Skiroll.it: Aggiornato il 10-06-06.

Emanuele Sbabo e Pierluigi Papa tricolori di staffetta

Il CT, in gran forma, all'altezza degli atleti, ha tenuto botta per i suoi 8 km, Sbabo si è imposto su Paredi e Ballabio in uno sprint da favola. Titolo femminile a Mateja Bogatec e Ana Kosuta

 Nove (VI) - Uno sprint regale di Emanuele Sbabo, che ha “bruciato” Simone Paredi e il resto del gruppo che si stava contendendo il successo in volata, ha dato il titolo tricolore al Cus Bologna con una coppia che più inedita non si sarebbe potuta immaginare: quella costituita con il CT Pierluigi Papa (nella foto). Che è sicuramente skirollista e fondista praticante da anni, ma che in questa stagione sta dando qualche numero più del solito. Con la moglie in stato premaman ha un surplus di energia da spendere e una preparazione affinata sulla base dei programmi che gli ha impostato Matteo Sironi da collaudare. Così si è buttato in gara già domenica scorsa a S. Croce, in quel di Trieste, su un percorso misto dove le cadute si sono sprecate. Il che avrebbe dovuto consigliare ad un padre di famiglia di starsene tranquillo. E lui lo è stato, ma solo quando si è limitato a non partecipare alla volata che si è risolta con l’inopinato successo di Di Gregorio su Paredi e altri 12. Il CT, in mezzo alla mischia per tutta la gara, ha chiuso il gruppetto a scanso di guai, considerando che c’era il rischio che potesse finire in un’ammucchiata, mentre Sbabo nella stessa circostanza finiva più staccato. E’ uno sprinter di razza, non un fondista.

Questa volta l’avvocato ha fatto di peggio. Il sabato è andato a tagliare per primo il traguardo di Bolzano, dove si concludeva la Roller Estreme, una 100 km per skirollisti e pattinatori partita da Rovereto e sviluppatasi sul Lungoadige, che è forse il tracciato più bello per chi vuol fare sport fuori dal traffico. Cinque ore controvento quando solitamente quelli bravi ne impiegano quasi due di meno, danno il senso di quanto le condizioni del tempo abbiano pesato sui concorrenti. Folate che era come sbattere contro un muro in questo dolce falsopiano che alla fine è risultato più duro del Mortirolo. Al punto che, su oltre centosessanta partiti, nel capoluogo altoatesino ne è arrivato neppure un terzo. In ambiente sicuramente ben diverso, quasi peggio della ritirata di Russia: il “pullman/scopa” ha dovuto lavorare parecchio per riportarli alla base. Davanti a tutti, come detto, il brillante CT che in questi 100 km si è alimentato alla meglio nelle tre postazioni del rifornimento, finendo per bruciare non solo gli zuccheri residui, ma anche le già scarse riserve di grassi che uno magrolino come lui riesce a immagazzinare. Onore al merito, ma è arrivato piatto come una tavola.

 Una situazione che, a fine gara, avrebbe consigliato una notte di buon riposo, la debita reintegrazione e il recupero il giorno dopo. Almeno per una persona con la testa sulle spalle, che non è più un pivellino e che nella vita di tutti i giorni ha ben altro cui pensare che non allenarsi per distanze del genere e curare un’alimentazione adeguata. Invece ha raggiunto immediatamente la famiglia al mare, giusto per far vedere che era sopravvissuto, e al mattino di buon’ora è ripartito per Vicenza dove lo aspettavano questa staffetta e Sbabo, che non era certo a conoscenza della strapazzata del compagno di coppia. Diversamente avrebbe avuto tutte le ragioni per farsi sorgere qualche dubbio sul possibile esito finale.

Due frazioni di quattro km l’una per entrambi, su un anello di 2 km piatto ma tecnico con un paio di curve balorde, che richiedeva acrobazie e funambolismi per starsene il più possibile al coperto e risparmiare energie. In prima battuta gli atleti di fondo, capaci di ricucire il gruppo in caso di qualche tentativo di fuga, in seconda quelli con maggiori doti velocistiche in vista del probabile epilogo in volata. Che appare l’esito più scontato da quando lo skiroll ha fatto un salto di qualità sul quale nessuno avrebbe scommesso fino alla stagione scorsa, guadagnando così anche in credibilità. Qualche “filone” c’è sempre, ma sono ormai parecchi quelli che si preparano con la stessa serietà e professionalità degli atleti che praticano sport a livello professionistico, ma senza analoghi incentivi di carattere economico. Semplicemente per pura passione. Idealisti li si potrebbe definire: e scusate se è poco in un mondo che di questi tempi vive solo degli scandali del calcio.

Ne è derivato, come già scritto, un livellamento verso l’altro non solo dei “big”, ma anche di ragazzotti quasi sconosciuti, ma anche di anzianotti con gli attributi giusti, che si vanno dimostrando forti e abili sul piano tecnico, pronti ad assicurare continuità di risultati al movimento. Evidentemente stanno imparando ad allenarsi e, quel che più conta, a destreggiarsi anche in mezzo ad un gruppo che viaggia a 40 km/h sul piano: il minimo contatto potrebbe risolversi con rovinose cadute. Senza più timori reverenziali neppure nei confronti di quei mammasantissima come Di Gregorio che hanno fatto la storia dello skiroll.

Magari non hanno ancora il coraggio – o la presunzione – di attaccare, ma di certo non mollano. Mordono le caviglie. E così è stato in questa staffetta. C’era vento contrario proprio sul lungo rettilineo d’arrivo, e chi tirava finiva per saltare. Impossibile andare in fuga, e tantomeno tentarlo nella zona cambio che, in leggera discesa, facilitava il recupero da dietro. Ci ha provato Pession a creare il buco, una trentina di metri, ma gli sono tornati sotto; ci ha tentato Rainer, anche lo stesso Paredi, ma ogni volta hanno trovato qualcuno a ricucire la fila. Con il CT a fare la sua parte negli 8 km di propria competenza, mentre fra i velocisti il marcamento era troppo stretto. Corsa tattica, dunque, ed era prevedibile. A certe medie sgusciare dal gruppo e andarsene via sta diventando sempre più difficile. Come nel ciclismo.

E lo ha confermato anche questo campionato italiano di staffetta, pur combattuto dall’inizio alla fine, ma con correttezza. Magari sgomitando, quando necessario, sempre con rispetto reciproco. Senza entrate da dietro, colpi proibiti o giochini strani. L’asfalto è duro per prendersi una botta a cuor leggero, ci si può spaccare. Nella mischia qualche bastoncino si è rotto. E’ capitato a David Bogatec, che si è rotto le gambe per rientrare e si è trovato secco al momento di impostare la volata, ma anche a Collavo e a Ballabio (sempre più convincente in questa stagione) che si è toccato con Paredi proprio in pieno sprint. Che è avvenuto su un rettilineo di 350 metri, diviso per metà da birilli nella prima parte, e quindi addirittura in 10 su una sola corsia che agevolava quelli che si trovavano davanti e penalizzava chi era rimasto dietro, e con tutta la carreggiata disponibile nel tratto finale dove si poteva tentare qualche recupero.

La volata è stato un capolavoro di Sbabo, bronzo agli ultimi Mondiali, che, con Paredi, David Bogatec e Alessio Berlanda costituisce il gruppo di punta dello sprint azzurro, nel quale si sta inserenbdo proprio Ballabio. Chi dava per scontato che Paredi avesse la meglio, ha dovuto ricredersi. L’alpino comasco ha controllato bene la gara, e altrettanto bene ha impostato la volata. Ma l’ha presa in testa, troppo lunga e controvento, portandosi gli altri in scia. Sbabo, paracadutista alpino, che era rimasto un po’ intruppato, ha cercato prima di passare sulla sinistra e, quindi, con un diagonale, si è buttato dalla parte opposta. Roba da far rabbrividire chi ha assistito alla manovra. E’ riuscito a infilarsi in mezzo ad un baluginar di bastoncini e pattinate senza toccare nessun avversario, è ripartito di slancio, ha affiancato Paredi e Ballabio che lottavano sulla stessa linea e li ha superati con la naturalezza di chi, invece che gli skiroll, avesse dei pattini ai piedi. Un successo del quale anche gli avversari gli hanno dato merito. C’erano tutti, ad eccezione di Alfio Di Gregorio, lasciato a piedi da Riccardo Stefani, primo frazionista della staffetta della Forestale che nel fondo a Passo Cereda ha vinto il titolo assoluto della specialità. Era atteso, non è arrivato. Ma anche a lui sarebbe stato impossibile operare la selezione.

Senza storia la gara femminile, con successo scontato di Mateja Bogatec e Ana Kosuta per distacco sulle sorelle valdostane Chantal e Solange Chabloz, prima formazione delle tre che lo Skiroll Club Montecervino ha schierato, rimpolpando un settore che, purtroppo, è in calo di vocazioni e necessita quindi di rilancio.

Complessivamente 35 le coppie iscritte, delle quali 3 non sono partite, mentre altrettante sono state squalificate.

Le classifiche

Categorie Seniores Femminile - km 8 (giri 4 a staffettista)
1. Mladina (Kosuta Ana / Bogatec Mateja) 31.10.72; 2. Skiroll Club Monte Cervino A (Chabloz Chantal / Clabloz Solange) +01.27; 3. Skiroll Club Monte Cervino B (Aspesi Naiara / Chantrian Nadine) +4.29.98; 4. Sci Club Montebelluna (D’Incal Kezia / Grill Elisa) +4.45.69; 4. Sav Vicenza e Caltrano (Bonollo Wilma / Turchet Patrizia) +5.52.81; 6. Skiroll Club Monte Cervino C (Bondon Evelyn / Grivon Giada) +6.58.71

Seniores maschile - km 8 (giri 4 a staffettista)
1. Cus Bologna (Papa Pierluigi / Sbabo Emanuele) 27.49.94; 2. CS Esercito (Pession Jules / Paredi Simone) +00.31; 3. Sci Club Lissone (Cordoni Stefano / Ballabio Gioele) +00.86; 4. Caleppiovinil (Gabrielli Roberto / Stella Andrea) +01.47; 5. S.C: Montebelluna A (Nardi Antonio Ivan / Cannello Silvio) +01.91; 6. S.C. Montebelluna B (Barbizan Federico / Checuz Michele) +02.44; 7. Mladina (Tretiach Alexander / Bogatec David) 03.03; 8. G.S. Hartmann (Valerio Massimo / Rainer Michele) +03.90; 9. CS Bassano (Galleri Daniele / Collavo Mirco) +05.01; 10. Sci Club Lissone (Frigerio Giuseppe / Villa Roberto) +06.04; 11. SC Montebelluna C (Torresan Andrea / Roffarè Stefano) +2.14.66; 12. Caleppiovinil (Moreschini Costanzo / Berlanda Alessio) +2.31.44; 13. Sci Club Orsago (Fantuz Stefano / Panotin Mauro) 02.31.94; 14. CS Bassano (Castagna Vittorio / De Cia Fiore) 2.41.88; 15. Brianza Skiroll (Salvi Danilo / Buttironi Virgilio) +2.57.31; 16. SC Montebelluna (Simonato Valter / Marchetto Claudio) +3.00.26; 17. Sci Club Lissone (Maragno Luigi /Riboni Maurizio) +3.02.29;  18. CS Bassano (Scremin Giovanni / Corradin Stefano) +3.17.80;  19. Cus Bologna (Cenacchi Marco / Scomazzon Luca) +3.28.70; 20. Sci Club Orsago (Bolzan Alessandro / Botos Marco) +4.26.01; 21. CS Bassano (Cadamuro Bonifacio / Ambrosini Sergio) +4.40.40; 22. Brianza Skiroll (Bonandrini Vincenzo / Maffeis Vincenzo) +4.47.25;  23. Sci Club Orsago (Masut Leopoldo / Bucciol Giuliano) 4.49.38; 24. Sav Vicenza e Caltrano (Rizzotto Maurizio / Broz Augusto) +5.12.62; 25. SC Montebelluna D (Svaizer Roberto / Zuin Andre) +5.51.88; 26. Cus Bologna B (Giorgi Antonello / Simonetti Franco) +8.24.82; 27. S.C. Montebelluna E (Zuecco Francesco / Berlese Alessio) +8.25.68;  28. Brianza Skiroll (Montagner Sergio / De Nitto Giuseppe) +11.49.91

Esordienti femminile - km 4 (2 giro a staffettista)
1. Sci Club Orsago (Bolzan Anna / Bolzan Elisa) 21.25.71

Esordienti maschile - km 4 (2 giro a staffettista)
1. Sci Club Lissone (Rusconi Fabrizio / Ripamonti Simone) 19.52.67; 2. CS Bassano (Scremin Marco / Gheno Mattia) +42.37; 3. Caleppiovinil (Cannella Samuele / Bertolini Egidio) 6.20.61

Ragazzi femminile - km (6 giri 3 a staffettista)
1. SC Montebelluna (Gobbato Anna / Tagliati Angelica) 28.20.69

Ragazzi maschile - km 6 (giri 3 a staffettista)
1. SC Montebelluna (Longon Marco / Bresolin Fabio) 23.54.67; 2. CS Bassano (Scremion Luca / Zannoni Pietro) +2.04; 3. Sci Club Orsago (Bolzan Simone / Carlet Alessandro) +1.47.20; 4. Mladina (Iona Nicola / Hrovatin Niki) +5.00.50; 5. SC Montebelluna (Zuecco Riccardo / Martinazzo Loris) 9.12.47

Allievi femminile - km 6 (giri 3 a staffettista)
1. Sci Club Lissone (Buzzoni Erika / Selva Arianna) 29.09.02

Allievi maschile - km 6 (giri 3 a staffettista)
1. SC Montebelluna (Bresolin Enrico / Bresolin Matteo) 23.46.42; 2. Mladina (Cossutta Aleksander / Bolzano Rudi) +0.10

Aspiranti femminile - km 8 (giri 2 a staffettista)
1. Sci Club Lissone (Selva Katia / Rusconi Silvia) 37.48.19

Aspiranti maschile - km 8 (giri 2 a staffettista)
1. SC Montebelluna (Buzzoni Pierluigi / Melesi Mario) 32.16.19; 2. SC Montebelluna (Drezzatore Dario / Bresolin Stefano) +3.21.84

Juniores femminile - km 8 (giri 2 a staffettista)
1. CS Bassano (Pretto Maria / Francescato Giulia) 39.56.25

Juniores maschile - km 8 (giri 2 a staffettista)
1. Sci Club Lissone (Pizzuto Folco / Pizzuto Glauco) 29.26.53; SC Montebelluna (Berlese Mattia / Caretta Gabriele) +2.18.27; 3. Caleppiovinil (Canella Tiziano / Canella Gabriele) + 3.24.81

Classifica per Società
1. SCI CLUB MONTEBELLUNA 2458; 2. SCI CLUB LlSSONE 2179; 3. C.S. BASSANO 1380; 4. SCI CLUB ORSAGO 846; 5. MLADINA 837; 6. CALEPPIOVINIL 694; 6. ; 7. SKIROLL CLUB MONTE CERVINO 510; 8. CUS BOLOGNA 480; 9. CENTRO SPORTIVO ESERCITO 316; 10. BRIANZA SKIROLL 258; 11. G.S. HARTMANN 246; 12. SAV VICENZA E CALTRANO 161

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Giorgio Brusadelli    
www.fondoitalia.it

Aggiornato il 10-06-06.