F.I.S. ROLLERSKI WORLD CHAMPIONSHIPS 2002

CAMPIONATI MONDIALI F.I.S. SKIROLL 2002

Comunità Montana Monte Cervino - Valle d’Aosta

27 agosto – 1 settembre 2002

28 agosto 2002

Analisi della gara di Pattuglia
  

Due medaglie d'oro e due quarti posti sono il bilancio della squadra italiana nella gara di pattuglia che a St. Vincent ha aperto i Mondiali di Skiroll. Entrambi i successi sono stati ottenuti dalle squadre juniores maschile e femminile, mentre quelle seniores sono finite ai piedi del podio, al quarto posto, con quella che in gergo si definisce la medaglia di legno. Una beffa, per le ragazze, che hanno perso il bronzo per l'inezia di due decimi di secondo, a conclusione di una gara che, a sorpresa, è stata dominata dall'Ukraina sulla compagine francese che, schierando tutte fondiste capitanate da Karine Philippot, pensava di replicare il successo dei colleghi maschi alla cui testa c'è Vincent Vittoz, uno dei grandi del fondo. Il loro allenatore è un italiano, l'aostano Roberto Gal, già skiman della nazionale azzurra e di Albarello in particolare. Uno che ha le idee chiare e che sta lanciando alla grande il fondo d'Oltralpe con una preparazione che, per il 60%, consiste in allenamenti specifici su skiroll. Di salite come il Col de Joux, teatro di questa gara di pattuglia, i francesi ne affrontano cinque alla settimana, secondo una specifica programmazione. Sono quindi abituati a reggere uno sforzo intenso e prolungato e lo hanno dimostrato anche in questa occasione con un passo superiore a quello di tutti gli avversari, innanzitutto con la compattezza della squadra su tutti i 14,5 km del percorso. Inoltre hanno schierato tre fondisti della squadra di Coppa del Mondo e uno junior, medaglia di bronzo ai mondiali di categoria. Atleti abituati alle grandi competizioni.

juniores-maschile-ico.jpg (53559 byte)Hanno dunque stravinto e contavano di farlo anche con la squadra juniores ma per loro sfortuna hanno trovato sulla loro strada la bella formazione azzurra, che è stata una sorpresa ma non più di tanto. Ne fanno parte tre comaschi di Sormano (Eugenio Bianchi, Simone Butti e Simone Paredi) e il carnico Oscar Romanin, biathleta di belle speranze, che praticano lo skiroll per allenamento per il fondo, e che si allenano prevalentemente in salita per la natura stessa del territorio in cui vivono. I tre comaschi, poi, che hanno la fortuna di potersi allenare insieme, sono particolarmente affiatati e questo, in una prova di squadra, è essenziale, poiché ognuno conosce le caratteristiche e i punti deboli dell'altro, e sa quindi come adeguare l'andatura in una gara in cui il tempo viene preso sul terzo arrivato. La loro è stata una corsa a ritmo costante, sempre altissimo e senza flessioni, e questo ha consentito di prevalere di 9" sui francesi che, partiti due minuti dopo, avevano il vantaggio di conoscere i loro tempi e potevano quindi regolarsi nella rincorsa. Al terzo posto la forte squadra tedesca, ma a quasi mezzo minuto.

juniores-femminile-ico.jpg (12304 byte)Successo pienamente meritato, dunque, e anche convincente, come del resto è stata la vittoria delle juniores azzurre Giada Grivon, Ombretta Rosa, Susy Pascal e Martina Rigoni, che solo per un'assurda norma del regolamento sono considerate vincitrici di una prova di Coppa del Mondo e non di un titolo mondiale, che viene assegnato solamente se le squadre partenti sono più di otto. In questo caso erano quattro, di cui una non è neppure partita. Un declassamento che non mortifica certo la prova del quartetto italiano che ha dimostrato il suo valore lasciando a oltre due minuti e mezzo le tedesche, che non sono certo da sottovalutare, e a quasi sette le lituane.
Nella categoria seniores, come si è detto, è stato perso il podio per due decimi di secondo che hanno il sapore della beffa perché Erika Bettineschi, Kezia D'Incal, Viviana Druidi e Barbara Sartor, raggiungendo il bronzo, avrebbero coronato un recupero reso difficile da un avvio un po' sottotono. In più, partendo davanti a tutte le squadre avversarie che le hanno poi precedute, hanno dato loro importantissimi punti di riferimento. Alle slovacche, in particolare, che hanno potuto regolare la corsa sul tempo delle italiane e sprintare fino all'ultimo, conservando quei due secondi che per loro significavano il bronzo.

L'ordine di partenza ha penalizzato anche la squadra seniores italiana che, avendo vinto due anni fa il campionato mondiale a Rotterdam, ha dovuto aprire le partenze. Una decisione della FIS motivata, in quell'occasione, dalla ristrettezza del percorso che, rendendo difficili i sorpassi, aveva condizionato la gara. Si è quindi pensato di stabilire l'ordine di partenza in base a quello d'arrivo del Mondiale che, se sarebbe potuto andare bene in un percorso come quello di Rotterdam, non si confaceva invece alla strada del Col de Joux, larghissima, che non avrebbe presentato problemi di sorpasso. Partendo per primi hanno dato agli avversari non solo i riferimenti sul piano cronometrico, ma anche sulle loro condizioni fisiche in gara, rimediando più di 4 minuti dagli scatenati francesi, che lasciavano gli ukraini a 2'17" e gli svedesi a 2'26".
Gli azzurri, dunque, non sono mai stati in competizione per il podio, e questa è una batosta che non ci si sarebbe mai aspettati dopo le convincenti prestazioni in Coppa del Mondo. Sarà dunque il caso di valutare i motivi per cui si è verificata. Un brutto compito quello che attende il nuovo C.T. Pierluigi Papa, che si trova di fronte anche ai propositi di abbandono di Stefano Cordoni, ma sarà comunque un problema minore di quello che ha dovuto affrontare in questi giorni, impegnato nell'attesa del parto della moglie Laura Leoni, evidentemente più veloce con gli skiroll che non a dare alla luce la primogenita.

Osservando la classifica finale, si nota che i francesi hanno vinto questo Mondiale di pattuglia in salita schierando una squadra formata tutta da fondisti di alto livello, senza "specialisti" di skiroll. Una strategia vincente quella dell'allenatore Gal. La squadra azzurra, invece, era formata esclusivamente da "specialisti" dello skiroll, che sono anche fondisti: una scelta fatta dalla direzione agonistica e appoggiata dalla Federazione hockey e pattinaggio della quale lo skiroll fa parte, che alla fine non ha dato i risultati che ci si attendeva. I nostri ci hanno messo tutta la loro buona volontà ma non è bastata contro lo strapotere dei fondisti francesi.

LE CLASSIFICHE

Maschile

Senior km 14,5
1° Francia (Vittoz, Rousselet, Chauvet, Minder) 53’11"5 2° Ucraina (Gumenyak, Ivanov, Putsko, Symkin) a 2’27"1, 3° Svezia (Cornelius, Westman, Sjodin, Ostberg) a 2’26"9, 4° Italia (Peruzzo, Colavo, Filippin, Cordoni) a 4’03"1.

Juniores km 8
1° Italia (Bianchi, Butti, Romanin, Paredi) 31’51"1, 2° Francia (Duchene, Desroussesaux, Fanjas, Duvillard) a 9"5, 3° Germania (Rohde, Soll, Preussler, Treude) a 27"3.

Femminile

Senior km 8
1° Ucraina (Yakymchuk, Nesterenko, Malets) 36’36"3, 2° Francia (Philippot, Vaxelaire, Hudry, Bourgeois) a 1’21"1, 3° Rep. Ceca (Hlavackova, Hertova, Smunta, Janeckova) a 2’21"1, 4° Italia (Bettineschi, D’Incal, Druidi, Sartor) a 2’21"3.

Juniores km 8
1° Italia (Grivon, Rosa, Pascal,Rigoni) 43’32"8, 2° Germania (Helfricht, Huber, Zemmrich, Riesen) a 2’35", 3° Lituania Balode, Krunina, Ozolina) a 6’49".

La redazione di Skiroll.it


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