Skiroll.it: Aggiornato il 08-06-07.

Per Francesca Rebecchi il momento dei fiori d'arancio

Dopo i titoli europei e mondiali Age Group di winter triathlon, a Vigolo Marchese  (PC) il nuovo traguardo che taglierà insieme a Guido Ricca. Poi viaggio di nozze con tappe in bicicletta fino ad Amsterdam

7 GIUGNO - In un inverno purtroppo avaro di neve Francesca Rebecchi qualche bella soddisfazione se l’è levata ugualmente in uno sport che riassume le sue più grandi passioni, il triathlon invernale che abbina corsa, mountain bike e sci di fondo.  Al titolo europeo Age-Group, la categoria di atleti amatori ad alto livello che viene subito dopo l’elite,  conquistato a Triesemberg, nel  Lichtenstein, poche settimane dopo ha aggiunto anche quello mondiale a Flassin, in Val d’Aosta. Gare che l'azzurra di skiroll ha condiviso con il fidanzato e prossimo marito Guido Ricca, ingegnere informatico che lavora per l’Agip in Olanda, è un forte triatleta e soprattutto bravissimo biker, medaglia di bronzo nella stesso campionato europeo.

Quella forma l’ha mantenuta, sfogandola prevalentemente in gare di MTB  e duathlon, condizionata però, oltre che dagli impegni di lavoro, dai preparativi per il matrimonio. Niente skiroll per forza maggiore;  per il momento l’agonismo in materia è rinviato all’autunno dopo aver  perso l’occasione di cimentarsi domenica scorsa in quel di Pejo, nella gara in salita valida con selezione per la Coppa del Mondo di Piglio. Ci Teneva. Tanto per ricorrere ad una frase fatta, su quel percorso in forte pendenza lei ci sarebbe letteralmente andata a nozze come ha fatto la sua amica Erika Bettineschi.

 Nozze che  comunque sono ugualmente  in dirittura d’arrivo: lo striscione del traguardo sabato 9 giugno, con pranzo in un agriturismo di Vigolo Marchese, frazione  collinare di Castell’Arquato in provincia di Piacenza. Una meta che, nelle intenzioni originarie, doveva essere raggiunta in bicicletta dai novelli coniugi e dagli invitati dotati di spirito sportivo ma alla quale la sposa approderà su un mezzo più tradizionale, un gippone guidato da un amico. Una rinuncia forzata, dovuta all’abito. Naturalmente bianco, lungo, con un po’ di strascico e un’elaborata acconciatura dei capelli e del velo che mal si conciliano con un mezzo di locomozione a pedali, con la catena nella quale lo strascico, qualunque accorgimento si volesse attuare, è inevitabilmente destinato a infilarsi. Dando, come risultato, un capitombolo che non è certo il sistema migliore per iniziare la nuova vita da donna sposata.

 Ci sarà comunque il modo di recuperare il giorno successivo, con una scampagnata con gli amici dello sci club che si fermeranno a passare la notte nello stesso agriturismo. Fra i quali non dovrebbe mancare un ex campione del mondo di fondo, 30 km juniores, quel Pietro Broggini che, in questa occasione, sarà scortato dalla moglie Marta Sironi, sorella di quel Matteo che con sci di fondo,corsa e skiroll ha a sua volta una lunga costumanza.  

Matrimonio di sportivi doc, dunque, con invitati che lo sport ce l’hanno anch’essi nel dna. Ci sarà anche  il CT dello skiroll, Pierluigi Papa, accompagnato dalla moglie Laura Leoni e prole che ha anch’essa un ruolo importante nella cerimonia. La figlia maggiore, Carlotta, accompagnata da Stefano, nipote del marito, porterà gli anelli all’altare; la secondogenita Letizia provvederà ad allietare la cerimonia con la sua vivacità. Un atto di presenza dovuto per annosa amicizia, condizionato purtroppo dall’appuntamento che li attende a Sgonico, dove il mattino successivo è in programma l’ormai tradizionale gara su percorso misto organizzata dal Mladina. Il tempo di partecipare alla cerimonia, mangiare un boccone e rimettersi in viaggio verso Trieste.

 Quanto agli sposi la meta successiva sarà Amsterdam, che raggiungeranno a tappe passando per il Gran San Bernardo e con successive deviazioni verso l’Oberland Bernese e la Foresta Nera. In auto, poiché servirà per il trasloco, ma portandosi dietro le biciclette con le quali, ad ogni tappa, provvederanno a fare qualche lunga escursione che al diletto di pedalare in zone che meritano di essere visitate, unirà l’utilità di mantenere la condizione partecipando fra l’altro ad una granfondo di 80 km in Germania.

Tutto pianificato, insomma, come il successivo menage familiare che, finché tornerà a lavorare all’Agip di San Donato, costringerà Guido Ricca a fare il pendolare dall’Olanda, oltre che con l'Italia per raggiungere la moglie nel fine settimana come ha fatto finora, anche con Helsinki, dove Francesca dovrà trasferirsi  in agosto, naturalmente mettendo nel bagaglio gli skiroll. Non è una novità, del resto. Fa la cartografa per la Navteq, una società americana di mappe digitali che ha uffici dappertutto e che l’ha già mandata in Svezia. Adesso le tocca la Finlandia: strade e ambiente ideali per allenarsi per il finale di stagione. Obbiettivo? Gare in salita, come la Sondrio-Chiesa Valmalenco e il Trofeo Sportful che ha già messo nel mirino. La rivedremo volentieri al via, con la grinta che la contraddistingue da sempre

Giorgio Brusadelli
www.fondoitalia.it

Aggiornato il 08-06-07.