; 9. Caretta Gabriele ITA; 10. Tsepkov Evgeny RUS; 11. Zmiy Andrei RUS; 12. Zherebtsov Artem RUS; 13. Trofimov Ivan RUS; 14. Vasiliev Egor RUS; 15. Nikolaev Alexei UKR; 16. Kizilarslan Izzet TUR

Juniores femminile
Finale A
: 1. Wolf Theres GER; 2. Wolf Luis GER; 3. Chabloz Solange ITA; 4. Tseselska Kateryna UKR
Finale B: 5. Kosuta Ana ITA; 6.
Kurockina Evgenia RUS; 7. Zaytseva Elena RUS; 8. Abramova Olga RUS; 9. Monreal Theresa GER; 10. Petrova Lidia RUS; 11. Guseva Alexandra RUS; 12. Brice Anete LAT; 13. Skrebele Arta LAT

Master 1
Finale A
: Poslednichenko Konst RUS; 2. Lyakhov Sergey UKR; 3. Barkalov Nikolay RUS; 4. Symkin Evgeny UKR
Finale B: 5. Ilvovskiy Alexei RUS; 6. Goryachev Viaacheslav RUS; 7. Buttironi Virgilio ITA; 8. Nezvanov Yury RUS; 11. Biazzi Stefano ITA; 12. Corradin Stefano ITA

Master 2
Finale:
1. Chuzhanov Gennady RUS; 2. Belanovich Vladimir BLR; 3. Eliseev Alexander RUS; 4. Krystkiy Vladimir BLR
Finale B: 5. Gulyaev Viktor RUS; 6. Epishin Nikolay RUS; 7. Prudnichenko Vladimir BLR; 8. Coucourde Enrico ITA

Giorgio Brusadelli
www.fondoitalia.it

Aggiornato il 04-03-07.