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Lunedì 16 Giugno 2003
SKIROLL . Nella cronoscalata è tricolore
Di Gregorio vola Rivali... ubriacati
Gran prova dell’azzurro a Cima Grappa

di Renato Angonese


Semonzo -  Ennesimo tricolore, ancora in salita, per Alfio Di Gregorio senza avversari sui "suoi" tornanti, quelli della provinciale "140", dove abitualmente si allena. Quelli che dall’ultimo lembo della Marca Trevigiana col Bassanese portano su, verso il massiccio del Grappa. Scala l’asperità con l’autorevolezza del campione nonostante poco prima del via avesse cambiato gli skiroll calzando quelli a tre ruote in sostituzione di quelli a due da lui usati abitualmente perchè particolarmente adatti quando in gara si deve usare il passo alternato.
La Coppa Industria Alimentare Ferraro-Pasta Montegrappa, organizzata dal Cs Bassano in collaborazione col Comune di Borso ed il Gruppo Ana di Mussolente, prevedeva l’uso del passo alternato e la partenza a cronometro. Dunque una cronoscalata in piena regola. Prova in cui chi non è al top becca di brutto. Anche perché al passo del "forestale" azzurro attualmente nessun altro riesce ad adeguarsi.
Ci ha provato Alberto Pertile ma ha dovuto rinunciare ben presto. «Non era giornata - commenta - certo devo migliorare per poter affrontare con tranquillità gli ormai imminenti impegni internazionali». Gli altri concorrenti più forti, tutti indistintamente alle prese col caldo soffocante, hanno sostanzialmente gareggiato sino al Col del Puppolo per giocarsi i posti dal secondo in poi. A spuntarla il friulano Pietro Filippin (Pattinatori Tolmezzo), peraltro staccato di 2’16"1 dopo 9 chilometri abbondanti di gara a cronometro, su un ritrovato Stefano Cordoni, terzo, a quasi 3’ seguito dall’altro skirollista lombardo Paolo Barzaghi quindi la promessa comasca Simone Paredi.
In generale la durezza dell’ascesa, sedici tornanti, mai un tratto di vero riposo con l’8 per cento di pendenza media, ha fatto emergere gli atleti più avvezzi a condizioni agonistiche durissime quali si sono rivelate quelle di questo "tricolore" della salita mentre anche la scelta di skiroll e relative rotelle ha avuto un suo particolare peso nell’economia del risultato di ciascuno degli oltre 150 concorrenti. «Avessi avuto i due ruote ok - sottolinea Di Gregorio - conoscendo alla perfezione il percorso avrei ulteriormente abbassato il limite. Già così va comunque bene».
Al femminile la conferma del valore dell’esperienza agonistica acquisita arriva dalla vittoria, per il nonnulla di 9/10, della più navigata Monica Comi sulla "forestale" Viviana Druidi soddisfatta egualmente ed all’altezza della sfida. Bronzo all’azzurra Erika Bettineschi (Brianza Skiroll) attardata di quasi 1’ e mezzo. Il risultato complessivo in chiave biancorossa si può ritenere positivo in quanto oltre all’imprendibile Di Gregorio hanno ottenuto vittorie di categoria Rosanna Bassan (Sav & Caltrano), fra l’altro al quinto posto in assoluto, ed il veterano Roberto Martini, stesso club ampiamente avanti nella Master 3 e l’undicenne Sofia Rigoni (Cs Bassano) fra le esordienti. Sul podio sono inoltre saliti Sebastiano Pozza (Cs Bassano) terzo dei "ragazzi", Mario ed Alberto Duso (Sav & Caltrano), zio e nipote, entrambi terzi in categoria, Vittorino Corso secondo nella Master 2 nonostante una caduta ed Antonio Gnata terzo nello stesso raggruppamento. Di rilievo anche le prove di Marco Crestani, 13° assoluto, Pierangelo Lora, Ennio Savio, Gino Ceccato e Sergio Ambrosini ma, in generale, tutti hanno onorato l’impegno casalingo.
Fra i club prevale piuttosto nettamente il Brianza Skiroll davanti alla Sav & Caltrano ed ai giallorossi della Valbrenta padroni di casa.
A precedere l’assegnazione del titolo italiano della salita Nove ha ospitato il 3° trofeo Nove Terra di Ceramica conclusosi con un podio tutto vicentino nei due gradini più alti perché era lo scledense Emanuele Sbabo a precedere di poco l’altro giallorosso della Valleogra Roberto Ferracin. Nella finalina per il bronzo il lombardo Marco Ranaldi superava, invece, il bassanese Omar Peruzzo.
Nel femminile vittoria in scioltezza della "forestale" udinese Viviana Druidi davanti all’azzurra Agnese Frigerio mentre al terzo posto si piazzava la Rebecchi, skirollista proveniente dalla Lombardia. Alla gara novese erano preannunciati al via alcuni azzurri dello sci nordico bloccati all’ultimo nel ritiro della squadra nazionale ed anche altri vicentini in grado di ben figurare. Un vero peccato in quanto il percorso si presta in maniera egregia ad ospitare prove veloci ben più "affollate".

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