Skiroll.it: Aggiornato il 05-06-07.

Alfio Di Gregorio ed Erika Bettineschi in salita a Pejo

La pendenza e la distanza hanno fatto emergere i due più forti in questo momento. A determinare il risultato nella gara maschile un controverso contatto con Paredi che ha rotto il puntale del bastoncino senza trovare il cambio

 PEJO (TN) 3 giugno – Il “solito” Alfio Di Gregorio fra i maschi che a questa gara in salita è ormai abbonato, la rivincita di Erika Bettineschi su Viviana Druidi fra le donne, qualche nome nuovo in evidenza, il regolamento da cambiare e una maggior elasticità nella sua applicazione e, buon ultimo ma determinante, un problema che si avverte sempre più spesso e meriterebbe una soluzione già nella prossima gara: la rottura dei bastoncini, che può risultare determinante ai fini del risultato. Questa, in  estrema sintesi, la prova di Coppa Italia che aveva un’importanza fondamentale in quanto test di selezione per la selezione della nazionale che il 22/23 giugno gareggerà a Piglio (FR) in Coppa del Mondo, primo appuntamento della stagione internazionale. Andiamo dunque con ordine, cominciando dai due vincitori.

Che Alfio fosse già in forma lo avevano dimostrato i test ad inizio settimana al Centro di medicina sportiva dell’ospedale di Sondalo: ha 37 anni, ma è meglio che l’anno scorso di questi tempi. E’ come il vino di qualità che migliora invecchiando. In più una maggior fiducia in se stesso. Come previsto, era Simone Paredi il suo ipotizzabile avversario, e così è stato, ma si è trovato messo fuori gioco dalla rottura del bastoncino destro mentre, in coppia, avevano staccato tutti. Confronto condizionato, dunque.

 Erika, invece, è stata un’assoluta sorpresa non solo per la prestazione offerta, che migliora di 15 secondi il tempo ottenuto nella passata edizione conclusa alle spalle di Viviana Druidi (con lei nella foto) ma per ll modo in cui ha interpretato la corsa. Da protagonista convinta dei suoi mezzi, correndo più in doppio che nel solito cric crocc. Ha allungato e se n'è andata. Si vede che è migliorata: evidentemente, insegnando ai suoi ragazzini di Schilpario, qui presenti in buon numero, ha curato maggiormente se  stessa e incrementato la preparazione aggiungendovi una buona dose di  corsa in montagna.

I nomi nuovi sono quello di Sergio Bonaldi, biathleta dell’Esercito che si sta consacrando allo skiroll, il carnico Michele De Pauli (nella foto sotto con Di Gregorio) che fra gli juniores viene a riempire un vuoto che si è creato con diversi passaggi di categoria e Laura Leoni, che nome nuovo non è ma, dopo la maternità, pur con qualche problema di allenamento per l’aumento degli impegni familiari, è tornata su tempi e ritmi migliori rispetto al passato.

 Tempi che, in questa gara, non possono costituire un confronto con quella dell’anno scorso che era a tre quarti di stagione, e quindi in un momento di maggior forma generale,  ma anche perché  si era corso in una bella giornata di sole, con asfalto perfettamente asciutto. Questa volta il sole usciva a spizzichi dalle nubi i ma non bastava ad  asciugare l’asfalto  rimasto inzuppato dall’acqua caduta nel giorno precedente e durante la notte. Nel tratto in mezzo ai pini, fra Cogolo e Pejo Fonte, il fondo era infatti bagnato, costringendo i concorrenti a vere e proprie acrobazie per non schizzar via lateralmente in fase di spinta. Di qui la possibilità di finire con lo skiroll sul puntale di qualche bastoncino del concorrente a fianco o immediatamente dietro.

Che, per citare i casi più macroscopici, è quanto capitato a Paredi ed Eugenio Bianchi. Al primo  mentre lui e Di Gregorio marciavano quasi incollati, al secondo mentre era in gruppo. Paredi non ha trovato il ricambio e ha dovuto sorbirsi gli ultimi 3 km, i più duri, senza un puntale, mentre Bianchi, dopo aver ricevuto un rifiuto da una donna che teneva un mazzo di  bastoncini di riserva per gli atleti del suo club, ha fortunatamente avuto il cambio da Kosuta (il papà di Ana, che non era presente alla gara), ma troppo tardi per tornare nel vivo della lotta per il podio. E’ riuscito a recuperare diverse posizioni, ma Bonaldi era ormai irraggiungibile.

 Tutto da interpretare il modo in cui si è verificato l’incidente di Paredi. L’alpino accusa Di Gregorio di avergli tranciato deliberatamente il puntale, il forestale naturalmente si tira fuori. Una specie di “querelle” che si trascina da tempo fra il nostro più titolato atleta e fra chi vorrebbe prenderne il posto, e che spesso è degenerata a tutto discapito del gioco e dell’armonia di squadra quando ci si ritrova in nazionale. Non è il primo caso del genere fra i due e sarebbe quindi opportuno che, in caso di situazioni analoghe, si dessero una calmata. Qui la strada è larga, con ampie possibilità di sorpasso, si viaggiava in salita ad andatura ridotta e non c’erano dunque ragioni di succhiare le ruote come si fa nel ciclismo. Non c’erano testimoni oculari che potessero avvallare l’una o l’altra tesi, e le foto scattate da Roberto Tonussi dal furgone che precede la coppia in fuga riprendono purtroppo i momenti immediatamente precedenti e susseguenti al contatto fra i due battistrada.

 La questione del regolamento, infine, che ha sollevato più di una polemica fra Massimino Bezzi, organizzatore di questo 10° Trofeo Comune di Pejo e direttore di gara, e il giudice arbitro Roberta Vischi, che questo regolamento lo applica alla lettera.

Tema dello scontro la formazione dei gruppi di partenza che viene fatta in base al punteggio che si acquisisce e si accumula gara dopo gara e dà luogo ad una classifica che sale a scalare da zero. Nella prima fascia, dunque, con i  20 migliori punteggiati, si possono inserire anche elementi “meritevoli” che però non hanno punti. E’ il caso, per esempio, di campioni dello sci di fondo che si cimentano per una singola occasione. Essere nella prima fascia è importante poiché nella fase concitata della partenza e dei primi chilometri a gruppo compatto è meno facile entrare in collisione e rompere i bastoncini, oppure effettuare sorpassi se non c’è immediatamente una salita che allunga il gruppone. Si viaggia più tranquilli, insomma, poiché chi tira e chi sta in scia sono non soltanto i più forti ma anche i migliori dal punto di vista della tecnica.

 Qui si trattava di inserire nel primo gruppo Gianni Penasa, campione locale e master di livello mondiale, e il biathleta Bonaldi (primo a sinistra nella foto con Di Gregorio, Theodule, Pession e Paredi). L’eccezione alla regola era semplicemente una questione di buon senso, di una maggior duttilità nell’applicazione del regolamento che invece è mancata per il semplice fatto che per la signora Vischi il regolamento è come la tavola dei comandamenti della dottrina cattolica dai quali non si può transigere. E questo è un problema che lo skiroll si trascina da quando la giudice arbitro triestina è approdato nella  specialità che, come lo sci di fondo dal quale deriva ed è strettamente collegato sul piano internazionale, non può sempre sottostare a rigide interpretazioni. Lo capisce anche un giornalista integralista e a maggior ragione dovrebbe saperlo un giudice di gara.

Spesso si deve ricorrere ad accomodamenti se non addirittura a compromessi necessari per una maggior regolarità della gare e per la natura particolare della stessa. In questo caso c'era di mezzo la selezione per la Coppa del Mondo che non poteva penalizzare atleti in odore di maglia azzurra costretti a partire dal fondo invece che davanti. Altrettanto opportuno che tutti gli aspiranti e juniores che possono entrare in squadra corressero con i seniores in quanto in Coppa la distanza è uguale per tutti e solo così possono dimostrare le loro potenzialità ancora inespresse. Il regolamento lo prevede ma in questo caso è rimasta un’opzione.

La signora Vischi nello skiroll è ormai diventata un’istituzione che merita il massimo rispetto. Deve però rendersi conto a sua volta che anche i monumenti non sono immarcescibili ma devono  adeguarsi ai tempi e che con un po’ di elasticità si può trovare la soluzione giusta senza irritare gli animi di chi, organizzatori e atleti, sono già eccitati per conto loro senza dover aggiungere altri motivi di inutile polemica. Se poi si fossero aggregate le partenze della categorie giovanili invece che far partire maschi e femmine - due/tre unità - a due minuti di distanza, ne avrebbe guadagnato la spettacolarità della corsa che non si ritrova certo nella marcia di pochi  tapini isolati per i quali è una vera e propria mortificazione. Ne avrebbe beneficiato anche la durata della manifestazione che non avrebbe punti morti e godrebbe di una riduzione dei tempi a vantaggio della circolazione di tutti.

Un’altra cosa da sottolineare. La gara a mezzogiorno era finita, la premiazione è stata predisposta per le 15,00. E’ cosa che capita spesso. Con tutti i chilometri da fare per  il rientro, sarebbe invece opportuno che, in questa e in successive occasioni, si riducessero i tempi per evitare di viaggiare nelle ore di maggior traffico. Un consiglio disinteressato.

Massimino BezziLa cronaca, infine.  In una gara in cui a imporre il risultato è la predisposizione alla salita, di spunti se ne possono ricavare pochi. E’ sempre la pendenza e la fatica a fare la differenza, la selezione è automatica con il passare dei chilometri e l’ordine d’arrivo parla chiaro di per se stesso. Si sono imposti i più forti e tutti sono arrivati stremati. Ci hanno messo il cuore e sulle ultime rampe hanno sputato anche l’anima. Non servono altri commenti, al di là del riconoscimento per ciò che Massimino Bezzi (nella foto) è stato capace di fare, rilanciando lo sprint della vigilia nella zona industriale di Ossana che ha dato una soddisfazione anche ai velocisti ed è stato vinto da David Bogatec su Emanuele Sbabo, e per come ha organizzato la gara. Quasi tutto da solo, e da "sceriffo" capace di mobilitare una  ventina di carabinieri  e il manipolo dei Vigili del fuoco e della protezione civile che hanno imposto la chiusura della strada per la tutta la gara e protetto la marcia dei concorrenti. Funzionasse così la vita quotidiana ......

Classifica assoluta maschile km 12,3
1. Di Gregorio Alfio (Forestale) 37.56.0; 2. Paredi Simone (Esercito) +46.70; 3. Bonaldi Sergio (Esercito) 1.52. 30; 4. Bianchi Eugenio (Brianza Skiroll) 2.31.40; 5. Theodule Valerio (Esercito) 2.47.0; 6. Pession  Jules (Esercito) 3.05.10; 7. Gabrielli Roberto (Monte Giner) 3.45.80; 8. Penasa Gianni (Monte Giner) 4.29.10 primo cat. Master 1; 9. Merlini Francesco (GSA Vicenza) 4.57.70; 10. Ivaldo Christian (Angrogna) 6.01.70; 11. Stella Andrea (Monte Giner) 6.14.70; 12. De Pauli Michele (Tolmezzo) 6.15.80 primo cat. Aspiranti); 13. Quadrubbi Matteo (Brianza Skiroll) 6.17.50; 14. Bortolas Manuel (Angrogna) 6.25.10; 15. Torchitti Vittorio (Brianza Skiroll) 6.30.46 primo cat. Master 2; 16. Papa Pierluigi (CUS Bologna) 6.34.80; 17. Valerio Massimo (Hartmann) 6.45.76; 18. Gionta Marcello 6.50.80 secondo Master 1; 19. Affollari Alberto (Sav Vicenza) 8.03.30; 20. Galassi Michael 8.09.40 secondo Aspiranti); 21.Panontin Mauro (Orsago) 8.17.90; 22. Zeni Gianfranco (Montebelluna) secondo Master 2 8.46.0; 23. Collavo Mirco (Bassano) 8.46.00; 24. Biazzi Stefano (Bobbio) 8.55.90 terzo Master 1; 25. Riccardi Alessandro (Brianza Skiroll) 9.00.30; 26. Musazzi Simone (Brianza Skiroll) 9.04.40; 27. Duso Alberto (SAV Vicenza) 9.08.30 primo cat. Juniores; 28. Beri Marco (Lissone) 9.20.90 secondo Juniores; 29. Canella Tiziano (Monte Giner) 9.28.30 terzo Juniores), 30. Grivon Orlando (Monte Cervino) 9.29.30 terzo Master 2

Classifica assoluta femminile km 8
1. Bettineschi Erika (Brianza Skiroll) 33.40.40; 2. Druidi Viviana (Forestale) +35.70; 3. Leoni Laura (CUS Bologna) 52.70;  4.Carmagnola Daniela (Brianza Skiroll)  1.22.10; 5. Bogatec Mateja (Mladina) 1.33.50; 6. Rosa Anna (Esercito) 2.18.10; 7. Straub Annemarie (Bassano) 3.23.60; 8. D’Incal Kezia (Montebelluna) 3.38.60; 9. Zanatta Vania (Montebelluna) 8.24.80; 10. Chiavia Antonella (Angrogna) 9.09.50; 11. Bertocco Annalisa (Monte Giner) 12.22.80 prima cat. Master; 12. Vicini Marta (Montebelluna) 16. 32.0 prima cat. Juniuores; 13. Bernardi Paola (Brianza Skiroll) 18.41.70; 14. Di Lenardo Chiara (Mladina) 22.15.80; 15. Cardarelli Graziella (CUS Bologna) 27.11.50

Classifica società
1. G.S. Monte Giner punti 3.457; 2. C.S. Bassano 3.149; 3. Brianza Skiroll 3.120; 4. S.C. Montebelluna 2.322; 5. S.C. Lissone 1.802; 6. SAV Vicenza & Caltrano 1.633; 7. Mladina Triesde 1.480; 8. C.S. Esercito 1.343; 9. GSA Vicenza 1.077; 10. S.C. Bobbio 957; 11.S.C. Angrogna 924; 12. Com. Mont. Monte Cervino 855; 13. C.S. Forestale 609; 14. CUS Bologna 566; 15. S.C. Barzio Valsassina 404; 16. Gronlait Orienteering Team 336; 17. A.P. Tolmezzo 306; 18. U.S. Nicolosi 234; 19. S.C. Orsago 231; 2p0. G.S. Hartmann 187

Giovani maschile km 1
1. Gheno Tobia (Bassano) 6.03.00; 2. Bezzi Giulio (Monte Giner); 3. Brida Leonardo (Monte Giner)

Giovani femminile km 1
1. Genziani Alice (Brianza Skiroll) 7.23.30; 2. Gheno Marianna (Bassano)

Esordienti maschile km 2
1. Giardina Jacopo (Monte Giner) 10.58.10; 2. Giura Luka  (Mladina) 3. Rossi Amtonio (Lissone), 4. Baruffaldi Matteo (Lissone)

Esordienti femminile km 2
1. Gheno Claudia (Bassano) 11.36.90; 2. Brioglio Milady (Monte Giner); 3. Gontier Sharon (Monte Cervino); 4. Rossi Chiara (Lissone)

Ragazzi maschile km 3
1. Gheno Mattia (Bassano) 16.43.10; 2. Dalla Via Alberto (GSA Vicenza); 3. Bertolini ERgidio Monte Giner); 4. Jona Nicola (Mladina); 5. Morelli Alex (Brianza Skiroll)

Ragazzi femminile km 3
1. D’Agostini Chiara (Montebelluna) 20.34.90; 2. Schena Francesca (Lissone)

Allievi maschile km 5,2
1. Scremin Luca (Bassano) 33.10.10; 2. Zannoni Pietro (Bassano) 3. Rusconi Roberto (Lissone); 4. Rainieri Armando (Brianza Skiroll); 5. Maj cristian (Brianza Skiroll)

Allievi femminile km 5,2
1. Gobbato Anna (Montebelluna) 35.49.20; 2. Gheno Giada (Bassano); 3. Gontier Marie Claire (Monte Cervino); 4. Selva Arianna (Lissone); 5. Buzzoni Erica (Lissone)

Aspiranti maschile km 5,2
1. Paganessi Stefano (Brianza Skiroll) 24.49.60; 2. Buzzoni Piergiorgio (Lissone); 3. Greco Umberto (Nicolosi); 4. Zacco Alberto (Angrogna); 5. Tamburini Enrico (Monte Cervino)

Aspiranti femminile km 5,2
1. Rusconi Silvia (Lissone) 39.52.70

Juniores maschile km 12,3
1. De Paulli Michele (Tolmezzo) 44.11.80; 2. Galassi Michael (Mladina) 3. Duso Alberto (SAV Vicenza); 4. Beri Marco (Lissone); 5. Canella Tiziano (Monte Giner); 6. Mottaq Giovanni (Nicolosi)

Juniores femminile km 8
1. Vicini Marta (Montebelluna) 50.12.40

Classifica sprint (Fra parentesi i tempi di qualifica sulla distanza di 130 metri in leggera salita)

1. Bogatec David (19.08); 2. Sbabo Emanuele (19.00); 3. Berlanda Alessio (19.13); 4. Stella Andrea (20.72); 5. Gabrielli Roberto (21.90); 6. Merlini Francesco (23.16); 7. Marchetto Claudio (24.51); 8. Gionta Marcello (24.75); 9. Bonaguro Armando (28.74)

Giovani: 1. Giardina Jacopo (30.09); 2. Bezzi Giulio (38.01)

Giorgio Brusadelli
www.fondoitalia.it

  Hotel Aurora

Aggiornato il 05-06-07.