Skiroll.it: Aggiornato il 16-03-08.

Lo sprint di Coppa a David Bogatec e Anna Rosa

In una gara durissima hanno prevalso le doti di recupero. Fra gli juniores i tedeschi Kenni Assan e Markus Erler hanno la meglio su Glauco Pizzutto, che in mattinata aveva vinto la gara in salita.

ROVETTA (BG) 1 luglio – Sprint con doppia curva, in partenza e all’arrivo, è la novità sperimentata nella Coppa del Mondo Presolana: Niente di particolarmente eclatante ma certamente singolare, come altrettanto curioso è che la gara si sia disputata all’ombra di due campanili: quello della parrocchia di Rovetta, la partenza, con l’arrivo 150 metri dopo, e quello del paese confinante, Fino del Monte per l'arrivo. In pratica si è corso sull’unico tratto asfaltato della strada di attraversamento dei due paesi che è pavimentata in porfido. Naturalmente in salita perché, di piano, in questi due giorni di gare se n’è visto ben poco. Cinque metri di dislivello, che non sono molti, ma alla fine si fanno sentire su muscoli già pieni dell’acido lattico accumulato nella prova del mattino, da Dorga al Monte Pora, con un dislivello di 500 metri su una distanza di poco meno di 8 km.

In condizioni del genere sono venuti fuori gli atleti dotati non soltanto di maggiori doti di recupero, ma anche di senso tattico. Fra qualificazione e fasi finale, infatti, i seniores hanno disputato cinque prove, gli juniores 4 come la categoria femminile, nella quale seniores e juniores correvano insieme. A rendere ancora più pesante la situazione l’inizio ritardato della qualificazione, che ha conseguentemente ristretto l’intervallo con la fase finale. In pratica, di tempo per tirare il fiato ce n’è stato poco, il che è andato a beneficio dei più marpioni, cioè quelli che, per consolidata esperienza, si sanno gestire meglio. E dunque non è certo un caso che la finale seniores abbia visto contrapposti l’azzurro David Bogatec e il russo Igor Glushkov, la vecchia guardia che in questa occasione gli sprinter rampanti come Paredi, Sbabo e Berlanda, vincitore della prova croata quest’ultimo, non sono riusciti a scalfire più di tanto (nella foto Berlanda impegnato contro Glushkov).

La zampata finale l’hanno data i due leoni più attempati, termine che, anagraficamente, non tocca l’azzurro se non per anzianità di servizio. La stessa cosa è capitata fra le donne: in finale ci sono arrivate l’azzurra Anna Rosa e la russa Marina Firsova la quale, nel suo ruolo di separata in casa rispetto alle connazionali, se vuol cavarci almeno parte delle spese, deve puntare ai premi. E qui, con le gare in salita del Monte Pora in classico e quella del giorno successivo a skating da Cerete Basso ad Onore, non è che il terreno le fosse favorevole. Lei è forte sul piano; quando la strada sale arranca. Anche per una questione di stazza: è grossa e pesante, una passista veloce la si definirebbe in gergo ciclistico.

Così è venuta fuori Anna Rosa (nella foto) la quale, mancato il bersaglio al Monte Pora che, con Viviana Druidi in difficoltà, poteva essere alla sua portata con una diversa condotta di gara, si è rifatta in questa volatona un po’ anomala vincendo alla grande, dopo essersela dovuta vedere, in semifinale, con Mateja Bogatec, la nostra sprinter migliore. La campionessa mondiale della specialità, oltre che vincitrice dell’ultima Coppa del Mondo. Solo che la triestina, proprio nella gara in cui si esprime meglio, ha pagato la fatica della salita. Terreno dove è notevolmente migliorata, ma che alla fine un certo dazio glielo impone se non c’è tempo sufficiente per il recupero.

Veramente esaltante la volata di Anna Rosa. Obiettivamente in questo momento è la più forte quando si sa gestire e se il percorso non è troppo duro, dove invece viene fuori Viviana Druidi se non le capita un malanno come sul Monte Pora. Con il terzo tempo di qualifica l’alpina lecchese ha dovuto lasciar scegliere la corsia di partenza alla russa che aveva invece ottenuto la “pole”con l'identico tempo di Mateja, quindi quella interna rispetto alla curva d’avvio. Pur con un paio di metri d’handicap in partenza, correndo alla corda ha accorciato il percorso e, contemporaneamente, potuto controllare da dietro la marcia dell’avversaria. L’ha appaiata a metà percorso ma non è riuscita a scavalcarla; per altri 30 metri hanno viaggiato sulla stessa linea ma, sul traguardo, l’azzurra è riuscita a precederla con il classico allungo in spaccata. Poco meno di un metro di vantaggio, che in uno sprint del genere è quasi un abisso. Per il terzo posto Mateja Bogatec si rivaleva poi su Julia Kockritz, una junior che, con le connazionali Theres e Luis Wolf, promette di essere il futuro a breve della specialità.

Fra gli juniores i fratelli Glauco e Folco Pizzutto sono stati battuti dai tedeschi Kenni Assan e Markus Erler. Al di là della bravura degli avversari, risentivano della gara in salita, che Glauco aveva vinto per distacco, con Folco al sesto posto, mentre i due tedeschi l’avevano snobbata riservandosi esclusivamente per lo sprint. Logicamente più freschi, dunque. Si è imposto Assan, giovane di colore con la tipica pettinatura rasta, muscolarmente ben strutturato ed esplosivo, battendo di forza il connazionale più alto e massiccio. Un mezzo armadio (nella foto il podio).

Fra i seniores, come detto, ha trionfato l’esperienza oltre che una certa dose di fortuna nel caso di Glushkov in quanto favorito dai tempi di accoppiamento che negli ottavi lo hanno messo contro il nostro Gioele Ballabio come già gli era capitato a Oroslavje, mentre David Bogatec ha dovuto vedersela con Alfio Di Gregorio, che non disdegna di andare a cercarsi qualche punticino anche nello sprint. Gli potrebbe risultare prezioso nella classifica generale della Coppa che nei prossimi due appuntamenti, in Russia e in Francia, non prevede più prove in salita, dove eccelle. Ha vinto, naturalmente, ma ha dovuto impegnarsi di brutto come del resto nei quarti e in semifinale, dove ha eliminato il turno Kizilarslan e l’azzurro Sbabo, mentre il russo ha avuto strada spianata almeno con l’olandese Verboort ma non certamente con l’azzurro Berlanda. Puntava alla doppietta, il gtrentino, ma gli è almeno rimasta la soddisfazione del terzo gradino del podio nella finalina che l’ha visto opposto a Sbabo.

La finale fra Bogatec e Glushkov è stata una lotta fra titani che ha entusiasmato il pubblico accorso finalmente numeroso considerato che al mattino, sul Monte Pora, c’erano solo gli addetti ai lavori. Il russo, come sempre, è stato più lesto allo scatto d’avvio e, partendo nella corsia interna, ha beneficiato dell’iniziale vantaggio dell’handicap. Raggiunto dopo quasi cento metri, ha tentato di cambiare passo e frequenze, ma David, ormai lanciato, l’ha passato in tromba controllando con la cosa dell’occhio la sempre possibile rimonta dell’avversario. Che non si è però concretizzata, tanto che il triestino ha potuto esultare arrivando a braccia alzare.

Troppa grazia, Sant’Antonio. E c'è da scommettere che non sarebbe finita lì.

Le classifiche

FEMMINILE

Finale A
1. Rosa Anna ITA; 2. Firsova Marina RUS

Finale B
3. Bogatec Mateja ITA; 4 Kockritz Julia GER

Semifinali
Firsova b. Kockritz; Rosa b. Bogatec

Quarti di finale
Firsova b. Ektova; Kockritz b. Gunes; Rosa b. Wolf; Bogatec b. Zaytseva

Ottavi di finale
Firsova b. Chabloz Chantal; Ektova b. Druidi; Kockritz b. Chabloz Solange; Seppas b. Gunes; Rosa b. Aydn; Wolf Theres b. Pieper; Zaytsaeva b. Wolf Luis; Bogatec b. Bettineschi

SENIOR MASCHILE

Finale A
1. Bogatec David ITA ; 2. Glushkov Igor RUS

Finale B
3. Berlanda Alessio ITA; 4. Sbabo Emanuele ITA

Semifinali
Bogatec b. Sbabo; Glushkov b. Berlanda

Quarti di finale
Bogatec b. Kizilarslan; Sbabo b. Paredi; Glushkov b. Verboort; Berlanda b. Yuksel

Ottavi di finale
Bogatec b. Di Gregorio; Kizilarslan b. Pethukov; Sbabo b. Ivaldo; Paredi b. Treude; Glushkov. b. Ballabio; Verboor b. Cuny; Yuksel b. Hofman; Berlanda b. Perrier

JUNIORES

Finale A
1. Assan Kenni GER; 2. Erler Markus GER

Finale B
3. Pizzutto Glauco ITA; 4. Pizzutto Folco ITA

Semifinali
Assan b. Pizzutto Glauco; Erler b Pizzutto Folco

Quarti di finale
Erler b. Cetin; Pizzutto Folco b. Caretta; Pizzutto Glauco b. Bech; Assan b. Kizilarslan

TEMPI DI QUALIFICAZIONE

Donne
1. Firsova Marina RUS e Mateja Bogatec ITA 21.12; 3. Rosa Anna ITA +007; 4. Gunes Esra TUR 0.27; 5. Kockritz Julia GER 0.50; 6. Wolf Theres GER 0.89; 7. Zaytseva Inna RUS 0.95; 8. Druidi Viviana ITA 1.61; 9. Ektova Elena RUS 2.03; 10. Wolf Luis 2.05; 11. Pieper Audrey FRA 2.21; 12. Chabloz Solange ITA 2.26; 13. Seppas Hanna SWE 2.60; 14. Aydin Kelime TUR 2.66; 15. Bettineschi Erika ITA 3.24; 16. Chabloz Chantal 3.29; 17. Kisluskhina Valentina RUS 3.76; 18. Rebecchi Francesca ITA 8.93

Juniores maschile
1. Erler Markus GER 18.16; 2. Assan Kenny GER +0.14; 3. Pizzutto Glauco ITA 0.24; 4. Pçizzutto Folco ITA 0.53; 5. Caretta Gabriele ITA0.85; 6. Bech Sebastian GER 0.91; 7. Kizilarslan Izzet TUR 1.05; 8. Cetin Yasin TUR 3.13; 9. Heeg Philip GER 3.16; 10. Oglago Samet TUR 3.76

Seniores maschile
1. Bogatec David ITA 17.34; 2. Berlanda Alessio ITA +0.01; 3. Gluhskov Igor RUS 0.12; 4. Paredi Simone ITA 0.16; 5. Sbabo Emanuele ITA 0.17; 6.Cuny Igor FRA 0.38; 7. Yuksel Fatih TUR0.46; 8. Kizilarslan Muhammet TUR 0.57; 9. Petukhov Alexsander RUS 0.67; 10. Hofman Maurits NED 0.77; 11. Verboort Desmond NED 0.95; 12. Ivaldo Cristian ITA 1.25; 13. Treude Harald GER1.26; 14. Ballabio Gioele ITA 1.28; 15. Perrier Nicolas FRA 1.30; 16. Di Gregorio Alfio ITA 1.35; 17. Rainer Michel e Bianchi Eugenio ITA 1.60; 19. Andersson Johan SWE 1.62; 20. Pession Jules ITA 1.66; 21. Oglago Sebahattin TUR 1.76; 22. Grip Rikard 1.81; 23. Preussler Lutz GER 1.92; 24. Litvinov Evgeny RUS 1.94; 25. Hogerwerf Joost NED 1.99; 26. Theodule Valerio ITA 2.02; 27. Monfort Laurent FRA 2.18; 28. Poslednichenko Konstantin RUS 2.40; 29. Roux Emmanuel FRA 2.57; 30. Quadrubbi Matteo ITA 2.83; 31. Palekhov Alexey RUS 3.38; 32. Vaxelaire Stephane FRA 3.89

Giorgio Brusadelli
www.fondoitalia.it

Aggiornato il 16-03-08.