Nella "Suverull" di Otepaa, i campioni del fondo impegnati nella corsa e con gli skiroll

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I migliori fondisti del mondo al via, 6.000 biglietti venduti, al prezzo di 10 euro, per l’accesso in  zona stadio, spettatori affollati sul tracciato del prologo a tecnica libera con gli skiroll, della corsa di 6 km (3 per le donne) che si sviluppa in mezzo ai boschi, e sull’anello di 4 km della gara di inseguimento con gli skiroll  danno la misura dell’interesse che la "Suverull" suscita in Estonia con questo suo trittico di gare. Si effettua a Otepaa, che è un po’ il “santuario” del fondo in questo paese in cui lo sci nordico è lo sport nazionale, più seguito del calcio. A differenza di quel che capita da noi, dove vive quasi nell’anonimato, snobbato dai possibili sponsor, qui incontra il massimo favore di aziende che  trovano adeguata rispondenza pubblicitaria sui giornali e alla TV. Sono tante e garantiscono agli organizzatori un budget che li mette in grado di sostenere l’altissimo costo della manifestazione.

Questa gara è talmente importante che vi assiste anche il primo ministro estone, che procede poi alla premiazione dei vincitori affiancato dalle varie autorità della Federazione internazionale dello sci. Fra loro anche  Jurg Kapol, il nuovo "boss" del fondo. Conclusione con la cena di gala in un grande albergo, che ha un seguito in discoteca dove il pubblico può fraternizzare con gli atleti.
E’ qui che ogni anno si disputa una prova di Coppa del Mondo, normalmente una 30 km a tecnica classica, e la granfondo, pure in classico, del circuito FIS Marathon Cup, annullata nella scorsa stagione per l’impraticabilità della pista a causa della pioggia che si è abbattuta sulla zona nei giorni precedenti, ammollando letteralmente la neve. Gli atleti corrono su invito e dietro ingaggio: a contrastare i campioni locali come Veerpalu, Olle, Narusk, Kristina Smigun, vengono chiamati i vincitori di medaglie olimpiche o mondiali. Nel caso dell’Italia, Cristian Zorzi e Fulvio Valbusa che si sono trovati in ottima compagnia e sono stati all’altezza dell’impegno. Era stata invitata anche Gabriella Paruzzi ma ha rinunciato a seguito dei postumi dell’infortunio che l’ha bloccata per un paio di settimane.

Un ambiente e strutture d’avanguardia che costituiscono la cornice ideale della manifestazione. Percorsi duri, altamente tecnici. Il tracciato podistico presenta salite talmente ripide che la corsa, anche a passetti, diventa quasi impossibile e si deve camminare; la pista dello skiroll è bellissima, con discese impegnative ma non pericolose, anche perché l’attrezzo in dotazione è una via di mezzo fra il modello di allenamento e quello da gara, piuttosto lento. Marca Start, messo a disposizione dall’organizzazione.

Attrezzi nuovi, che dovrebbero essere identici, ma qualcuno evidentemente ha beneficiato di skiroll già rodati, che apparivano più veloci. Questa, almeno, l’impressione che ne ha ricavato Zorzi durante la gara di inseguimento, quando ha visto filar via il terzetto che ha dominato la gara conclusiva di inseguimento, per giocarsi poi il successo in volata. “Ci ho messo tutta la buona volontà, ma li ho visti allontanarsi progressivamente. Ho finito per fare corsa solitaria, con Frode Estil, che mi precedeva di poco, come unico punto di riferimento. Mi sono comunque divertito, ho potuto constatare che la mia condizione di ferma è già buona. Sono in evidente ripresa. Al di là delle motivazioni ritrovate, questo significa che mi sono messo alle spalle i brutti momento vissuti nella stagione scorsa, e che gli allenamenti di questi ultimi due mesi cominciano a pagare”. Unico guaio la faringite che lo accompagna e che gli ha impedito martedì di effettuare i test per il massimo consumo di ossigeno e per il lattato che la squadra di Coppa del Mondo ha effettuato con gli skiroll sul nuovo nastro trasportatore del Centro di medicina sportiva dell’ospedale di Sondalo (SO).

Considerata la brevità, km 2,7 di saliscendi, il prologo di venerdì è servito solo per definire l’ordine di partenza della gara di corsa. Partenze ogni 30”. Fra i maschi il miglior tempo è stato ottenuto dall’estone Saarepuu, con Zorzi al terzo posto a meno di 3 secondi, seguito da nomi che vanno per la maggiore nel giro del fondo: i tedeschi Thobias Angerer e Andrea Schluetter, fra i quali si infilato il minore dei fratelli Fredriksson, Thobias, vincitore della Coppa del Mondo di sprint, seguito dall’idolo locale Andrus Veerpalu e da Anders Soedergren, risultato poi vincitore finale. Fra le donne si è imposta la finlandese Aino Kaisa Saarinen  davanti alla connazionale Manninen, le russe Artemova e Tchepalova, la tedesca Sachenbacher. All’ottavo e nono posto, staccate di 7 secondi, le grandi protagoniste del trittico e della Coppa del Mondo: Valentina Shevchenko e Kristina Smigun.

La gara di corsa si è svolta nella mattinata di sabato, ed è stata dominata dagli ucraini. Partenza come la formula 1 di automobilismo, con corridori intervallati a sinistra e destra non in base ai distacchi ma al piazzamento. Roman Leibjuk si è dimostrato un grosso specialista, viaggiando ad un ritmo di 3’40”  al km  su un percorso che ricalca molto quelli misti delle nostre corse in montagna. Ha staccato di 15” Soedergren, di 16 Freedriksson, mentre Valbusa, combattivo come sempre, si è inserito al 4° posto, a 41”, precedendo Veerpaluu e Angerer. Uno sforzo del quale ha poi risentito a qualche ora di distanza, nell’inseguimento. Zorzi è arrivato 11°, a 1’12”. La sorpresa negativa, con il distacco di 3’37”, è venuta da Jorgen Aukland, specialista delle granfondo, vincitore della Marcialonga 2003, quello che aveva fatto tutta la salita della Cascata a sola forza di braccia, fratello minore del più noto Anders, vincitore dell’ultima Marcialonga e che è stato anche campione norvegese dei 5.000 metri.

Shevchenko, fra le donne, con il tempo di 12’05”3 ha preceduto di 17 secondi la rivale “storica” Smigun; subito dietro le russe Vorontsova e Artemova, Saarinen.; a 50” la tedesca Sachenbacher, a 1’09” Tchepalova. Distacchi che hanno determinato la partenza della prova conclusiva, l’inseguimento.

 Kristina Smigun (a destra nella foto di repertorio), dopo aver annullato l’handicap con Shevchenko, ha fatto corsa parallela, staccandola di 3” sul finale; a brevi intervalli si sono classificate Saarinen, Rotcheva, Artemova e Sachenbacher, mentre Tchepalova è finita a 40”, precedendo Manninen e Bauer. Fra i maschi, come detto, sprint a tre, vinto dallo svedese Soedergren davanti a Fredriksson e Angerer che, di norma, nelle gare di fondo sono più veloci di lui. Leibjuk si è visto annullare il vantaggio acquisito nella corsa  e ha accumulato altri 21 secondi di distacco, Veerpalu è arrivato a 39", Estil a 1’08”, seguito da Zorzi. Valbusa, come detto, ha pagato la fatica della corsa, ed è finito al 26° posto, a più di due minuti. Stanco ma soddisfatto.

Gare avvincenti, che hanno entusiasmato il pubblico abituato a seguire questi grandi atleti impegnati nello sci più che nello skiroll, il loro attrezzo di allenamento, o nella corsa che costituisce sempre una parte fondamentale della preparazione del fondista. Uno spettacolo purtroppo improponibile da noi, almeno in quelle dimensioni. Mancano sponsor adeguati, che permettano l’ingaggio di atleti titolati: ne sanno qualcosa gli organizzatori delle varie manifestazioni. Difficoltà di ogni genere da superare, non sempre e non solo di ordine economico, ma legate anche a carenza di percorsi fuori dal traffico al di là di un paio di anelli realizzati da enti locali sensibili alle esigenze dello sport. Uno dei motivi che impedisce il decollo dello skiroll.

Giorgio Brusadelli          
www.fondoitalia.it           

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Il sito ufficiale della Suverull: www.sportnet.ee/suverull

 

Aggiornato il 20-08-04.

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