Skiroll.it: Aggiornato il 10-12-06.

Skirollonga: tricolore annullato per errore di percorso

La moto apripista devia il gruppo di testa: così, invece che Paredi, il primo è Alberto Rispetto, il solo a prendere la strada giusta. Fra le donne Anna Rosa su Mateja Bogatec e Viviana Druidi

 ORSAGO (TV) – Campionato italiano Granfondo “Skirollonga” nel casino. Non assegnato il titolo italiano della categoria seniores maschile: logica anche se non per questo scontata conclusione di una corsa risultata falsata da un’errata deviazione del gruppo di testa portato fuori strada dal motociclista di servizio quando, dopo una gara tutta di conserva, si apprestava alla volata. Al traguardo, situato in centro paese, mancavano poco meno di 3 km, dopo averne percorsi 48 su un circuito di 12 da ripetere quattro volte, e fino a quel momento non si erano avuti episodi di particolare rilievo. Corsa tattica, semplicemente, tutti a guardarsi e a tenersi sotto controllo. Marcamento stretto (nella foto il vincitore Alberto Rispetto).

Qualche allungo, più velleitario che altro, subito rientrato poiché una leggera brezza sconsigliava tentativi solitari e non si è mai formato quel gruppetto che, dandosi i cambi, potesse andare all’arrivo. Andatura tutto sommato tranquilla, tanto da intrupparsi in 23 , fra i quali anche Pierluigi Papa, il CT della nazionale di skiroll, e Marco Selle, allenatore della nazionale di fondo femminile, che era venuto ad Orsago con i granfondisti Cattaneo e Costantin, gli azzurri delle lunghe distanze di cui è stato allenatore fino alla stagione scorsa. Inserimento interessante, quello dei fondisti, che dà un valore aggiunto al mondo dello skiroll, come è già capitato con la vittoria di Pietro Piller Cottrer a Montebelluna nel campionato in piano. Campione olimpico e mondiale degli sci stretti che è venuto a giocarsi la faccia con gli specialisti.

La velocità che si è elevata proprio quando il motociclista che precedeva i battistrada, invece che seguire il pulmino dell’organizzazione, ha incomprensibilmente lasciato il tracciato di gara, svoltando a destra e non a sinistra, per infilarsi su una strada esterna al circuito, non chiusa al traffico e quindi ad altissimo rischio. Tanto è vero che Pierluigi Costantin, momentaneo apripista, dopo una curva cieca si è trovato addosso ad un’auto ferma. E’ riuscito ad evitare l’impatto frontale ma è finito ugualmente su una fiancata della vettura tranciando di netto uno skiroll ed entrambi i bastoncini. Nella rovinosa caduta ha riportato brutte escoriazioni e qualche botta. Il gruppo che lo seguiva procedendo a velocità sostenuta è fortunatamente riuscito ad evitare la collisione, il caduto e i possibili danni conseguenti. Il motociclista ha continuato per almeno un paio di chilometro a indirizzare i concorrenti lungo strade non chiuse al traffico fino ad arrivare sulla Statale che in quelle ore era logicamente piuttosto trafficata. A quel punto si è defilato dicendo di non sapere da che parte andare.

 Dopo una breve escursione sulla SS13 Pontebbana, il gruppo è tornato indietro per trovare poi autonomamente la via del traguardo. Dove, nel frattempo, il pubblico sconcertato più che meravigliato, aveva visto arrivare tutto solo Alberto Rispetto (nella foto in alto), atleta della società organizzatrice che finora non si era mai segnalato per imprese particolari, precedendo di 2’44” Stefano Roffarè. Conoscendo il percorso, quando gli altri hanno deviato lui ha continuato per la strada giusta, e lo stesso aveva fatto il secondo classificato. Altri 5 minuti di attesa ed ecco la volata del gruppo (foto a lato), vinta da Paredi con un certo vantaggio su Sbabo che si era toccato con Filippin; al terzo posto Pession e dietro tutti gli altri allungati.

Inevitabili le polemiche e le contestazioni delle quali si è fatto portavoce proprio Marco Selle che ha chiesto chiarimenti agli organizzatori, senza comunque ricevere soddisfazione. Titolo e premi momentaneamente assegnati in base all’ordine d’arrivo, fra la contestazione di chi sul podio ci doveva essere per merito e l’ha trovato invece occupato da altri che avevano saputo approfittare dell’insperata occasione. Che non doveva essere tale se il motociclista di cui sopra avesse saputo assolvere il compito che gli era stato affidato evidentemente con una certa leggerezza, e che si presta a più di un commento.

Fra tutti i battistrada, infatti, è stato il solo a sbagliare percorso in quanto le altre categorie sono arrivate al traguardo senza problemi. Una volta assodato l’errore di percorso, era chiaro che a battersi per la vittoria fosse il secondo gruppetto e non i primi due arrivati. Più che il regolamento, che non prevede purtroppo norme in casi del genere, logica e buon senso avrebbero voluto che, esperita una debita quanto rapida istruttoria, al momento di stilare la classifica ufficiale il giudice arbitro, forzando la situazione si assumesse la responsabilità di mettere le cose come effettivamente stavano e non come si sono invece verificate. Annamaria Caporali, che rivestiva questo ruolo, è intervenuta, ma limitandosi a negare a posteriori l’assegnazione del titolo: il che è già un passo avanti ma non sufficiente a soddisfare chi lo aveva vinto, Paredi appunto, che ci puntava e aveva raggiunto il suo obiettivo.

Qualche colpa indubbiamente se la devono addossare pure gli atleti. Professionalità vorrebbe che, prima della gara, si procedesse ad un’ispezione del percorso per studiarne le caratteristiche: dal fondo stradale alla conformazione della zona traguardo, considerando il più che probabile arrivo allo sprint. Quando c’è stata la deviazione, più d’uno si è accorto che qualcosa non quadrava. La strada stretta e non chiusa al traffico, l’asfalto in condizioni precarie, certamente non adeguato ad un campionato italiano a differenza di quello riscontrato sul circuito. Quanto sarebbe dovuto bastare per mettere sull’avviso gente che non difetta certamente d’esperienza. Tutti invece dietro al motociclista come il gregge segue il pastore. Servirà da lezione.

 Di certo, comunque, si è trattato di un episodio che avrebbe potuto avere conseguenze più gravi di quelle riscontrate, considerando che ormai si corre in gruppo a velocità e con le tattiche del ciclismo e gli skiroll non hanno i freni come le bici. Necessario, più ancor che opportuno, che se ne tenga conto per il futuro, inserendo magari nel regolarmente norme che prevedano situazioni del genere. Nel 1950 in analoghe condizioni un cambio di percorso, quando era in testa, era costato a Serse Coppi la vittoria della Parigi-Roubaix, che comunque gli era stata ugualmente assegnata a pari merito con André Mahé che aveva invece infilato la strada giusta presentandosi per primo al traguardo. Al di là del regolamento, allora aveva trionfato quel buon senso che è invece mancato in questo campionato.

Gara tattica anche in campo femminile. Tutte insieme, compresa Laura Leoni che era al rientro dopo la maternità, fino al momento della volata che ha allungato il gruppo. Anna Rosa (nella foto) ha dominato nettamente togliendosi di scia Mateja Bogatec, l’ultima a resistere alla sua progressione. L’ennesima conferma di quella condizione che la vede anche capoclassifica di Coppa del Mondo.

Le classifiche

Società
1. S.C. Montebelluna punti 4161; 2. S.C. Orsago 3221; 3. C.S. Bassano 3035; 4. S.D. Mladina 1741; 5. Brianza Skiroll 1443; 8. C.S. Esercito 1226; 7. A.P. Tolmezzo 1198; 8. CUS Bologna 993; 9. Calepòpiovinil 542; 10. Sav Vicenza & Caltrano 363; 11. Barzio Valsassina 296; 12. C.S. Forestale 260; 13. GSA Vicenza 228; 14. S.C. Lissone 105

Seniores maschile
1. Rispetto Alberto (Orsago) 1:38.18.22; 2. Roffarè Stefano (Montebelluna) +2.44.13; 3. Paredi Simone (Esercito) 7.46.54; 4. Sbabo Emanuele (Cus Bologna) 7.47.32; 5. Pession Jules (Esercito) 7.48.63; 6. Galleri Daniele (Bassano)7.50.99; 7. Bortot Luca (Barzio Vals.) 7.56.16; 8. Filippin Pietro (Tolmezzo) 7.57.12; 9. Theodule Valerio (Esercito) 7.58.96; 10. Bianchi Eugenio (Brianza Skiroll) 8.05.90; 11. Armellin Denis (Orsago) 8.07.95; 12. Fabbro Roberto (Tolmezzo)8.08-69; 13. Berlanda Alessio (Caleppiovinil) 8.14.45; 14. Riccardi Alessandro (Brianza Skiroll) 8.18.93; 15. Selle Marco (Montebelluna) 8.20.98; 16. Cattaneo Marco (Montebelluna) 8.25.45; 17. Marchi Michele (GSA Vicenza) 8.26.40; 18. Collavo Mirco (Bassano) 8.27.18; 19. De Cia Fiore (Bassano) 8.28.08; 20. Checuz Michele (Montebelluna) 8.28.86; 21. Panontin Mauro (Orsago) 8.29.59; 22. Canello Silvio (Montebelluna) 8.30.97; 23. Papa Pierluigi (Cus Bologna) 8.32.51; 24. Fantus Stefano (Orsago) 8.34.05; 25. Svaizer Roberto (Montebelluna) 8.34.81; 26. Castagna Vittorio (Bassano) 11.13.59; 27. Giardina Corrado (Caleppiovinil) 11.14.96; 28. Simonetti Franco (Cus Bologna) 43.43.91

Senior femminile
1. Rosa Anna (Esercito) 1:24.37.58; 2. Bogatec Mateja (Mladina) +3.85; 3. Druidi Viviana (Forestale) 7.74; 4. Bettineschi Erika (Brianza Skiroll) 12.48; 5. Sartor Barbara (Bassano) 13.75; 6. D’Incal Kezia (Montebelluna) 14.85; 7. Strab Annemarie (Bassano) 40.21; 8. Leoni Laura (Cus Bologna) 49.90; 9. Bertocco Annalisa 21.13.90

Juniores maschile
1. Corrado Giacomo (Montebelluna) 57.51.01; 2. Carretta Gabriele (Montebelluna) +2.41; 3. Miceli Simone (Tolmezzo) 7.22; 4. Berlese Mattia (Montebelluna) 21.05

Juniores femminile
1. Ana Kosuta (Mladina) 58.23.03

Master 1
1. Corradin Stefano (Bassano) 1:38.50.41; 2. Tavian Franco (Orsago) +2.13.40; 3. Munari Paolo (Montebelluna) 7.40.19; 4. Buttironi Virginio (Brianza Skiroll) 7.59.54; 5. Crosilla Luigi (Mladina) 8.14.58; 6. Masut Leopoldo (Orsago) 8.16.37; 7. Salvi Danilo (Brianza Skiroll) 10.53.76; 8. Scomazzon Luca (Cus Bologna) 11-23.06; 9. Marmani Stefano (Sav Vicenza) 12.12.73; 10. Rocchi Graziano (Cus Bologna) 12.22.13 4. Ambrosini Sergio (Bassano) 9.50.50; 5. Maffeis Vincenzo (Brianza Skiroll) 13.01.98; 6.

Master 2
1. Marchetto Claudio (Montebelluna) 1:39.42.27; 2. Miceli Giuseppe (Tolmezzo) +5.32; 3. Buttignol Giorgio (Orsago) 7.23.60; 4. Ambrosini Sergio (Bassano) 9.50.50; 5. Maffeis Vincenzo (Brianza Skiroll) 13.01.98; 6. Bortolini Severino (Montebelluna) 13.05.79; 7. Ceccato Gino (Bassano) 13.06.28; 8. Bonaguro Armando (Sav Vicenza) 13.08.53; 9. Bonandrini Vincenzo 22.16.92; 10. Mattielli Luigino (Sav Vicenza) 22.43.34

Master 3
1. Sobberi Giancarlo (Bassano) 1:52.49.79; 2. Cadamuro Bonifacio (Bassano) +2.74; 3. Agnoletto Sergio (Montebelluna) 32.56.57

Dame
1. Bonollo Wilma (Sav Vicenza) 1;32.29.76; 2. Zorzi Antonia (Bassano) +6.37.43; 3. Di Lenardo Chiara (Mladina) 26.03.90

Aspiranti maschile

1. Zampieri Stefano (Montebelluna) 57.54.35; 2. Fiuma Marco (Bassano) +8.95; 3. De Paoli Michele (Tolmezzo) 13.08; 4. Drezzadore Dario (Montebelluna) 10.39.62

Allievi maschile
1. Zannoni Pietro (Bassano) 37.11.57; 2. Carrera Giovanni (Brianza Skiroll) +2.53; 3. Balzano Rudi (Mladina) 8.73

Giorgio Brusadelli  
www.fondoitalia.it   

  • Le classifiche complete
  • Le foto della gara
  • 26-09-2006 - Skirollonga: Valido il titolo tricolore della massima categoria - Contrariamente a quanto in un primo tempo annunciato, rimane valido il titolo di Campione Italiano Granfondo 2006 conquistato da Alberto Rispetto alla Skirollonga,  l'errore di percorso non è infatti imputabile all'organizzazione, ma unicamente agli atleti che conducevano la testa della gara.
  • Il come e il perché dell'incidente di Costantin: Lo spiega Giorgio Buttignol, presidente dello S.C. Orsago, società organizzatrice della Skirollonga. Tutto per colpa di un'automobilista indisciplinato che ha forzato il blocco stradale.

Aggiornato il 10-12-06.