DIETRO LE MEDAGLIE
ITALIANE UN GRANDE MOVIMENTO SPORTIVO; E DIETRO LE MEDAGLIE FRANCESI?
Levento più importante per lo
Skiroll Mondiale si è appena concluso ed è ora di tracciare i primi bilanci dei
risultati ottenuti questanno nel nostro sport.
Questo è il primo di una serie di articoli
legati al mondo dello skiroll, che pubblichiamo con la speranza che gli argomenti trattati
siano di spunto sia per chi copre incarichi di responsabilità, sia per stimolare il
dibattito tra i nostri lettori.
Iniziamo dalla fine, e cioè dai Campionati
del Mondo di Cervinia, dove la nostra squadra era composta, a differenza di altre,
esclusivamente di skirollisti, che si erano guadagnati la convocazione, partecipando alle
gare federali di Coppa Italia e di Campionato Italiano svoltesi dal mese di Maggio a
Luglio.
Il medagliere
Il bottino dei nostri ragazzi è il seguente: sette medaglie di cui un
oro che luccica nella gara di pattuglia con la squadra composta dagli Juniores Paredi,
Bianchi, Butti e Romanin, due argenti nellinseguimento con latleta
simbolo della squadra Alfio di Gregorio e con Paredi nel prologo in alternato, quattro
bronzi con Bogatec nello sprint, Paredi nellinseguimento, oltre alle staffette
seniores e Juniores, composte rispettivamente da Di Gregorio, Collavo, Pertile, e Paredi,
Sbabo, Ferracin. |
Nazione |
Oro |
Argento |
Bronzo |
TOTALE |
Francia |
4 |
5 |
4 |
13 |
Svezia |
7 |
2 |
3 |
12 |
Italia |
1 |
2 |
4 |
7 |
Germania |
1 |
2 |
3 |
6 |
Rep. Ceca |
2 |
2 |
2 |
6 |
Ucraina |
2 |
1 |
1 |
4 |
Danimarca |
0 |
2 |
0 |
2 |
Russia |
0 |
2 |
0 |
2 |
Slovacchia |
1 |
0 |
0 |
1 |
Olanda |
0 |
0 |
1 |
1 |
|

Numerosi quarti posti hanno privato i nostri atleti di altre meritate soddisfazioni. Un
decimo dalla medaglia per Collavo nellinseguimento (nella foto del fotofinish), due
decimi per la pattuglia seniores composta da Druidi, Sartor, DIncal e Bettineschi.
Nello sprint è invece finito quarto un altro azzurro, lo Juniores Emanuele Sbabo.
Le gare valide invece per la Coppa del Mondo hanno portato altre soddisfazioni, con le
vittorie delle Juniores Paulina, Grivon, Pascal e Ribolzi nella pattuglia, e ancora
Ribolzi, Bogatec e Paulina in staffetta.
Tedesco vince la prova nella categoria master due dove Gnata è terzo. Corso e Concini si
piazzano secondi e terzi nella prova di categoria master uno.
Nella classifica finale di Coppa del Mondo vincono Alfio di Gregorio nei Seniores, e
Paredi negli Juniores, mentre lItalia è seconda dietro la Germania nella classifica
a squadre.
Largomento che oggi intendiamo
trattare è che cosa ci sia dietro questa lunga lista di successi, e quali siano le
risorse a cui la squadra italiana attinge per conservare una posizione di leadership in
uno sport che, come hanno dimostrato i Mondiali recentemente conclusi, presenta alla
partenza delle gare atleti di altissimo livello, come sono i professionisti appartenenti
alle nazionali di sci nordico, di cui alcuni facenti anche parte del gruppo rosso di Coppa
del Mondo.
La
risposta è una sola: la passione e il volontariato sportivo. Infatti le risorse della
nostra squadra, che inevitabilmente dipendono dalle leggi di mercato, sono state in questa
stagione estremamente ridotte, se è vero quanto si legge nellarticolo pubblicato
sabato 31 agosto 2002 dalla Gazzetta dello Sport, dove Collavo
ricordava che oltre che con la preparazione sportiva, doveva fare i conti con il suo
lavoro allEnel, e, seppur parzialmente, con i costi delle trasferte di Coppa del
Mondo. Malgrado ciò, e cioè malgrado le scarse risorse economiche e il carattere
dilettantistico dei nostri nazionali, ai campionati del mondo i nostri atleti hanno
combattuto alla pari, e spesso messo dietro i più quotati fondisti professionisti, solo
grazie ad enormi sacrifici ed ad una grande passione per lo sport, in particolare per il
nostro sport, che ha dimostrato di essere oltre che divertente per chi lo pratica, anche
altamente spettacolare. Quindi il segreto è la passione, non i soldi, perché i nostri
atleti per gareggiare spendono e non guadagnano. E sicuramente si divertono, perché il
ricco calendario di gare che vengono proposte da Maggio a Novembre sono in grado di
accontentare ogni atleta ed ogni esigenza. Tutte le domeniche si registrano infatti
due-tre competizioni sul territorio nazionale, a cui partecipano due-tecento atleti
agonisti.
In queste manifestazioni si respira un'atmosfera di sana competizione, ma soprattutto
balza agli occhi lo spirito di amicizia e di divertimento con cui si trascorre la giornata
di gara.
La mancanza di esasperazione sportiva fa dello skiroll unisola felice, nel desolante
panorama sportivo professionistico ed amatoriale, che occupa la cronaca nera dei giornali
con cadenza quasi giornaliera.
Lambiente dello skiroll è quanto di meglio si possa pretendere sia per chi vuole
passare una piacevole giornata, sia per i giovani che debbano intraprendere un percorso
formativo ed educazionale.
Ai recenti Campionati Mondiali è accaduto
un fatto insolito, almeno rispetto alla prima edizione Olandese. Alcune nazioni, come la
Francia, hanno infatti presentato, non la propria squadra di skiroll, che pure esiste e
partecipa alle Gare di Coppa del Mondo, anche se non con risultati di primissimo ordine,
ma i migliori specialisti dello sci nordico. Non possiamo sapere che cosa abbia attirato a
Cervinia i professionisti del fondo, che hanno dato lustro alla manifestazione e reso
ancora più lucenti le medaglie dei nostri seri e preparati artigiani dello sport.
Nelle giornate di gare non sono mancate le
critiche alle scelte della Direzione Agonistica e più volte si è sentita invocare la
convocazione dei nostri migliori fondisti, ma noi ci chiediamo se atleti professionisti
dello sci nordico sarebbero disposti a gareggiare gratis, per una medaglia che non
aumenterebbe il prestigio del loro palmarès, ed inoltre: quale valore e quale beneficio
potrebbe portare al nostro movimento una medaglia conquistata da atleti "presi
in prestito" da uno sport di professionisti?
La redazione di Skiroll.it
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